25-10-2014 Paola Pierotti 3 minuti

Svuotare e ricostruire recuperando l’esistente. Una casa a Ragusa fa scuola per il riuso

Gurrieri e Giampiccolo, classe 1977, hanno vinto la terza edizione del premio promosso dal Consiglio Nazionale degli Architetti

"Grazie allo svuotamento di una porzione dell'edificio gli architetti hanno riorganizzato gli spazi inducendo la committenza a riflettere sulla sottrazione come modalità e strategia di trasformazione e riuso dell'esistente. Tale strategia che presume la rinuncia consapevole ad una quota di volume preesistente ha garantito benefici rilevanti permettendo la creazione di una corte interna e una migliore circolazione e fruizione degli spazi abitativi"

Giuseppe Gurrieri
Casa DCS
residenza
Dove si trova:
Ragusa


Centro storico
Progetto:
gurrieri e giampiccolo


Via Archimede, 2 – Ragusa
Committenza:
Privato


 

Giuseppe Gurrieri e Valentina Giampiccolo, classe 1977, hanno vinto la terza edizione del Premio RI.U.SO, bandito dal Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori con la “CASA DCS – Progetto di recupero e riuso edilizio – Nuove forme dell'abitare”  realizzata a Ragusa.

La graduatoria è stata annunciata al Saie di Bologna. Secondo e terzo classificato, per la stessa sezione, sono stati rispettivamente il Tecnopolo per la ricerca industriale. Riqualificazione del capannone 19 dell'area ex ‘Officine Meccaniche Reggiane a Reggio Emilia progettato da Andrea Oliva e la rigenerazione del parcheggio multipiano a San Salvo a Chieti di Michele Manigrasso dello studio Ops!

Il progetto vincitore. L'edificio di Gurrieri e Giampiccolo si trova in un quartiere del centro storico di Ragusa che si è urbanizzato nel 1800 dove il tessuto ortogonale si assembla adattandosi al tracciato viario longitudinale per parallele che seguono il declivio del terreno: ne risulta un impianto urbano composto a fasce dove le abitazioni si affacciano su diverse quote stradali. Oggetto dell'intervento è un unico corpo di fabbrica che nel tempo è stato più volte rimaneggiato e che oggi è un incastro di proprietà.

Grazie allo svuotamento di una porzione dell'edificio gli architetti hanno riorganizzato gli spazi inducendo la committenza a riflettere sulla sottrazione come modalità e strategia di trasformazione e riuso dell'esistente. "Tale strategia – spiegano i progettisti – che presume la rinuncia consapevole ad una quota di volume preesistente ha garantito benefici rilevanti permettendo la creazione di una corte interna e una migliore circolazione e fruizione degli spazi abitativi". L'abitazione si rinchiude in se stessa isolandosi dal vicinato e garantendo un adeguato regime di privacy. La corte, grazie alla ventilazione naturale, funge da camino e permette il miglioramento delle prestazioni energetiche dell'intera abitazione.

Mentre l'involucro esterno è stato inalterato, all'interno della corte ci sono passerelle in grigliato metallico con ringhiere da recupero che sottolineano per netto contrasto il peso della muratura. Particolare attenzione è stata rivolta al recupero dei materiali esistenti, rimossi, catalogati e assemblati in chiave moderna come le porte interne o le mattonelle in cemento stampato.

Per  RIUSO_03, Premio per la rigenerazione sostenibile della città, sono pervenute oltre 300 proposte, tra realizzazioni, progetti di concorso e tesi di laurea. Oltre alla comunità degli architetti che, come nelle precedenti edizioni, ha risposto con grande interesse, hanno partecipato alla competizione un numero significativo di neo-laureati e di associazioni.

La tipologia dei progetti presentati riguarda sia piccoli, ma significativi, interventi urbani, sia il  recupero di grandi aree dismesse; proposte visionarie e specifici interventi di miglioramento energetico e statico degli edifici; recupero di cave e ambienti naturali e riqualificazione di grandi infrastrutture urbane; nuove forme dell’abitare e riuso temporaneo con la partecipazione dei cittadini.

La commissione giudicatrice del Premio – che è patrocinato da Ance, Legambiente e Anci – è stata presieduta da Leopoldo Freyrie, presidente degli architetti italiani  e composta da Alessandro Marata, presidente del dipartimento Ambiente e sostenibilità del Consiglio Nazionale degli Architetti; Danilo Vespier, Rpbw Renzo Piano Building Workshop; Tommaso Dal Bosco, Anci; Edoardo Zanchini, Legambiente; Nicola Leonardi, The Plan.

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Paola Pierotti
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