24-03-2020 Chiara Brivio 2 minuti

Mvrdv in Cina: un salotto urbano tridimensionale per l’università di Shenzhen

Edificio privato a destinazione pubblica per un’area ad uso misto di oltre 100mila mq

Lo scopo è quello di creare un’area dove le persone vogliano stare all’aperto, incontrarsi e stare insieme, anche quando fa caldo - un vero e proprio spazio fresco per il distretto universitario, dove tutte le comunicazioni potranno avvenire all’esterno. Sarà un vero e proprio edificio pubblico

Winy Maas

È stato lo studio olandese MVRDV, con il progetto “Shenzhen Terraces”, ad aggiudicarsi la gara per lo Shimao ShenKong International Centre, un’area ad uso misto di oltre centomila mq che sorgerà nel cuore dell’Universiade New Town, a Shenzhen, in Cina. Al centro del concept la sostenibilità, ma non solo. Ideato come se fosse un “salotto” urbano tridimensionale, comprenderà più di 20 programmi, tra i quali una piccola galleria, una biblioteca e un teatro en plein air.

Sviluppato per il cliente Shenzhen Shimao Xin Li Cheng Industry Co., Shenzhen Terraces mira a diventare il cuore pulsante di questo distretto universitario, con una soluzione che integra paesaggio, divertimento, servizi commerciali e cultura. In un’area dove già sorgono edifici ad alta densità, la scelta di MVRDV è stata quella di inserire il nuovo edificio nel paesaggio esistente usando delle strutture che si vanno ad innestare le une sopra le altre, creando un forte contrasto tra l’altezza degli edifici circostanti e le linee sinuose e orizzontali delle nuove terrazze, elemento caratterizzante del progetto. Questi spazi avranno una duplice funzione: offrire riparo dal sole e, allo stesso tempo, fungere da sedute per godere del panorama.

Ma è la sostenibilità il vero focus della soluzione MVRDV, che si è affidato ai paesaggisti di Openfabric per lo sviluppo degli spazi esterni: previste diverse aree pedonali, aree verdi, giardini e sistemi di riciclo dell’acqua piovana, tutti strumenti volti a ridurre la temperatura locale e a creare un habitat-rifugio per la fauna urbana. Piante e bacini idrici arricchiranno le terrazze, per regolare la temperatura degli spazi interni, e le loro estremità si abbasseranno in alcuni punti chiave, creando dei collegamenti tra i vari piani e, allo stesso tempo, disegnando dei piccoli auditorium all’aperto. A livello energetico, il progetto prevede l’installazione di pannelli solari sulla maggior parte dei tetti e l’utilizzo di cemento riciclato per le costruzioni.

L’edificio più grande, scavato nel suo interno come un atrio all’aperto, conterrà, tra gli altri, un terminal per gli autobus, un centro conferenze e un centro per l’imprenditorialità. Il progetto include inoltre un sistema di collegamento tra tutti gli edifici, unendo questo nuovo polo di Shenzhen a tutto il contesto circostante.

«In una città come Shenzhen, che ha subito uno sviluppo rapidissimo dagli anni ’70 ad oggi, è essenziale considerare come gli spazi pubblici e il paesaggio naturale possano essere integrati con la densificazione del paesaggio urbano – ha dichiarato Winy Maas, uno dei fondatori di MVRDV –. Il salotto urbano dello Shimao ShenKong International Centre ne sarà un esempio magnifico, e potrebbe diventare anche un modello per la creazione di altri spazi pubblici chiave di New Town. Lo scopo è quello di creare un’area dove le persone vogliano stare all’aperto, incontrarsi e stare insieme, anche quando fa caldo – un vero e proprio spazio fresco per il distretto universitario, dove tutte le comunicazioni potranno avvenire all’esterno. Sarà un vero e proprio edificio pubblico».

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Chiara Brivio
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