14-04-2022 Fabrizio Di Ernesto 3 minuti

Giovannini: risorse solo per le Pa con i progetti

Al Maxxi presentato il primo rapporto sull’attuazione del Pinqua 

C’è grande attenzione intorno ai progetti del Pinqua (il programma innovativo per la qualità dell’abitare che thebrief segue con particolare attenzione, a partire da una maratona Pinqua organizzata lo scorso autunno a Milano). Dopo la firma delle prime 158 convenzioni, il ministero per le Infrastrutture e la mobilità sostenibili (Mims) ha fatto pubblicamente il punto sull’avanzamento dei lavori nella cornice del Maxxi di Roma (13 aprile) presentando i risultati raggiunti al primo trimestre del 2022. Nel corso del dibattito i relatori hanno ribadito all’unisono come l’obiettivo del Pinqua e della riqualificazione e rigenerazione urbana sia quello di passare da una dimensione quantitativa dell’abitare ad una qualitativa, al servizio del cittadino anche per dar vita ad un nuovo tipo di città.

Il cambio di metodo indotto dal Piano nazionale di resistenza e resilienza di fatto obbliga gli Stati membri dell’Unione europea beneficiari del Next Generation EU a quantificare i risultati attesi non semplicemente in termini di spesa, ma di cambiamento della condizione delle persone, delle imprese e dell’ambiente, il che impone al settore pubblico, sia a livello centrale sia locale, di ripensare il modo in cui si programmano e si supportano gli investimenti, ponendo un’attenzione crescente al tema degli output e degli outcome generati dagli interventi.

Aprendo i lavori del convegno Giovanna Melandri, presidente del Maxxi, ha spiegato che: «il Pinqua presenta un’innovazione sul piano concettuale. Ha come obiettivi principali la riqualificazione del patrimonio destinato all’edilizia sociale e la rifunzionalizzazione di aree sparse attraverso la rigenerazione del tessuto urbano».

Enrico Giovanninititolare del Mims, nel suo intervento ha spiegato come ci sia stata una risposta straordinaria da parte del Mezzogiorno con progetti di grande qualità, un aspetto che rappresenta «un elemento di speranza, per chiudere il gap tra nord e sud. Significa che è possibile farlo se le amministrazioni locali dedicano parte dei loro fondi a progettare il futuro». Sempre il numero uno di Porta Pia ha poi sottolineato come il dicastero faccia la propria parte riqualificando le aree interessate, puntualizzando però che: «la rigenerazione urbana dipende dalle persone, dalle comunità. Non basta riqualificare, ci vuole un progetto che coinvolga i territori», motivo per cui è stato dato ampio spazio alle comunità locali.

La rigenerazione urbana dipende dalle persone, dalle comunità.

Enrico Giovannini

«Progettare – sottolinea ancora il ministro – richiede visione di futuro, è un investimento, per questo anche nei fondi ordinari per il ministero abbiamo voluto rifinanziare il Fondo per la progettazione perché il messaggio del Pnrr è chiarohai progetti? Cerco di finanziarti. Non hai progetti? Ritorna la prossima volta. Questo è un cambiamento molto importante, soprattutto per questo settore, lo dimostrano i dati dello scorso anno sugli appalti affidati 41 miliardi, un record assoluto, questa è l'area in cui c'è maggiore interazione tra capitale pubblico e capitale privato». 

Al dibattito ha partecipato anche l’ex ministra delle Infrastrutture Paola De Micheli che ha ricordato come il Pinqua nasca da un’idea che mette al centro la persona e il suo rapporto con la città e proprio per questo «si è sviluppato con successo». 

«Il 72% dei progetti finanziati – ha spiegato Stefania Dota vicesegretario generale dell’Anci – sono stati presentati dai Comuni e il 10% dalle Città metropolitane. Il programma ha fatto da apripista rispetto alle procedure adottate che auspichiamo ci consentiranno di rispettare i tempi stringenti del Pnrr. Sono attivi già 4 accordi quadro attivati da Invitalia per 69 soggetti attuatori per 261 interventi che valgono complessivamente 820 milioni di euro».

Durante i lavori sono stati illustrati i progetti selezionati dall’Alta commissione per la qualità dell’abitare sul contrasto al degrado delle periferie, sull’efficientamento dell’edilizia residenziale pubblica e sulla rigenerazione urbana, nello specifico il focus è stato fatto sui comuni di CuneoMilanoGenovaMantovaRomaTeramoLecce e Corigliano Rossano (Cs).

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Fabrizio Di Ernesto
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