14-06-2021 Francesca Fradelloni 3 minuti

Quando il design incontra il gaming di Favij e Pow3r

Fabio Novembre ha progettato le due stanze degli youtuber tra led, neo e grafica anni Ottanta

«Come progettista il mio dovere è raccontare il tempo in cui viviamo, e la nostra contemporaneità è un mix di fisico e digitale. Questi ragazzi sono dei professionisti affermati che trasformano quel mix in uno spettacolo»
Fabio Novembre

Lorenzo Ostuni, in arte Favij, è tra gli youtuber più seguiti d’Italia. Ha scritto libri, fatto film ed è una vera superstar con 9 milioni di follower. Pow3r, nome d’arte di Giorgio Calandrelli, è un giocatore professionista di Fortnite. Nella sfera del gaming, una superpotenza che con le sue giocate e la sua bravura nell’intrattenere il suo pubblico a raggiungere tre milioni di iscritti tra YouTube e Twitch. Tra Led, neon e grafismi sci-fi il progettista Fabio Novembre ha firmato e ripensato le stanze da gioco dei due seguitissimi streamer.


Il progetto dell’architetto leccese è partito dall’obiettivo di creare due diverse gaming room ritagliate sulle personalità dei due content creator, per permettere loro, grazie alle potenzialità della tecnologia, di rimanere sempre più connessi con le persone delle loro community.


Da un lato Favij, un ragazzo spontaneo e ironico, con base a Milano che nei suoi video si diverte con i gameplay, ma racconta anche vicende personali. Oltre ad essere appassionato di Giappone, videogame, Harry Potter e Funko Pop. Dall’altro Pow3r, appassionato di moda e design, Pro player e appartenente al gruppo gaming Fnatic. Pioniere di Twitch ha una sfrenata passione per la tecnologia e l’hardware, oltre ad adorare Star Wars e le spade laser.

Entrambi gli spazi rappresentano l’alcova ideale del gamer: un’esperienza immersiva che non è solo indirizzata al gaming, ma crea ambienti stimolanti dove protagonista è la tecnologia abbinata a un design unico e ricercato.

«Come progettista il mio dovere è raccontare il tempo in cui viviamo, e la nostra contemporaneità è un mix di fisico e digitale. Questi ragazzi sono dei professionisti affermati che trasformano quel mix in uno spettacolo. Ho sempre progettato spazi che servissero a far incontrare le persone e in questi due appartamenti arrivano nello stesso momento più persone che in uno stadio da calcio!»

Fabio Novembre

Il progetto dell’appartamento di Favij, presenta anime diverse, ogni ambiente è stato studiato per affrontare il tema del gaming, ma da punti di vista variegati seguendo l’approccio dello youtuber. Da un lato infatti trova spazio un corner con un approccio legato agli anni 80, sia in termini di design con neon e grafiche sci-fi, che con l’inserimento di un arcade a tema. Dall’altro il soggiorno diventa un’area per contenuti più rilassati e per un gaming più legato alle consolle: in questo ambiente i led, e le forme diventano più contemporanee così come i pezzi di design di Kartell. Rispetto al passato inoltre Favij potrà comunicare in modo più intimo e diretto con i suoi fan in un ambiente dedicato, un booth rosso altamente tecnologico. Nella gaming room l’ambiente diventa più intenso: il nero diffuso e le luci dinamiche portano l’attenzione sulle performance del gamer.

Ovviamente non mancano oggetti più pop che rimandano alle passioni di Favij come la libreria Robox che strizza l’occhio alle anime giapponesi, il pc che dispensa merendine o la porta a tema astronave.

La stanza di Pow3r ha uno spirito molto attento al design e allo stile e il suo progetto inevitabilmente rispecchia queste sue passioni. Lo spazio è diviso in due blocchi, uno dedicato al gaming e l’altro alle dirette più rilassate. Nel primo i colori sono scuri e i led a contrasto invadono lo spazio; la figura dell’esagono è ricorrente sulle pareti con grafiche e nanoleaf e nel design dell’espositore delle sneakers da collezione retro illuminato. Nel secondo l’atmosfera è più solare e la luce rimbalza naturalmente sulle grandi tende argentate cangianti che fanno da quinta. Lo spazio centrale è invece occupato da poltrone di design di Driade e dal grande simulatore.

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Francesca Fradelloni
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