15-11-2021 Paola Pierotti 3 minuti

Livorno riparte dal lavoro. Con la scuola al centro dei nuovi quartieri

Come progettare la transizione ecologica? Visioni, politiche attive e cantieri

Dalla città squadrata alla città circolare. Così Giuseppe Roma, presidente del think tank Rur e direttore generale della Fondazione Censis, intervenuto a Livorno nell’ambito dell’iniziativa “Progettare la transizione ecologica” (promossa da Tes e Comune con il supporto del Padiglione italiano della Biennale di Venezia) ha declinato il concetto di transizione ecologica alla scala urbana, invocando politiche attive che si traducano in progetti ed interventi.

A poche ore dalla chiusura della Cop 26 a Glasgow e considerando la nuova piattaforma Laudato Si’ (un’iniziativa volta a promuovere l’ecologia integrale a famiglie, parrocchie e diocesi, scuole e università, ospedali, lavoratori, imprese e aziende agricole per fare alcuni esempi), ci si chiede come agire per far sì che gli slogan che vanno dalla “sharing economy” all’“impact investing”, dalla “città dei 15 minuti”, alla produzione a km zero, ormai riconosciuti dall’opinione pubblica, diventino linea d’azione della politica e si leghino al territorio.

«Servono politiche che tengono insieme qualità fisiche, ambientali e sociali. Si va avanti nelle sperimentazioni: a Parigi c’è il modello dei 15 minuti e a Barcellona hanno preso i mercati rionali (51 aree perdonali) attorno ai quali hanno cercato di organizzare le principali funzioni. In piccoli paesi come l’Olanda circa l’80% degli insediamenti sono raggiungibili in 15 minuti». In Italia? «Farei una città di quartieri con al centro la scuola. Il nostro modello deve essere anche simbolico del valore che vogliamo sia più visibile nella città. La scuola al centro, la funzione educativa sotto il profilo culturale (inclusi luoghi di co-working e creatività) come motore di sviluppo delle città. Oggi il simbolo è soprattutto il negozio. I ristoranti con i loro dehor sono stati già rivalutati con il post-pandemia, meglio le persone che le macchine – commenta Roma – ricordando che oggi tavolini e sedute spesso hanno preso il posto dei parcheggi».


Proprio in queste ore sta partendo una nuova stagione di concorsi per “scuole innovative” promosse dal ministero dell’istruzione in attuazione del Pnrr, come fare in modo che le scuole siano veri “civic center”?


Il rinnovo urbano è parte integrante della transizione ecologica e chiama in causa questioni legate all’abitare, alla mobilità, e anche al lavoro. Sul lavoro, in particolare, si è concentrata l’attenzione della città di Livorno, città-porto che sta scommettendo su nuove forme di produzione e creatività per impostare un progetto urbano di nuova generazione. Livorno che ha ospitato il ministro Andrea Orlando per fare un punto sulla relazione tra lavoro e rigenerazione urbana.

«A Livorno – interviene l’assessora all’Urbanistica Silvia Viviani – abbiamo avviato un piano operativo, e con questa riflessione corale vogliamo costruire un’immagine di una città partecipata, una città di quartieri al centro dei quali si individuano funzioni produttive, incluse le stesse scuole, capaci di rivitalizzare l’intorno. Senza diventare prigionieri dei quartieri dei 15 minuti».

Giuseppe Roma dalla città toscana rimette in fila i temi e auspica che il modello della “città dei 15 minuti” non venga infilata in qualche norma. «Non servono piani di rigenerazione urbana. Ci sono già i piani urbanistici che fanno rigenerazione urbana». Un dibattito aperto che arriva a toccare le periferie, «il 71% di Europa è periferia – ricorda – e le periferie non sono il luogo dove andare a dormire, ci sono materiali nuovi, mestieri nuovi su cui scommettere. Non sono certo che il “rammendo” sia la soluzione, a volte meglio un buco nei jeans che la toppa – ironizza Roma – anche le scuole vanno portate in periferia. Servono operazioni di rinnovo, anche con architetture contemporanee, non necessariamente delle icone».

In copertina: l'intervento di Giuseppe Roma durante l'evento “Progettare la transizione ecologica”, Livorno. Ph. ©PPAN

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Paola Pierotti
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