09-09-2020 Federica Maria 3 minuti

Reggio Emilia: ecco i finalisti del Premio Rigenera

Dieci “modelli di riqualificazione urbana” tra spazi pubblici, industrie ed edifici commerciali

Progetti che interpretano a 360 gradi il termine “rigenerazione”, da non confondersi con “restauro” o semplice “ristrutturazione”.

Valorizzare le opere di rigenerazione urbana che rappresentano l’architettura contemporanea di qualità: questa la premessa della prima edizione del Premio Rigenera, riconoscimento promosso  dall’Ordine degli Architetti di Reggio Emilia in collaborazione con il Comune e la società Stu Reggiane.

Dieci le opere selezionate che vanno dagli spazi pubblici alle industrie, passando per gli edifici commerciali. I progetti finalisti sono stati selezionati per originalità, efficacia e impatto sull’area urbana e per i loro approcci innovativi – sia per metodologia di processo, sia per la capacità di trasformare il luogo o l’edificio esistente in qualcosa di diverso, nuovo e utile – in un’interpretazione a 360 gradi del termine “rigenerazione”, da non confondersi con “restauro” o semplice “ristrutturazione”.

I finalisti:

Corte Bertesina di Traverso Vighy architetti, nel Vicentino. Un bosco di 8 ettari che racchiude al suo interno orti e seminativi, una fattoria sociale, un negozio con laboratorio di trasformazione, una struttura per l’ospitalità agrituristica, un centro visite per attività didattiche, nonché residenze.

Ex Magazzino Vini – Eataly Store Trieste, Archea Associati. Un intervento di recupero e trasformazione dell’ottocentesco volume dell’ex Magazzino Vini sul lungomare di Trieste.

Riuso aree industriali, Angelucci Architettura. La nuova sede della ditta Mattiuzzo Srl a Concordia Sagittaria (Venezia) è stata progettata ristrutturando un fabbricato realizzato con capriate e pilastri in ferro.

Parco Giacomini di MADE a Motta di Livenza, in Veneto. Progetto di recupero dell’ex centro attrezzato per la raccolta differenziata dei rifiuti, trasformato seguendo il principio del riuso/riciclo utilizzando quanto già esistente, nell’ottica di una maggiore sostenibilità economica e di gestione.

Riqualificazione piazzetta di via Campagnola a Rosà (Vicenza), Didonè Comacchio Architects. I lavori, terminati nel 2020, hanno riguardato la messa in sicurezza di un incrocio dove sorgeva un edificio in stato di abbandono, il recupero di un capitello e la ristrutturazione dell’intera piazza.

Parco urbano a San Roberto, di Michelangelo Pugliese Architettura e Paesaggio, nella provincia di Reggio Calabria. Il progetto ridisegna e ricompone la topografia del suolo, eliminando una porzione di cemento di 3mila mq costruita negli anni Novanta sopra la fiumara Catona.

Powerbarn di Giovanni Vaccarini Architetti. Una centrale di produzione di bioenergia progettata da Giovanni Vaccarini Architetti a Russi, in Emilia-Romagna, costruita riconvertendo un ex stabilimento di proprietà del produttore di zucchero Eridania.  Uno sfaccettato origami formato da superfici triangolari, costruito su un’area di 167mila metri quadrati.

Nuovo centro culturale di aggregazione e biblioteca, di Arteas Studio Associato.  Riqualificazione di un’area polifunzionale situata nel centro storico di Boretto, in provincia di Reggio Emilia.

CUBO – Contenitore Creativo dell’architetto Guillaume Pacetti, sorto a Parma grazie alla riqualificazione dell’ex area industriale di via La Spezia.

Parco temporaneo Agorà In-Attesa, dell’architetto Nicola Sacco e dell’ingegner Giuseppe Cataldo, nel Parco delle Legalità del Comune di Modugno (Bari) per il quartiere Cecilia. “Temporaneo” in quanto i lavori non saranno effettuati fino a che non sarà indetta la gara per la realizzazione del nuovo parco, da realizzarsi in chiave ecosostenibile.

Gli studi selezionati saranno invitati a presentare il loro progetto nell’evento pubblico conclusivo del Premio in programma il prossimo 6 ottobre dalle ore 15.00 alle ore 18.00 presso il caffè letterario “Binario 49” a Reggio Emilia. L’evento sarà disponibile anche in modalità webinar. Dopo aver ascoltato le presentazioni, la giuria decreterà il podio e le eventuali menzioni d’onore.

In copertina: Powerbarn © Giovanni Vaccarini Architetti

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Federica Maria
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