Dallo sport alla cultura, con C+S la nuova vita del palazzetto di via Pitentino
Via libera al progetto dello studio veneto, co-finanziato dal Pnrr. Cantieri al via dal 2023
Gli investimenti sulla rigenerazione urbana e sulla cultura vanno oltre l’orizzonte della “capitale italiana della cultura”. Bergamo dà il via al progetto di C+S Architects per il Palazzetto dello sport di via Pitentino, approvato dalla giunta comunale, che sarà trasformato in un museo di arte moderna e contemporanea, in grado di intercettare i nuovi linguaggi e le nuove forme artistiche. Nessuna demolizione radicale e sguardo al futuro della città: i progettisti hanno optato per un’operazione di retrofit valorizzando le potenzialità della struttura esistente e facendo attenzione ai temi di consumo del suolo, circolarità e sostenibilità.
Nascerà così la nuova Gamec, la Galleria di arte moderna e contemporanea, di Bergamo che a 31 anni dalla sua nascita cambierà sede.
Maria Alessandra Segantini, partner dello studio C+S Architects, ha sottolineato: «Abbiamo ereditato dal passato edifici di dimensioni e strutture generose e che oggi con difficoltà possiamo permetterci di realizzare. Crediamo sia necessario valorizzare fabbricati antichi e sistemi urbani obsoleti perché sono spazi speciali a disposizione delle comunità, banche di energia e di materie prime. Il retrofit è uno strumento resiliente per tradurre il passato più o meno recente e trasformarlo in una risorsa per la comunità. La trasformazione del palazzetto dello sport è una di queste eredità che si trasforma in potenzialità» mentre per Carlo Cappai «il progetto diventa un ponte tra passato e futuro: da un lato mantiene una forte traccia delle parti originali e dall’altro inventa un nuovo spazio, costituito da una lanterna in vetro opalino sospesa nel vuoto che ospita la galleria permanente della Gamec. Le parti interne esistenti verranno lasciate al grezzo e consolidate con innesti metallici mantenendo la materialità del cemento facciavista e le tracce delle sue trasformazioni a costruire un dialogo tra antico e nuovo».
Con un’operazione di retrofit saranno valorizzate le potenzialità della struttura esistente evitando nuovo consumo di suolo.
Il costo stimato è dell’ordine dei 18 milioni di euro, più di un terzo dei quali finanziati dal Pnrr – nell’ambito del bando rigenerazione urbana –, mentre altri sei sono stati promessi nel 2017 da Fondazione Ubi Banca popolare. L’inizio del cantiere è previsto dopo la chiusura della prossima stagione sportiva, nella primavera del 2023: nei prossimi mesi sarà realizzata la progettazione esecutiva della struttura e seguiranno le procedure di gara per l’assegnazione dei lavori.
Il complesso manterrà l’attuale forma dell’impianto sportivo ma saranno demolite le tribune e sarà realizzata al suo interno una grande “lanterna” — che conterrà la parte espositiva — attraverso solai intermedi e sfruttando l’altezza dell’attuale campo di gioco; previsti anche un ristorante, un bar, un bookshop e tutti quei servizi funzionali a una galleria d’arte; la superficie sarà triplicata passando dagli attuali 2.200 metri quadrati a circa 6mila.
Il foyer del museo, che inizia già al pian terreno, è pensato come uno luogo multifunzionale attrezzato per esposizioni di opere di grandi dimensioni; inoltre qui saranno ospitati il bookshop e delle salette didattiche informali per attrarre il pubblico più giovane. Dall’altra parte dell’ingresso sono collocati gli uffici del museo e un negozio che si affaccia verso il nuovo studentato dell’area Montelungo-Colleoni (frutto di un concorso di progettazione promosso con Cdp); tra il primo e il secondo livello della struttura una galleria in cui saranno allestite le esposizioni permanenti.
All’ultimo piano sarà ricavato un volume leggero destinato ad un ristorante panoramico, accessibile dall’esterno anche quando il museo sarà chiuso, lasciando il resto a una terrazza panoramica in copertura.
Il primo cittadino, Giorgio Gori, ha commentato che questo progetto: «Concretizza l’ambizione di fare della Gamec un punto di riferimento di rilievo internazionale per l’arte moderna e contemporanea, dotandola di una sede funzionale tanto alle grandi esposizioni quanto a laboratori, convegni e attività didattiche».
Foto di copertina © C+S Architects
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