Quali sono le città più verdi in Italia e nel mondo?

Città verdi, a che punto siamo? Le sfide attuali verso un futuro sostenibile

La denominazione di città verdi descrive quei centri urbani progettati per ridurre al minimo l’impatto ambientale e migliorare la qualità della vita dei residenti, attraverso un ambiente caratterizzato da aria pulita, bassi livelli di rumore e un’economia sostenibile.

Negli ultimi anni, l’attenzione verso la sostenibilità è diventata un tema centrale negli interventi  di rigenerazione urbana, in cui il verde è diventato protagonista insieme alla realizzazione di edifici a basso impatto ambientale e al recupero di edifici dismessi in ottica green.

Secondo le Nazioni Unite, nel 2050 circa il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. Pertanto, è fondamentale intraprendere già da ora azioni volte a ridefinire l’aspetto delle città per renderle più verdi, pulite e sostenibili. 

Per raggiungere questo obiettivo, è importante sviluppare nuove tipologie di verde urbano che mitighino gli effetti del cambiamento climatico e migliorino la qualità dell’aria. Allo stesso tempo, è necessario incentivare la mobilità sostenibile e migliorare l’efficienza energetica degli edifici per ridurre le emissioni inquinanti.

Quali sono le caratteristiche delle città verdi

I progetti di architettura green sono finalizzati a promuovere uno sviluppo urbano sostenibile, orientato alla salvaguardia dell’ambiente e al miglioramento della qualità della vita dei cittadini.

Efficienza energetica, trasporti pubblici elettrificati, energia rinnovabile sono solo alcune delle soluzioni adottate dalle città green come Copenaghen in Danimarca, Vienna in Austria, e Friburgo in Germania.

Tutto parte da una progettazione urbana sostenibile, finalizzata a realizzare quartieri in cui le emissioni inquinanti vengono ridotte e la produzione di rifiuti è minimizzata.

In questo contesto, i materiali da costruzione riciclati o riciclabili, spesso provenienti da progetti di recupero, giocano un ruolo chiave. La mobilità elettrica si afferma come soluzione primaria e gli spazi verdi si moltiplicano, sfruttando superfici finora inutilizzate, come i tetti e le facciate dei palazzi.

L’architettura green ha l’obiettivo di ridurre l’impatto ambientale degli edifici attraverso un uso efficiente di energia, acqua e materiali, incluse le risorse impiegate per il trasporto, la fabbricazione e la costruzione degli stessi.

Per ridurre le emissioni di CO2 e raggiungere l’ambiziosa neutralità climatica, si punta all’autosufficienza energetica, sfruttando le fonti rinnovabili in sostituzione ai combustibili fossili.

Un altro pilastro della sostenibilità urbana è la riduzione e il riutilizzo dei rifiuti, che vengono trasformati in nuove risorse attraverso il riciclo e il compostaggio.

La gestione dell’acqua potabile, poi, è ottimizzata per limitare gli sprechi: le città immagazzinano acqua piovana per destinarla a usi non potabili, riducendo la pressione sulle risorse idriche.

Anche la mobilità gioca un ruolo cruciale nel design delle città sostenibili. La promozione di mezzi di trasporto ecologici, come biciclette e veicoli elettrici, va di pari passo con la creazione di città policentriche, dove i servizi essenziali, vicini e facilmente raggiungibili, limitano la necessità di fare lunghi spostamenti.

Alcuni di questi principi sono già stati applicati in numerose città italiane e non solo. Vediamo quindi cosa è stato fatto fino ad oggi e quali sono le città più verdi del momento.

Paradisi sostenibili: ecco le tre città più verdi d’Italia

In base ai risultati di Ecosistema Urbano 2024, l’indagine di Legambiente e Ambiente Italia pubblicata su Il Sole 24 Ore, le città italiane che si distinguono per essere più rispettose dell’ambiente sono:

1. Reggio Emilia. Dal quinto posto dello scorso anno, Reggio Emilia conquista il podio delle città più verdi in Italia, prendendo il posto di Trento. Questo risultato è dovuto a un notevole miglioramento nella raccolta differenziata – che ha raggiunto l’83,8% di rifiuti sul totale prodotto – e alla presenza della più estesa rete ciclabile a livello nazionale. Rispetto all’anno precedente, la città ha registrato anche una diminuzione dei consumi idrici pro-capite, un incremento dei passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico e un aumento delle aree pedonali, evidenziando l’impegno verso una mobilità sostenibile e una gestione attenta delle risorse ambientali. 
2. Trento. La città è un esempio di integrazione tra natura e contesto urbano, con il centro storico incorniciato dalle montagne e una ricca presenza di aree verdi, parchi e viali alberati. Puntando su un sistema efficiente di raccolta differenziata, la città ha ridotto di molto la produzione dei rifiuti, e parallelamente ha favorito la mobilità sostenibile attraverso la realizzazione di piste ciclabili e il potenziamento del trasporto pubblico, riducendo così smog e inquinamento acustico. 
3. Parma. La medaglia di bronzo nella classifica delle città più green d’Italia va a Parma, che lo scorso anno si attestava solo alla 18esima posizione. Una scalata frutto dei progressi nella mobilità sostenibile, del potenziamento del trasporto pubblico urbano e di una raccolta differenziata sempre più efficiente. L’amministrazione della città si è impegnata anche nella  valorizzazione del verde pubblico, con un’attenzione particolare alla manutenzione di parchi e giardini e alla piantumazione di 70.000 nuovi alberi e arbusti, il che ha reso evidente un impegno concreto verso la sostenibilità e la qualità della vita dei cittadini.

Le città europee in cui la sostenibilità è all’ordine del giorno

Volgiamo lo sguardo all’estero e vediamo quali sono le città che più di altre si sono impegnate in politiche sostenibili:

• Copenhagen (Danimarca). Riconosciuta come una delle città più verdi al mondo, Copenhagen vanta una rete di oltre 380 chilometri di piste ciclabili. Non sorprende, infatti, che la bicicletta sia il mezzo di spostamento preferito dal 60% dei residenti. La città mira a diventare carbon-neutral entro il 2025, puntando su fonti energetiche rinnovabili come biomasse, fotovoltaico, pale eoliche. 
• Amsterdam (Paesi Bassi). Negli anni, la città storica ha subito una significativa trasformazione in chiave sostenibile. Lo skyline urbano è caratterizzato da tetti verdi e pannelli fotovoltaici, progettati per migliorare l’efficienza energetica degli edifici e promuovere la biodiversità urbana, favorendo nuovi habitat per la fauna locale.  
• Valencia (Spagna). Capitale Verde Europea 2024, Valencia si propone di raggiungere la neutralità climatica e diventare una smart city entro il 2030 attraverso la realizzazione di un modello di sviluppo urbano sostenibile. In città si possono trovare numerose aree verde tra cui il Giardino del Turia, che con i suoi 120 ettari di superficie è il parco urbano più grande d’Europa. Inoltre, il 90% dei residenti vive a meno di 300 metri da un’area verde. Le piazze centrali sono state pedonalizzate, liberando circa 300mila metri quadrati dal traffico automobilistico e riconsegnandoli ai cittadini. Inoltre, Valencia vanta una rete di 200 chilometri di piste ciclabili, dimostrandosi così una valida sostenitrice della mobilità sostenibile. 

In ognuna di queste città si possono trovare esempi virtuosi di come le politiche ambientali possono cambiare in meglio il contesto urbano, regalandoci la possibilità di vivere in luoghi più vivibili, resilienti e a misura d’uomo. Nonostante la strada verso la sostenibilità urbana sia ancora lunga, la cosa chiara è che le città verdi rappresentano il futuro.

Il contesto attuale rappresenta un vivace laboratorio di idee, un’opportunità per sviluppare progetti e apprezzarne gli effetti. Iniziative virtuose possono essere rese possibili solo mettendo in atto politiche ambientali lungimiranti e individuando le soluzioni più adatte ai diversi contesti ambientali. 

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