19-05-2014 Paola Pierotti 2 minuti

Progetto Peninsula Hotel: un nuovo made in Italy oltre i cliché

Biennale 2014 / Call promossa dalla casa editrice Humboldt Book e dalla Fondazione veneziana per ricostruire il Paese delle eccellenze )

Stiamo cercando storie che diano un nuovo significato al concetto di Made in Italy: persone che sono riuscite a reinventare l'ingegno italiano nel creare, pensare e realizzare idee e prodotti. Noi crediamo che, da qualche parte nel nostro Paese, esistano percorsi insoliti di professionisti, artigiani e pensatori capaci di ridisegnare i confini della nuova italianità.

peninsulahotel2014@gmail.com

Si chiama Peninsula Hotel il progetto ideato dalla casa editrice Humboldt Book in collaborazione con la Biennale di Venezia volto a creare una piattaforma di multimediale e partecipativa che dia visibilità al made in Italy.

L'idea ricorda quella di Gran Touristas ideato da Stefano Mirti in occasione della Biennale 2012 nell'ambito del Padiglione italiano curato da Luca Zevi. I promotori vogliono realizzare un progetto digitale frutto dei tanti contributi della rete.

"Abbiamo bisogno del vostro aiuto. Stiamo cercando storie che diano un nuovo significato al concetto di Made in Italy: persone che sono riuscite a reinventare l'ingegno italiano nel creare, pensare e realizzare idee e prodotti. Noi crediamo che, da qualche parte nel nostro Paese, esistano percorsi insoliti di professionisti, artigiani e pensatori capaci di ridisegnare i confini della nuova italianità. Vogliamo raccontarli. Aiutateci a trovarli. peninsulahotel2014@gmail.com". Questo il testo che si può leggere nella pagina Facebook dedicata al Progetto Peninsula Hotel.

Il progetto è stato annunciato a fine aprile dalla giornalista Serena Danna (@serena_danna) via twitter, e nello speciale del Corriere della Sera, "L'Italia che ce la fa" del 19 maggio, ancora Danna torna sul tema nell'articolo "Se il cioccolato a a braccetto con l'industria aerospaziale". Danna racconta "il paese delle eccellenze" citando il capitolo della Biennale di Rem Koolhaas dedicato a Monditalia, la mostra Italian Fashion al Victoria Albert Museum di Londra ma anche l'impero e il business Eataly e il film La Grande Bellezza. Non manca il riferimento ai tanti #italianiallestero. "Lontano dalle feste sulle terrazze – scrive Serena Danna – dai radical chic annoiati e dagli speculatori della rovina, c'è un immaginario che avanza che sta delineando il nuovo made in Italy. Quello del designer Marco Velardi e del giornalista Cesare Alemanni, direttori di due riviste d'avanguardia, "Apartamento" con sede a Barcellona  è diventata un punto di riferimento nel mondo del design e dell'architettura e la neonata "The Berlin Quarterly" che ha l'ambizione di essere la rivista di Berlino". Sul fronte del design di informazione Danna ricorda Giorgia Lupi (architetto e collaboratrice con lo studio Accurat de 'La Lettura', come ricorda la giornalista) che con la sua tecnica ha rivoluzionato il mondo dei dati".

L'articolo di Serena Danna è arricchito con un'infografia curata dello studio veneziano Bruno dedicata alle geografie del nuovo made in Italy.

L'edizione speciale del Corriere è dedicata a chi è riuscito a far girare la ruota in tempi di crisi, ritagliandosi un ruolo diverso nel mondo. "Sembriamo non accorgerci o non curarci della positività che ci circonda. La materia prima che ci manca è la fiducia" scrive Ferruccio De Bortoli nell'editoriale. Il lavoro, la famiglia, la scuola, la sanità, l'ambiente sono alcuni dei grandi temi. La creatività è il filo rosso che lega le tante storie, dove c'è spazio anche per arte e architettura.

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Paola Pierotti
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