Superbonus, per i geometri serve una norma transitoria
Per il presidente Savoncelli sarà necessario puntare a interventi che permettano la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio
Superbonus come grande opportunità per un futuro green e per l’abbattimento della spesa energetica delle famiglie. Tante opportunità, ma anche grandi difficoltà. Il tema 110 continua ad essere oggetto di discussione a quasi una settimana dall’uscita del decreto legge. L’argomento ha tenuto banco anche nella sala stampa della Camera dei deputati con la conferenza “Superbonus e cessione dei crediti. Le proposte dei geometri” organizzata da Radio parlamentare con il Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati e promossa dall’onorevole Erica Mazzetti di Forza Italia. Presenti all’incontro anche Maurizio Savoncelli, presidente del Cngegl e la giornalista di Italia Oggi Cristina Bartelli.
«Nei prossimi 10 anni sarà necessario per il nostro Paese puntare a interventi con criteri premiali che permettano la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, avviando una rigenerazione complessiva dei quartieri che si possa connotare anche per gli interventi e le opere di interesse pubblico. Un percorso virtuoso in cui si inserisce agilmente la direttiva europea sulle case green e permette di portare avanti scelte e soluzioni per la tutela dell’ambiente» ha detto Savoncelli. «Ora c’è bisogno – continua il presidente – di una norma transitoria, che possa salvare le criticità createsi dopo l’ultimo decreto legge che ha sospeso la cessione dei crediti e lo sconto in fattura».
Savoncelli ha anche parlato delle valutazioni di carattere demografico, economico, sociale e ambientale che motivano quanto proposto al governo dagli attori del tavolo tecnico, fino ad ora, citando anche i dati di Nomisma: «Facendo parte della Rete professioni tecniche sosteniamo le ipotesi finora enunciate da Ance, da Confindustria e riteniamo sia doveroso continuare a sostenere coloro che non hanno la capienza per realizzare questi interventi, con l’unico scopo di favorire un processo che si qualifica per l’impronta ecologica.
In pochi mesi con gli interventi attuati sono state ridotte le emissioni di C02 nell’atmosfera per 1,42 milioni di tonnellate. Un risultato di tutto rispetto verso i 70 milioni di tonnellate che restano da contenere, cui si aggiunge un abbattimento della spesa energetica delle famiglie per 962 euro annui di risparmio in bolletta.
Una volta superate le criticità andrà aggiunta l’opportunità di far confluire le esigenze del nostro Paese in un nuovo grande progetto strutturale, che sia definito nel giro dei prossimi 5 mesi e non richieda più interruzioni, variazioni e modifiche. Nuove interpretazioni che possano continuare a generare confusione e aumento dei costi dei materiali e della manodopera per i tempi inadeguati», ha concluso il presidente del Cngegl.
Superbonus come grande opportunità per un futuro green e per l’abbattimento della spesa energetica delle famiglie. Tante opportunità, ma anche grandi difficoltà. Il tema 110 continua ad essere oggetto di discussione a quasi una settimana dall’uscita del decreto legge. L’argomento ha tenuto banco anche nella sala stampa della Camera dei deputati con la conferenza “Superbonus e cessione dei crediti. Le proposte dei geometri” organizzata da Radio parlamentare con il Consiglio nazionale dei geometri e geometri laureati e promossa dall’onorevole Erica Mazzetti di Forza Italia. Presenti all’incontro anche Maurizio Savoncelli, presidente del Cngegl e la giornalista di Italia Oggi Cristina Bartelli.
«Nei prossimi 10 anni sarà necessario per il nostro Paese puntare a interventi con criteri premiali che permettano la riqualificazione e la messa in sicurezza del patrimonio edilizio pubblico e privato, avviando una rigenerazione complessiva dei quartieri che si possa connotare anche per gli interventi e le opere di interesse pubblico. Un percorso virtuoso in cui si inserisce agilmente la direttiva europea sulle case green e permette di portare avanti scelte e soluzioni per la tutela dell’ambiente» ha detto Savoncelli. «Ora c’è bisogno – continua il presidente – di una norma transitoria, che possa salvare le criticità createsi dopo l’ultimo decreto legge che ha sospeso la cessione dei crediti e lo sconto in fattura».
Savoncelli ha anche parlato delle valutazioni di carattere demografico, economico, sociale e ambientale che motivano quanto proposto al governo dagli attori del tavolo tecnico, fino ad ora, citando anche i dati di Nomisma: «Facendo parte della Rete professioni tecniche sosteniamo le ipotesi finora enunciate da Ance, da Confindustria e riteniamo sia doveroso continuare a sostenere coloro che non hanno la capienza per realizzare questi interventi, con l’unico scopo di favorire un processo che si qualifica per l’impronta ecologica.
In pochi mesi con gli interventi attuati sono state ridotte le emissioni di C02 nell’atmosfera per 1,42 milioni di tonnellate. Un risultato di tutto rispetto verso i 70 milioni di tonnellate che restano da contenere, cui si aggiunge un abbattimento della spesa energetica delle famiglie per 962 euro annui di risparmio in bolletta.
Una volta superate le criticità andrà aggiunta l’opportunità di far confluire le esigenze del nostro Paese in un nuovo grande progetto strutturale, che sia definito nel giro dei prossimi 5 mesi e non richieda più interruzioni, variazioni e modifiche. Nuove interpretazioni che possano continuare a generare confusione e aumento dei costi dei materiali e della manodopera per i tempi inadeguati», ha concluso il presidente del Cngegl.
Foto in copertina © Consiglio Nazionale Geometri e Geometri Laureati
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