11-07-2024 Redazione 3 minuti

Turismo e turisti, cercasi nuovi modelli per l’ospitalità

Il punto di Confindustria Alberghi con i player del settore

L’Italia si conferma tra le mete più ambite del turismo internazionale, traguardando il 5% del Pil e incidendo indirettamente sul 13% dello stesso. Ma è solo la punta dell’iceberg, sia il settore che tutta la filiera che gravita intorno, dalle strutture agli addetti ai lavori, sono destinati a innovare e contribuire al cambiamento.

Confindustria Alberghi ha presentato a Roma, il 9 luglio, uno studio con gli esperti e innovatori del settore alberghiero sui nuovi modelli dell’ospitalità italiana. All’evento anche la ministra per il Turismo Daniela Santanché che ha ricordato che forti del successo di eventi come la Ryder Cup e altre iniziative che aspettano il nostro Paese, si confermano gli obiettivi del settore: «Parola d’ordine de-stagionalità. Puntiamo a incrementare il settore turistico rendendo alcuni posti visitabili dodici mesi all’anno, ma per farlo abbiamo bisogno anche di formazione e personale qualificato». La ministra ha poi ricordato: «Prestiamo attenzione anche allo sviluppo delle destinazioni interne nell’ottica della sostenibilità, non dimentichiamo che un forte successo stanno riscontrando i piccoli borghi dove si producono le vere eccellenze italiane».

I lavori sono iniziati con i saluti della Presidente Maria Carmela Colaiocovo e la presentazione del direttore del settore Trasport e DTC Google Italia, Fabio Galetto, dalla quale è emerso come nei prossimi anni


la Russia sparirà dalla top 5 delle mete turistiche più ambite a favore di Paesi con attrattiva diversa come l’India. Unico Paese europeo nella cinquina, la Spagna.


Dalle ricerche sui motori di ricerca, ai viaggi, passando per le note ‘recensioni’, le conclusioni del direttore Galetto sono: «Tutti i parametri compresa la gestione della forza lavoro nel settore dimostrano che il digitale e il non digitale vanno sempre a braccetto. Nessuna delle due può escludere l’altra, come una dieta che non può essere fatta solo di carboidrati perché alla lunga sarebbe dannosa».

Nel confronto tra gli operatori è stato posto l’accento sulla forte propensione al viaggio rispetto al passato che ha creato non solo nuovi modelli di viaggiatori, ma anche nuove aspettative. Una sfida, ma anche un’opportunità per il patrimonio ricettivo italiano che con oltre 32 mila esercizi alberghieri e oltre 1 milione di camere è il più grande in Europa con il 17,5% dell’offerta europea.


Resta tuttavia ancorata sul passato la prospettiva degli investitori.


«Gli investitori continuano a puntare sulle grandi città. Un business che resta solido», evidenzia Domenico Basanisi, head of hotels investment Properties Italy Cbre.

Al tavolo del confronto la questione innovazione nell’hospitality. Angelica Corsini, Direttore Arsenale Group, annuncia l’apertura di una Soho House a Milano e spiega: «Siamo partiti puntando su un nuovo tipo di viaggiatore, il lavoratore o anche colui che si reca in un posto dove non tornerà, come il turista internazionale che vedrà Roma solo una volta nella vita. Entrambi vogliono il comfort prima di tutto». «Noi invece abbiamo scommesso sul lusso nei cosiddetti posti da ‘gita di terza media’, posti e città che tutti noi abbiamo visto una volta nella vita, quasi una tappa fondamentale”, ha affermato Luigi Passera, Ceo Vista/Lariohotels che ha ricordato: «All’inizio nessuno ci prendeva sul serio nelle nostre proposte da camere a mille euro a notte e adesso noi riscuotiamo successo con stanze da mille e duecento euro a notte».

Giorgio Boscolo, Presidente Boscolo Hospitality – Caratera, tra gli altri ha posto l’accento sulla sostenibilità: «Ogni posto dove sorge una delle nostre strutture va tutelato e rispettato, la qualità si misura anche in questo tipo di armonia». Il lusso, il comfort e soprattutto la qualità è la scommessa sulla quale il settore punta nei prossimi anni.

In Copertina: Palazzo Cordusio Gran Meliá a Milano, progetto Studio Marco Piva @melia

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Redazione
Articoli Correlati
  • Rigenerare Napoli: dettaglio e cura, il metodo Gnosis

  • I drammaturghi dello spazio: l’architettura di Giò Forma

  • Mestre, il giardino scolastico rivive grazie al Covid e all’architettura tattica

  • Architettura e nuove sfide, un sondaggio per analizzare la professione in Europa