Rigenerazione urbana, la community di Ambrosetti al via
Alleanza inter-filiera per misurare gli impatti e incentivare una crescita di valore
Un think thank per capire le potenzialità e gli impatti della rigenerazione urbana per tutta la filiera (rappresentata da Pa e istituzioni, investitori e sviluppatori, imprese di costruzioni e mondo della progettazione, servizi immobiliari, digital tech e finanza) e per una concreta trasformazione dei territori. Prendono ufficialmente avvio i lavori della Community valore rigenerazione urbana, la piattaforma multistakeholder di analisi e discussione, in grado di riunire i più importanti attori coinvolti a vario titolo nella rete allargata della trasformazione urbana, organizzata da TEHA Group.
Una rigenerazione, dunque, che crei valore per i territori e per i cittadini che deve essere una priorità per l’Italia e che può consentire di affrontare e vincere le principali sfide del nostro tempo, creando importanti impatti positivi in diversi ambiti, trascendendo il settore immobiliare o la specifica area dell’intervento.
La Community avrà il compito di censire e presentare le opportunità di investimento e favorire le partnership tra pubblico-privato
Stare insieme, per condividere best practice e priorità per il settore, con la divulgazione di una narrativa supportata da analisi innovative caratterizzata da terziarità e indipedenza.
Con al centro la relazione tra il settore pubblico e il Governo mettendo a disposizione una piattaforma di ingaggio che identifichi prima di tutto le proposte e gli indirizzi di policy per i decision makers e le istituzioni
In occasione del primo incontro (27 gennaio 2024) l’advisory board della Community, Emiliano Briante (partner e responsabile dell’Area business&policy impact) e Jacopo Palermo (principal expert, real estate), di cui PPAN è communication partner, hanno illustrato le stime di mercato potenziale, individuato i principali ostacoli che ad oggi limitano gli investimenti e le leve utili a promuovere l’avvio di virtuose collaborazioni pubblico-private.
Le operazioni di rigenerazione in Italia attive nel 2024 hanno cubato 12 milioni di metri quadri, hanno generato 51,3 miliardi di giro d’affari, 22,5 miliardi di valore aggiunto e sostengono 160mila occupati. Grandi numeri per la stima condivisa dal gruppo di analisi che prevede in Italia, tra il 2025 e il 2050, una potenziale rigenerazione di circa 320 milioni di metri quadri di superficie lorda, distribuiti su tutto il territorio nazionale. Il primo alert è corale: agendo da solo il settore privato non potrà cogliere queste opportunità per limiti di redditività degli interventi nella maggior parte dei territori.
Per esempio, 53 milioni di cittadini risiedono in Comuni in cui i canoni di locazione annuali degli immobili commerciali sono inferiori a 150 euro al metro quadro all’anno. Dunque, considerando le dinamiche legate ai costi di costruzione e dei prezzi al consumo per la collettività si è verificato un incremento del +19,6% sui costi di costruzione e del +16,8% nei prezzi al consumo per la collettività. Ancora, a ottobre 2024, in Italia il 10% delle imprese di costruzioni hanno riscontrato difficoltà di reperimento di materiali.
Dunque, solo coniugando interessi di pubblico e privato sarà possibile cogliere questo potenziale. Dalla parte del pubblico si elencano: l’attrazione degli investimenti, la domanda abitativi, l’erogazione di servizi, l’agenda ambientale e la competitività dei territori. D’altro canto, per i privati sono prioritari l’allocazione del capitale, la diversificazione dei profili di rischio, i ricavi economici e la redditività in termini di flussi periodali, la compliance e il valore in ambito Esg, oltre alla dotazione di spazi commerciali adeguati.
Come precisa Jacopo Palermo, «attraverso la Community si cercherà di dotarsi di una cassetta degli attrezzi strumentale: la misurazione dei kpi, delle ricadute degli interventi e del costo del non fare fino a nuove proposte in ambito normativo e il project financing insieme al monitoraggio delle opportunità di investimento».
Dunque, una comunità di operatori capaci di analizzare attentamente i bisogni attuali e prospettici di territori e comunità, declinata lungo tre direttrici tra loro sinergiche:
- sbloccare il potenziale-Paese attraverso l’attivazione di investimenti;
- assicurare la sostenibilità attraverso la misurazione di impatto;
- rendere gli interventi a prova di futuro attraverso la piena integrazione di soluzioni e modelli digitali.
Hanno contribuito al dibattito anche Patrizia Lombardi, professoressa ordinaria del Dipartimento interateneo di Scienze, Progetto e Politiche del Territorio e vicerettrice per Campus sostenibile e Living Lab del Politecnico di Torino che ha raccontato come «investire sul territorio vada a toccare valori che influenzano tante generazioni». Accademia e pratica insieme, con l’intervento di Nicolas Détrie, co-founder di Yes We Camp, organizzazione indipendente nata nel 2013, l’anno di Marsiglia Capitale Europea della Cultura, oggi tra i punti di riferimento per chi si occupa di usi temporanei e di placemaking. Un esempio di come siano diversi gli ingredienti e di come l’impatto sociale possa essere differente nella rigenerazione.
Hanno partecipato al confronto Marco Monaco (Advant Ntcm), Nicola Plescia (Ardian), Massimiliano Pulice e Alessandra Balduzzi (Cassa depositi e prestiti), Giuseppe Dibari e Arianna Surace, (Deerns), Giorgia Romitelli (Dla Piper), Tiziano Arriga e Fabrizio Cattane (Evogy), Valter Bettuzzi (Garc), Paolo Micucci (Generali real estate), Luciano Carbone, Simone Borace e Beatrice De Simoni (MCA – Mario Cucinella Architects), Silvia Furlan, Giovanni Acciaro, Gabriele Sau (Net Engineering), Carlo Masseroli (Nhood), Francesca Moroni, Filippo Pagliani, Michele Rossi (Park Associati), Paola Delmonte e Andrea Vecci (Redo Sgr), Chiara Patitucci (Regenerative Society Foundation), Massimiliano Palermo (Stirling Bridge), Luca Ballarini e Giacomo Biraghi (Stratosferica), Luca Giannelli (United Consulting).
Le prossime tappe? Un workshop tematico a marzo, un incontro con la PA ad aprile; un advisory board e un workshop tematico prima dell’estate; un grande evento in autunno.
In copertina: @Teha Milano rigenerazione urbana inquinamento
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