Nove anni per l’osservatorio Cnappc. Ifdesign eccellenza dell’architettura nel 2021

08-11-2021 Paola Pierotti 3 minuti

Da Piuarch a Latina a Tscholl, da Barozzi a Demogo a Scape: i nomi da medaglia

Nona edizione per i Premi “Architetto/a italiano/a dell’anno” e “Giovane talento dell’architettura italiana”. E nel 2021 i riconoscimenti sono stati assegnati rispettivamente, a Franco Tagliabue Volontè, Ida Origgi di ifdesign per il progetto “Laboratori e Centro Socio Educativo” a Erba (Co) (già menzionati nell’edizione del 2016 per il primo step del medesimo progetto) e a Francesco Manzoni e Paolo Manzoni di a25architetti per il progetto “Il Rifugio del Gelso” a Montevecchia (Lc).

«Il progetto ifdesign – si legge nella nota della giuria – si distingue per un programma tanto delicato quanto complesso. Attività lavorative ed altre finalizzate all’apprendimento ed alla autonomia degli ospiti trovano una articolazione e organizzazione dello spazio ottimali. La partecipazione diretta al progetto da parte degli ospiti del centro – tutti con problemi cognitivi – contribuisce a conferire al tema ulteriore valore sociale».

Ma chi sono stati i vincitori dal 2013 ad oggi? Chi ha raccontano meglio il saper fare italiano, sotto la lente del Cnappc? Nel 2013 il primo “architetto italiano dell’anno” era stato lo studio Piuarch. Il giovane talento? Fabrizio Barozzi, un italiano all’estero che si è distinto con il suo studio EBV Barozzi Veiga, vincendo numerosi concorsi e riuscendo a realizzare le opere in tutt’Europa. In quell’edizione un premio speciale era stato assegnato allo studio Modus di Bressanone che nel 2021 ha ricevuto un’altra menzione per la categoria “Opere di Restauro o Recupero” al Progetto “Accademia Cusanus” sempre a Bressanone.

Nel 2014 il riconoscimento era andato a tamassociati (divenuti poi curatori del padiglione italiano alla Biennale di Venezia nel 2016 con il progetto Taking Care) e a Scape (i cui soci oggi sono in parte rimasti in Scape e in parte in It’s). Nel 2015 Vincenzo Latina è stato riconosciuto come miglior architetto italiano e a Demogo è stato assegnato il premio dedicato ai giovani.

Nel 2016 è stato il turno di Werner Tscholl mentre come giovane talento è stato scelto Mirko Franzoso. In questa edizione una menzione speciale era stata data a proprio a Ifdesign di Franco Tagliabue e Ida Origgi per il progetto “centro Civico Sociale Noivoiloro”, Erba (Co).

Nel 2017 il premio è andato a Caravatti Caravatti Architetti e quello per i giovani a Elisabetta Gabrielli. In questa edizione anche una sorta di oscar alla carriera a Cino Zucchi.

Nel 2018 a vincere il premio del Cnappc è stato Map Studio di Francesco Magnani e Traudy Pelzel, per il progetto “Tramway Terminal”, la pensilina di capolinea del tram realizzata a Piazzale Roma a Venezia, mentre Orizzontale ha vinto il premio come giovane talento. L’anno successivo, lo studio Bergmeisterwolf architekten di Gerd Bergmeister e Michaela Wolf e BDR Bureau di Alberto Bottero e Simona Della Rocca sono stati i vincitori, rispettivamente, dei Premi “Architetto italiano 2019” e “Giovane Talento dell'Architettura italiana 2019.

L’anno scorso, nel 2020, il Cnappc ha proposto un focus sul tema della scuola: il premio era stato assegnato a Mariano Zanon dell’omonimo studio, con riferimento al nuovo campus H Farm, mentre tra i giovani si è distinto Aut Aut Architettura.

In copertina: “Laboratori e Centro Socio Educativo”, progetto di Ifdesign. Foto tratta dal sito awn.it

 

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Paola Pierotti
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