
Reinventing Cities: ecco i progetti milanesi finalisti della seconda edizione
A inizio 2021 saranno indicati i vincitori. Tra gli studi internazionali in campo Embt, Snøhetta, 3XN e Architekten Tillner & Willinger
Si è conclusa la selezione milanese dei team ammessi alla seconda edizione di Reinventing Cities, il bando internazionale indetto dal Comune insieme a C40 che prevede l'alienazione e costituzione del diritto di superficie di alcuni siti da destinare a progetti di rigenerazione ambientale e urbana.
Sono 27, su un totale di 61 proposte pervenute, i progetti finalisti che ambiscono a "reinventare" piazzale Loreto, lo scalo di Lambrate, il nodo Bovisa, via Civitavecchia, l'ex Macello e le palazzine Liberty, le aree scelte per la seconda edizione del bando a cui Milano partecipa insieme ad altre nove città del mondo – Madrid, Roma, Chicago, Dubai, Montreal, Singapore, Cape Town e Reykjavik. È rimasta senza opzioni l'area di via Monti Sabini, per cui era stata presentata solo una proposta, giudicata non idonea per lo step finale.
Per ciascuna area sono stati selezionati i progetti più meritevoli da apposite commissioni (composte da rappresentanti del Comune di Milano e di C40, esperti internazionali di urbanistica e architettura, esperti ambientali locali ed esperti economici, rappresentanti del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane per Lambrate e di Ferrovie Nord per il nodo Bovisa).
I gruppi giunti fino a questa fase dovranno ora elaborare una proposta dettagliata, compresa di offerta economica. I vincitori saranno individuati nel primo trimestre del prossimo anno.
«Le commissioni giudicatrici e i team selezionati sono all'altezza della grande sfida che sono chiamati a compiere: individuare progetti in grado di rigenerare luoghi chiave della città, ricucendo vuoti urbani con progetti di qualità» ha dichiarato l'assessore all'Urbanistica Pierfrancesco Maran.
Per l’area di Loreto sono stati selezionati Park Associati, Citterio – Viel & Partners, All City con Metrogramma Milano e il progetto di Riccardo Rocco Architetto.
Le trasformazioni di Nodo Bovisa che si sono aggiudicate la fase finale sono invece di Scandurra Studio Architettura, ONE Works con Studio Battisti, Park Associati, Miralles Tagliabue Embt.
I finalisti di Scalo Lambrate, invece, sono Barreca e Associati, Park Associati, Carlo Ratti Associati, Miralles Tagliabue Embt e Caputo Partnership International.
La zona di Crescenzago vede come progetti finalisti quello di MTA Associati, Enrico Bona Architetto, Giuseppe Piovaccari Architetto e Architetto Giorgio Ciarallo; Lombardini 22; StudioArch/Agostino Marinoni; ARW.
I progetti finalisti dell’area Ex Macello sono di Atelier(S) Alfonso Femia, Snøhetta Oslo AS con Barreca & La Varra, Onsitestudio, Mario Cucinella architects e Arup Italia, Progetto CMR.
Gli studi selezionati per la riqualificazione del complesso “Palazzine Liberty”, prossimo all’Ex Macello nel quartiere Calvairate, sono nuovamente Snøhetta Oslo AS e Barreca & La Varra; 3XN A/S; Architekten Tillner & Willinger Zt Gmbh, Guidarini & Salvadeo Architetti Associati e Studio Campanella Tessoni; Dap studio; l’Architetto Maurizio De Caro e Temporiuso.
«Da Loreto a Lambrate, per il ridisegno di questi siti passa buona parte dello sviluppo urbanistico di Milano dei prossimi anni, che sarà necessariamente all'insegna della sostenibilità e dell'equità sociale. Ricordiamo che il primo criterio per cui i progetti sono stati selezionati riguardano proprio la capacità di individuare soluzioni resilienti e attente all'ambiente» ha ricordato l’assessore Maran.
Immagine in copertina: una locandina di Reinventing Cities @ Comune di Milano

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