Cultura e intrattenimento, in gita alla scoperta dell’edilizia sostenibile in Alto Adige
Progettare edifici sostenibili significa rispondere consapevolmente e concretamente all’emergenza climatica. E nell’ambito di Klimahouse, la manifestazione internazionale sul risanamento e l’efficienza energetica (in programma dal 18 al 21 maggio a Fiera di Bolzano), la Fondazione Architettura Alto Adige promuove una campagna di divulgazione e aggiornamento sulle più avanzate tecnologie e metodologie di costruzione, nel rispetto dei valori di sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
Ogni anno Klimahouse offre ai propri visitatori l’opportunità di essere guidati alla scoperta delle buone pratiche: architetture che sono connubio di efficienza, innovazione, design e comfort abitativo e oggetto d’ispirazione per tutti gli esperti e appassionati del settore. Nel 2022 quattro giorni in viaggio, cinque tour, otto comuni dell’Alto Adige coinvolti e dieci edifici.
Si chiamano Klimahouse Tours e condensano in pochi giorni una molteplicità di esperienze formative attraverso l’esplorazione di edifici virtuosi, in compagnia dei progettisti che li hanno realizzati: da ville circondate da vigneti, chalet immersi nei boschi e edifici comunitari a condomini cittadini.
Si comincia il 18 maggio con “Risanare l’esistente” un approfondimento volto ad esplorare tramite i progetti dell’Hotel Castel Hörtenberg di Bolzano (progettato da Peter Kompatscher) – sorto in quella che un tempo era un’antica residenza nobiliare – e il recupero dell’ex Ospedale dei poveri di Chiusa (progettato da Stefan Gamper), le tante declinazioni degli interventi per convertire edifici preesistenti, senza snaturarli e adattarli alle nuove esigenze. Focus quindi sul risanamento dell’esistente scoprendo opere certificate CasaClima R, tra Bolzano e Chiusa.
Il 19 maggio il focus dei tour sarà “Abitare nel comfort” con un percorso di tre tappe che parte dalla Villa P2 (progettata da Monovolume) circondata dai vigneti di Appiano e prosegue con la visita a due condomini di Bolzano: due differenti interpretazioni di un unico concetto che vede al centro la sapiente combinazione tra risparmio energetico e qualità dell’abitare. Sarà poi la volta di “Vivere la comunità” con gli esempi del Centro di protezione civile sull'altipiano di Renon (progettato da Roland Baldi) e dell’area ricreativa “Santenwaldele” a San Pancrazio in Val D’Ultimo.
Nei giorni a seguire i Klimahouse Tours si dedicheranno al tema “Costruire con il legno” per vedere, negli chalet immersi nei boschi di Maranza (progettati da Andreas Gruber) e in una casa unifamiliare presso una sorgente termale a San Vigilio di Marebbe, come il materiale per eccellenza della storia altoatesina abbia conosciuto una nuova fase di rilancio e a “La cura dell'ospite in Alto Adige”.
Fil rouge della diciassettesima edizione di Klimahouse è l’innovazione, a partire dal suo impegno nel percorso di trasformazione da classica fiera a piattaforma ibrida, attiva 365 giorni l’anno. Una kermesse che si propone come una piattaforma inserita nel processo di transizione ecologica che sta investendo l'intera società e i modelli produttivi e dedicata alla valorizzazione delle migliori tecnologie a servizio della qualità ambientale. Una manifestazione per addetti ai lavori e non. Informazione, networking ma anche formazione e con i tour sul campo delle “lezioni” open air con la guida degli stessi progettisti.
In copertina: Klimahouse Tour. Obomilla Chalet, Maranza (BZ); progetto dell'architetto Andreas Gruber. Ph. ©Gustav Willeit
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