Technogym Village: con lo sport si investe sul territorio, la scuola e la salute
Viaggio nell’headquarters di Cesena. Design, comfort e business nella fabbrica progettata da Citterio e Viel per Nerio Alessandri
"Le nuove macchine per il benessere non sono più come le vecchie cyclette da nascondere nel sottoscala, oggi i nostri prodotti vengono esposti in soggiorni, in studi di architettura o al fianco delle librerie"
Due anni dopo l’inaugurazione, il Technogym Village di Cesena è a pieno regime. In un anno nello showroom sono arrivati 23mila visitatori spontanei “senza chiamata”; medici e fisioterapisti lavorano in team con il centro di ricerca e innovazione; dall'area progettuale i disegni passano direttamente negli stabilimenti produttivi dove lavorano quotidianamente più di 800 persone (molti sono giovani). E’ un luogo del lavoro di eccellenza quella che si trova nel complesso voluto da Nerio Alessandri lungo la A14. Una fabbrica progettata da Antonio Citterio Patricia Viel and Partners dove si lavora con i guanti bianchi per produrre macchine dedicate al wellness, in una filosofia di benessere integrato “con un’alimentazione sana e un approccio mentale positivo”. Un vero e proprio distretto industriale: oltre agli impiegati della fabbrica lavorano circa 1500 persone a km0.
Era il 1983 quando il presidente e fondatore, Nerio Alessandri, creò la prima attrezzatura fitness nel suo garage, ad appena 22 anni. Dopo 31 anni Technogym è un’azienda leader nel settore del Fitness & Wellness con oltre 2.200 dipendenti, 14 filiali in Europa, Stati Uniti, Asia, Medio Oriente e Australia. Oltre 65.000 centri Wellness e 100.000 abitazioni private in tutto il mondo sono attrezzate Technogym. Technogym è stata fornitore ufficiale delle Olimpiadi di Londra 2012 e lo sarà anche per Rio 2016.
Il nuovo complesso di Cesena occupa un’area di 150.000 mq di cui 60.000 coperti. Nel Wellness Campus c’è anche un centro culturale, una biblioteca, un ristorante con prodotti del territorio, un laboratorio di innovazione e il centro di produzione. Il progetto è completamente integrato nell’iniziativa “Romagna-Wellness Valley” promossa da Alessandri che mira a creare in Romagna il primo distretto del benessere in Europa, un laboratorio di esperienze per elevare la qualità della vita delle persone e per fare leva sul benessere come opportunità di sviluppo economico per il territorio romagnolo. “Stiamo lavorano con le scuole del territorio, con le insegnanti di educazione fisica….”
Il Campus non è un’azienda chiusa ai soli collaboratori: tutti i giorni è possibile visitare lo showroom e avere uno sguardo d’insieme sulla fabbrica in attività. Al Campus si accede attraverso il parco, una volta arrivati alla reception è possibile godere di un centro di accoglienza attrezzato con le macchine Technogym di ultima generazione, come fosse la hall di un albergo “perché non si tratta più delle vecchie cyclette da nascondere nel sottoscala – raccontano i tecnici Technogym – oggi i nostri prodotti vengono esposti in soggiorni, in studi di architettura o al fianco delle librerie”.
Già all’ingresso il progetto Citterio-Viel è stato studiato per offrire un occhio che punta dritto sulla fabbrica, oltre la quale si vedono le automobili correre sulla A14. Nella fabbrica di Cesena si producono e assemblano gran parte dei pezzi Technogym: non si producono stock ma si lavora solo su ordinazione.
Oltre a Cesena la Technogym ha un altro stabilimento in Slovacchia dedicato alla costruzione di componenti più pesanti. Da Cesena i prodotti vengono spediti in tutto il mondo attraverso i porti di Livorno e Civitavecchia: il 90% della produzione va all’estero e viene chiesto da palestre, hotel, strutture sanitarie ma anche da residenze private. “Il primo nostro mercato è quello del mondo club e delle palestre – raccontano da Technogym –; la seconda area di riferimento riguarda la salute e l’attività fisica intesa come prescrizione medica; terzo tema è quello della divisione Corporate intesa come home e ospitalità in particolar modo per le strutture alberghiere di 4 e 5 stelle”.
Il concept della nuova sede di Cesena è frutto di un dialogo maturato in una decina d’anni tra Nerio Alessandri e Antonio Citterio, architetto con cui la Technogym ha un lungo rapporto avendo seguito l’attività con un occhio da supervisor per quanto riguarda il design dei prodotti. Il nuovo Village è la risposta ad una necessità e ad esigenze logistiche, e offre un’immagine rinnovata ad un’azienda del made in Italy che negli ultimi anni ha rafforzato il suo brand in termini di fatturato e potenzialità.
Technogym si distingue per l'offerta e la qualità dei prodotti ma anche dei servizi, e nella filosofia “Total wellness solution” anche il progetto di architettura ha dovuto fare i conti con esigenze ben precise ospitando ad esempio le attrezzature Technogym negli spazi delle pause caffe o negli uffici. “Il nostro ristorante non è una mensa – dicono in azienda – non diamo semplicemente da mangiare ma attraverso il cibo facciamo passare un preciso messaggio che ha a che fare con uno stile di vita sano. Ogni giorno il nostro nutrizionista mette a punto tre diversi menu, scegliamo solo ingredienti di stagione e dal territorio. Ogni nostra iniziativa vuole fare cultura”.
“Per noi la qualità – spiegano dall’azienda – si deve vedere dall’imballaggio alla cura del dettaglio all’educazione del personale addetto”.
Lo sport è un tema in continua evoluzione che influenza fortemente la progettazione degli spazi pubblici e domestici. “Alcune delle nostre attrezzature oggi, soprattutto all’estero, vengono richieste per delle penthouse, più recentemente si stanno sviluppando dei condomini con una serie di facilities: oltre alla lavanderia e al ristorante non mancano le spa e spazi dedicati alle attività sportive”. Lo sport entra anche nelle strutture sanitarie e la Technogym ha studiato una linea dedicata frutto di una attenta ricerca in ambito medico-scientifico.
Nella struttura di Cesena c’è una banca, c’è una lavanderia ma non c’è l’asilo. “Non abbiamo avuto il permesso del Comune per realizzarlo” dicono dall’azienda. Il Village è un edificio di nuova concezione sviluppato come spazio flessibile, pronto per essere modificato e prevedendo l’evoluzione continua del prodotto. Oggi nello showroom ci sono 400 macchine esposte: “il nostro pilota è il cliente, il mercato ci guida nella ricerca e nella produzione, spesso siamo i primi – dicono dalla Technogym – e dobbiamo stare molto attenti alle copie, soprattutto dalla Cina”
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