Tra potere, genere, identità, nella cultura e nell’architettura
Lesley Lokko è la nuova curatrice della prossima Biennale Architettura di Venezia. Una donna, architetta, accademica e scrittrice, di origine ghanese e scozzese, sarà la nuova curatrice della 18. Biennale Architettura di Venezia del 2023. È stato deciso oggi dal Cda dell’istituzione veneziana.
Una nomina che premia non solo il curriculum dell’architetta – con una laurea alla Bartlett School of Architecture e un dottorato ricevuto alla University of London e diverse cattedre in numerosi atenei internazionali, dalla sua alma mater fino alla University of Illinois a Chicago negli Stati Uniti – ma anche la sua attività di ricerca, che esplora l’ambito dell’intersezione tra potere, genere, identità, nella cultura e nell’architettura. Temi che si rispecchiano anche nella sua decisione di dimettersi da preside della Bernard and Anne Spitzer School of Architecture, City College of New York nel 2020, per tornare in Ghana e fondare l’African Futures Institute ad Accra, soltanto a un anno dalla sua nomina. Una scelta controcorrente e non senza strascichi, come si evince dalla lettera da lei inviata ad Architectural Record dove esprime le sue motivazioni, tra le quali un carico di lavoro “paralizzante” e una “mancanza di rispetto ed empatia per le persone di colore, soprattutto per le donne di colore, per i quali non ero preparata” e gli effetti della pandemia da Covid 19. Ma è proprio in questo contesto che il Royal institute of British architects (Riba) ha ad ogni modo deciso di insignirla del Riba Annie Spink Award per l’eccellenza nell’insegnamento dell’architettura nel 2020, per il suo importante contributo in questa disciplina.
E sull’incarico alla Biennale, Lesley Lokko ha commentato “Si sta delineando un nuovo ordine mondiale, con nuovi centri di produzione e di controllo della conoscenza […] Dopo due degli anni più difficili e divisivi che la storia ricordi, noi architetti abbiamo un’occasione unica per mostrare al mondo quello che sappiamo fare meglio: proporre idee ambiziose e creative che ci aiutino a immaginare un più equo e ottimistico futuro in comune. Parlando a voi dal più giovane continente del mondo, ringrazio il Presidente Cicutto e tutto il team della Biennale per questa scelta audace e coraggiosa”.
“La scelta di Lesley Lokko come curatrice della 18. Mostra Internazionale di Architettura vuole accogliere lo sguardo di una personalità internazionale – ha dichiarato il presidente della Biennale Roberto Cicutto – capace di interpretare con diversi ruoli la propria posizione nel dibattito contemporaneo su architettura e città, che parte dalla sua esperienza immersa in un continente che sempre più sta diventando un laboratorio di esperienze e proposte per tutto il mondo contemporaneo”.
Apprezzata scrittrice – è autrice di numerosi romanzi – la Lokko nel 2015 era stata anche tra i fondatori dell’unica scuola di specializzazione in architettura del Continente africano, la Graduate School of Architecture dell’Università di Johannesburg.
La Lokko succede ad Hashim Sarkis, curatore della kermesse di quest’anno, dal titolo “How will we live together?”. Restano da vedere l’impronta e i temi che l’architetta prediligerà per la prossima edizione. Sicuramente riporterà l’Africa al centro del dibattito sull’architettura.
Annunciate anche le date: la Biennale si terrà da sabato 20 maggio a domenica 26 novembre 2023 (pre-apertura 18 e 19 maggio).
In copertina: Lesley Lokko, curatrice della 18. Biennale Architettura di Venezia. Ph. ©labiennale.org
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