Spazi aperti e mixed-use: il design come leva per la rigenerazione urbana
Secondo il report di JLL e Tétris, la riconversione degli edifici esistenti favorirà la nascita di luoghi polifunzionali
In un contesto urbano in continua evoluzione, la progettazione degli spazi sta vivendo una profonda trasformazione, guidata dalla necessità di ripensare il patrimonio edilizio esistente e renderlo più sostenibile, funzionale ed inclusivo. Per questo il design assume un ruolo chiave nel recupero degli immobili, contribuendo alla creazione di ambienti che rispondano alle esigenze delle persone e delle imprese.
Secondo il report Outlook on Design Trends 2025 elaborato da JLL e Tétris, società acquisita nel 2007 proprio da JLL e specializzata nella progettazione di spazi in specifici settori (uffici, retail e hospitality), la tendenza al recupero e alla riconversione degli edifici esistenti sarà sempre più centrale.
La crescente esigenza di attrarre talenti e migliorare l’esperienza negli spazi di lavoro ha portato all’evoluzione del design verso un modello più dinamico e connesso. Una recente ricerca globale di JLL indica che il 44% delle organizzazioni prevede un ritorno dei dipendenti in ufficio per cinque giorni a settimana. Un trend che riporterà alla creazione di spazi condivisi, dove sarà importante il concetto di street to seat, creando percorsi coinvolgenti dall’ambiente urbano alla destinazione finale, che siano uffici, negozi o spazi ricreativi. Nel post Pnrr, in un contesto dove la Pubblica Amministrazione si sta strutturando per interagire con il settore del real estate, l’attenzione si concentra sulla ricerca del giusto equilibrio funzionale degli spazi, con l’obiettivo di integrare servizi e destinazioni d’uso in modo armonioso, favorendo la creazione di ambienti urbani con una forte valenza sociale.
Come confermato al Mipim di Cannes 2025, oggi gli investitori prediligono un giusto mix di asset class, dove lo sviluppo di distretti commerciali con servizi di shopping e intrattenimento permette di attirare nuovi utenti, specialmente tra le giovani generazioni. La recente “Consumer experience survey” di JLL evidenzia che l’84% della Generazione Z concorda sul fatto che le città debbano offrire nuovi servizi ed esperienze, per mantenere la propria attrattività.
«Nel settore immobiliare, il design del futuro sta evolvendo verso la creazione di spazi versatili e multifunzionali. Questi ambienti mirano a offrire esperienze coinvolgenti, favorire il senso di comunità, promuovere la sostenibilità e porre al centro le esigenze delle persone. Le aziende che recepiscono queste nuove tendenze, integrando tecnologie all’avanguardia senza perdere di vista la centralità dell’individuo, creano ambienti innovativi e in sintonia con la natura umana», ha affermato Jose Maria Casanova, managing director di Tétris Italia.
La recente ricerca “Future of work” di JLL rileva che il 63% delle organizzazioni considererà l’apertura dei propri uffici all’uso della comunità locale nei prossimi cinque anni.
A livello urbano questo corrisponde ad una progettazione con aree mixed-use collegate da spazi verdi, progettati per favorire rapporti sociali e benessere
Per rispondere a queste esigenze, architetti, designer, psicologi e scienziati sono chiamati a collaborare maggiormente per progettare ambienti che favoriscano l’interazione e il giusto equilibrio tra le diverse esigenze. Questo si tradurrà in spazi di lavoro con aree comuni accoglienti, negozi con zone dedicate alla socializzazione e hotel pensati per creare un’esperienza più immersiva e condivisa.
In copertina: ©Jacopo Salvi fpro.it

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