Playground e architettura, un binomio che sta ridisegnando gli spazi urbani
Design, innovazione e gioco. Come l'architettura dei playground sta trasformando gli spazi pubblici in luoghi di crescita e creatività
Come cambia l’aspetto dei moderni playground grazie all’architettura contemporanea
Scivoli, strutture da scalare, campi da gioco colorati e spazi che stimolano la fantasia dei più piccoli: i moderni playground stanno ridefinendo l’esperienza del gioco all’aperto. Questi luoghi non solo offrono nuove opportunità di svago, ma valorizzano anche il tessuto urbano circostante, trasformando interi quartieri e diventando punti di riferimento vitali per le comunità.
Il connubio tra playground e architettura vince e convince, dando vita a spazi innovativi, stimolanti e inclusivi. In molte città del mondo, dove un tempo sorgevano parchi pubblici con scivoli e altalene, oggi ci sono splendidi playground multifunzionali, dove le generazioni del futuro possono crescere, giocare e socializzare.
Poco importa che siano situati all’ombra di un grattacielo o tra i palazzi di una periferia, i moderni playground sono in costante dialogo con quello che li circonda, creando spazi di aggregazione non solo per bambini, ma anche per adolescenti e adulti.
Ma quali sono le caratteristiche che accomunano questi spazi? Scopriamolo insieme.
Playground e architettura, la rivoluzione è in atto
I playground contemporanei mirano a superare il concetto di parco giochi come semplice luogo di aggregazione per i più piccoli. Le vecchie strutture standardizzate hanno ceduto il passo a installazioni progettate su misura, pensate non solo per valorizzare l’ambiente urbano circostante, ma anche per rispondere alle esigenze specifiche delle comunità locali.
In questo nuovo scenario, i giochi dalle forme creative si combinano con spazi dedicati alla pratica sportiva all’aperto o campi da gioco dove illusioni prospettiche rendono l’ambiente ancora più coinvolgente e piacevole da vivere.
L’architettura dei playground si orienta verso strutture dalle forme organiche, che permettono ai bambini di giocare in sicurezza, esplorando nuovi percorsi che stimolano capacità motorie, forza ed equilibrio. Un’attenzione particolare è dedicata al tema dell’inclusività, con giochi di nuova generazione fruibili anche da chi ha capacità motorie limitate.
Questi spazi non sono solo pensati per il benessere dei bambini, quindi, ma sono progettati anche nel rispetto dell’ambiente. In molti casi, si fa uso di materiali riciclati o sostenibili, mentre per l’illuminazione si ricorre a pannelli solari o ad altre forme di energia rinnovabile. Dove possibile, si sfrutta la vegetazione naturale – alberi e arbusti – per creare zone d’ombra che migliorano il comfort di chi ne fruisce.
Dall’Italia al mondo: 5 moderni playground da cui prendere esempio
Connessioni artistiche e creative hanno dato luogo a spazi unici e originali, ecco alcuni progetti di moderni playground in Italia e nel mondo.
- Playground scuola Drovetti a Torino, Italia (Truly Design)
Nel 2017 gli artisti dello studio Truly Design hanno trasformato il campo da basket della scuola secondaria di primo grado Bernardino Drovetti, nel quartiere San Paolo di Torino, in un’opera d’arte dinamica e coinvolgente. Il progetto è stato ideato e promosso dalla Fondazione per l’architettura per il Festival Architettura in Città e curato dallo IED Torino e dall’associazione ARTECO. Il playground si caratterizza per giochi di prospettiva, colori e motivi geometrici che creano un affascinante dipinto anamorfico, in cui emergono le parole “growth” e “rhythm”. Una particolarità: il campo da gioco è progettato per cambiare a seconda del punto di vista dell’osservatore, diventando un’opera immersiva che invita a riflettere su come la percezione possa mutare in base al nostro angolo di osservazione. La scelta della scuola Drovetti non è stata casuale: l’istituto lottava da qualche tempo con la carenza di iscrizioni e, grazie al progetto del playground, è diventato un hub culturale in prima linea contro la dispersione scolastica.
- Playground via Lessona a Milano, Italia (Abel.Bael)
Per celebrare il suo 90esimo anniversario, Lego Italia ha deciso di commissionare un moderno playground a Milano in via Michele Lessona, nel quartiere Quarto Oggiaro. Lo street artist Abel.Bael ha trasformato il campo da basket del parco di Villa Scheibler in un’esplosione di colori vivaci che richiamano i famosi mattoncini Lego. La scelta di questo intervento si inserisce nel contesto di un’operazione più ampia di riqualificazione del quartiere, utilizzando l’arte come strumento di valorizzazione dello spazio pubblico e di aggregazione sociale.
- Campo da basket Pigalle Duperré a Parigi, Francia (III Studio)
Nel cuore di Parigi, vicino a Montmartre e al Moulin Rouge, il campo da basket Pigalle Duperré è stato oggetto di ben cinque diversi restyling. Inaugurato nel 2009 dal brand di moda Pigalle, ha assunto nel tempo diversi volti anche grazie alla collaborazione con l’azienda Nike.
La prima versione del playground ha visto il coinvolgimento dell’ artista franco-asiatico Yué “Nyno” che ha realizzato delle sagome di famosi giocatori di basket tra cui Michael Jordan e LeBron James. Nel 2012 è stato cambiato l’aspetto del campo per accompagnare il lancio della nuova collezione di Pigalle ed è allora che è iniziata la collaborazione con Ill-Studio che ha firmato tutti i successivi interventi di restyling.
Se fino a non troppo tempo fa il campo era stato dipinto nei toni accesi del blu, del giallo e della menta, per riflettere l’estetica dell’ultima collezione Nike Pigalle Converse, nel 2024 ha mutato nuovamente aspetto e si presenta oggi con una composizione lineare e alternata di diversi colori in cui spiccano grandi numeri a simboleggiare diverse culture, idee e individui.
- Parco urbano Superkilen a Copenhagen, Danimarca (BIG)
Il parco urbano di Superkilen è stato realizzato nel quartiere di Norrebro dal progettista Bjarke Ingels, fondatore dello studio danese BIG. Grazie a un perfetto studio dell’architettura del paesaggio, fusa con elementi artistici, è stato possibile riqualificare un quartiere difficile, abitato da persone appartenenti a differenti culture e religioni. Per riflettere questo variegato tessuto sociale il parco è stato concepito come una grande installazione a cielo aperto, in cui sono inseriti gli elementi appartenenti a tutte le comunità. Diviso in tre zone distinte – una pavimentata in rosso, una in nero con strisce bianche e una verde con prato -, il parco ospita aree giochi, spazi sportivi e una pista ciclabile, diventando così un punto di aggregazione e inclusione sociale per tutta la comunità.
- Parco AirBubble a Varsavia, Polonia (ecoLogicStudio)
Il londinese ecoLogicStudio, guidato da Claudia Pasquero e Marco Poletto, ha progettato il primo parco giochi biotecnologico al mondo, capace di purificare l’aria grazie all’integrazione di microalghe. In questo playground i bambini possono giocare in un microclima controllato divertendosi con corde, sfere rimbalzanti e pompe a pedale. Per renderlo possibile, i progettisti hanno ideato un’innovativa struttura architettonica: un cilindro in legno avvolto in una membrana Etfe, che a sua volta protegge reattori di alghe in vetro, creando una vera e propria serra urbana, dove l’aria è pulita e il rumore del traffico circostante risulta attutito. Nel complesso, uno spazio che promuove la sostenibilità ambientale, mentre offre un ambiente sicuro e stimolante per i più piccoli.
Quelli che abbiamo presentato sono solo alcuni esempi di come playground e architettura urbana possano fondersi per trasformare, in meglio, il volto delle nostre città, rendendole più vivibili e a misura d’uomo.
A questi esempi già realizzati si aggiungono nuove iniziative, tra cui spicca il futuro playground di Tor Bella Monaca a Roma. Questo progetto, annunciato nell’ambito di un protocollo per la rinascita del quartiere, punta a contrastare il degrado e a rendere la zona più sicura, creando uno spazio di aggregazione per tutta la comunità.
Per i playground del futuro si ipotizzano spazi inclusivi, alimentati da fonti di energia rinnovabile e realizzati con materiali sostenibili. Ma si possono anche immaginare scivoli o altalene che offrono esperienze immersive grazie alla realtà aumentata, o giochi che sfruttando l’intelligenza artificiale si adattano alle diverse esigenze dei bambini.
Le possibilità sono infinite e la progettazione continua a evolversi. Se sei curioso di scoprire come si svilupperanno i playground del futuro, continua a seguirci e non perdere i prossimi approfondimenti di thebrief.
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