Saint-Gobain Italia: design, prestazioni e comfort, nelle librerie di Bim soluzioni di sistema
Aspettando Saie 2016. L’azienda ha testato lo strumento nel progetto di valorizzazione del proprio stabilimento
"Gli oggetti Bim presenti nelle librerie delle aziende non sono solo grafici, ma portano con sé contenuti e informazioni, garantiscono performance e ricadute sull’ambiente"
Saie 2016 spinge l’acceleratore sull’innovazione e in stretta relazione con i temi prioritari per l’agenda del Paese, offre contributi mirati su processi e tecnologie. Se negli ultimi anni l’edilizia si è concentrata su riqualificazione energetica e deep renovation, anche in considerazione dei recenti fatti di Amatrice e del conseguente lancio del progetto Casa Italia, nel 2016 la fiera bolognese allaga il proprio raggio d’azione, occupandosi di prevenzione antisismica, dissesto, condomini e periferie. E in questo contesto lo strumento del Bim trova un perfetto campo di applicazione, considerando la sinergia di competenze e le performance da ottenere, un passaggio necessario per una propedeutica fase di conoscenza del territorio e del patrimonio.
Nella fiera dell’edilizia di Bolognafiere ci sarà un’area dedicata al Bim, ma anche le associazioni di categoria, com’è ad esempio Andil, o come sono le singole aziende, tra cui Saint-Gobain Italia, si presentano con un’area dedicata al Building Information Modelling.
“Saint-Gobain Italia ha approcciato la questione Bim, proponendo oggetti che siano soluzioni di sistema e non singoli prodotti: pareti a secco integrate e certificate, e non solo componenti come possono essere una lastra di cartongesso, l’isolamento e il rivestimento. Mettiamo a disposizione di progettisti e imprese dei pacchetti garantendo il design, ma anche le prestazioni e il comfort termico, acustico, visivo, comprese le ricadute su qualità dell’aria e sicurezza. Ecco che gli oggetti Bim non sono solo grafici, ma portano con sé contenuti e informazioni”. Gianluca Cavalloni, Advocacy & Sustainability Manager, Saint-Gobain Italia spiega così la rivoluzione Bim che sta interessando l’azienda leader mondiale nel mercato dei prodotti per le costruzioni.
Anche Saint Gobain, che per anni si è concentrato sui temi dell’edilizia sostenibile, quest’anno porta in fiera il lavoro fatto su Bim, mettendo a disposizione una libreria che offre soluzioni integrate per l’involucro edilizio: coperture, involucro opaco e trasparente, pavimenti, controsoffitti e partizioni interne. “In questa prima fase gli oggetti Bim Saint-Gobain sono una cinquantina – spiegano dall’azienda – e offrono un elevato livello di dettaglio sia in termini di rappresentazione grafica che di informazioni sulle proprietà dei componenti, consentendo di sfruttare al meglio le potenzialità della progettazione Bim”.
Le soluzioni proposte dall’azienda possono essere variate all’infinito ma “si deve tenere in considerazione che qualsiasi pacchetto proposto dall’azienda – spiegano da Saint Gobain Italia – porta in dote un processo di certificazione frutto di controlli e test, che non può essere altrettanto garantita a priori dall’assemblamento di singoli elementi”.
L’azienda ha già applicato questa metodologia innovativa nella realizzazione della nuova sede Academy Saint-Gobain all’interno dello stabilimento Isover a Vidalengo di Caravaggio, in provincia di Bergamo, sperimentandone direttamente i vantaggi correlati. “Abbiamo ristrutturato un nostro edificio – spiega Cavalloni – e abbiamo voluto testare sul campo il Bim, come avevamo fatto con il Leed applicandolo al nostro centro di Corsico. Abbiamo messo in campo un nostro team e dimostrato l’efficacia del Bim anche per far fronte ai temi della riqualificazione energetica e della deep renovation”.
Questo articolo è pubblicato anche su saie.it e su edilio.it
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