Roma, Veloccia: «Presto una soluzione per Prati»
L’assessore annuncia anche l’aggiornamento del Prg a breve. Gualtieri: «Servono 100 miliardi di investimenti»
Una soluzione potrebbe essere in arrivo per piazza Bainsizza. Ad affermarlo è l’assessore all’Urbanistica di Roma Capitale Maurizio Veloccia durante l’evento “Roma e la sua rigenerazione. Politiche urbanistiche per una città più attrattiva, sostenibile e inclusiva”, tenutosi il 19 giugno all’Auditorium. Un appuntamento che la giunta ha organizzato per mostrare i propri sforzi nell’archiviare un certo immobilismo capitolino, dando alla Capitale un programma di riqualificazione edilizia e urbanistica che attiri anche gli investimenti privati. «È in corso la consegna di un progetto di rigenerazione urbana in grado di dotare Prati di nuove funzioni e servizi, e non case», ha detto Veloccia. Se così sarà si chiuderà una vicenda complicata iniziata nel 2021, quando Atac per alleggerire la propria situazione debitoria vendette l’ex deposito dietro viale Angelico, che finì a privati nonostante il Comune avesse partecipato all’asta. Cosa che ha mandato in fibrillazione alcuni cittadini del quartiere, ostili a ipotesi di valorizzazione commerciale dell’area su cui, hanno ricordato a più riprese, c’è un vincolo urbanistico. Ma sta per sbloccarsi un altro caso annoso, quello dell’ex Fiera di Roma sulla Colombo su cui, aggiunge l’assessore, a breve sarà annunciato il vincitore del bando.
Quanto alla Carta qualità del Prg che dovrà liberare da vincoli giudicati non più necessari 750 edifici, rendendoli disponibili a modifiche e trasformazioni, Veloccia rimarca che se ne sta discutendo in questi giorni in aula Giulio Cesare. E che si avvicina l’approdo in aula anche per l’aggiornamento delle norme tecniche del Piano regolatore, che «rende più flessibili le destinazioni, facilita il recupero urbano, inserisce incentivi per far partire i piani di recupero delle periferie, quei 200 piani di cui non ne è partito alcuno, agevola le modalità di acquisizione delle aree pubbliche a verde e servizi, affronta temi in ambito agricolo, degli impianti sportivi, inserisce i principi della rigenerazione al posto del consumo di suolo».
La rigenerazione urbana nell’Urbe non è semplice: c’è da fare lo slalom tra mille paletti amministrativi, ma anche sociali, culturali, politici.
Per dirla col sindaco Roberto Gualtieri, anche lui presente all’evento, ci sono stati negli ultimi anni «un deficit di programmazione pubblica e un eccesso di burocrazia».
A questa amministrazione va dato atto di starci provando sul serio, a togliere sabbia dall’ingranaggio. Aiutata da alcune circostanze favorevoli, come il Pnrr e la vicinanza temporale del Giubileo 2025. Anche se il «gap» di investimenti, come lo definisce Gualtieri, non si colma in poco tempo. «A Roma tra pubblico e privato servono 100 miliardi di investimenti nei prossimi anni – dichiara il primo cittadino –. Occorre collaborare facendo ognuno la propria parte. Roma deve stare al primo posto dei pensieri e dell’azione dello Stato centrale». Anche perché c’è bisogno di «circa 70mila case nei prossimi anni. E fare questo senza urbanistica, quindi senza visione, e senza investimenti privati, è come fare un pezzettino, anche se la dimensione pubblica serve se vogliamo evitare il caos».
In copertina: ©Moreno Maggi
Architettura architetturaChiECome arte città concorsi culto cultura Design energia festival formazione futura hospitality housing industria Ingegneria italiani all'estero legge architettura libri masterplanning Milano Norme norme e regole Premi Progettazione real estate Regole retail rigenerazione urbana salute scommessa roma Scuola sostenibilità spazi pubblici sport trasporti turismo uffici