07-07-2017 2 minuti

Italiani all’estero scelti da Cdp sgr: Dogma si aggiudica l’ex caserma Sani

Svelato il progetto vincitore del concorso internazionale per rigenerare 53mila mq alla Bolognina

La proposta mira a trasformare l’ex caserma in un segmento di un grande parco lineare che si estende sulla direttrice nord-sud, tra il quartiere della Bolognina e il polo fieristico

Studio Dogma

Un team di italiani all’estero ha vinto il concorso internazionale di progettazione promosso da Cdp Sgr per la rigenerazione dell’ex caserma Sani di Bologna e Passages è il nome del masterplan che andrà a trasformare gli oltre 53mila mq del complesso militare dismesso della Bolognina. Lo studio Dogma con sede a Bruxelles e guidato dai professionisti italiani Pier Vittorio Aureli e Martino Tattara, è stato scelto tra 84 candidati, per firmare il piano di riqualificazione dell’ex caserma, aggiudicandosi il concorso indetto sette mesi fa dal gruppo Cdp.

"Abbiamo attribuito grande importanza agli spazi esterni, che saranno costituiti da giardini, e percorsi ciclabili e pedonali, diminuendo così la presenza di automobili" spiegano i progettisti, chiarendo anche il nome del piano. Uffici, servizi socio-sanitari, residenze sociali e private. E poi ancora una scuola secondaria di primo grado, "che sarà il più grande edificio di carattere pubblico" si legge nella relazione degli architetti, e sarà "circondata da una folta foresta di alberi". Ecco cosa sorgerà all’interno dell’area dismessa in origine adibita alla produzione di derrate alimentari per l’esercito e utilizzato poi come deposito dal secondo dopoguerra. 

Gli immobili esistenti verranno riqualificati e destinati prevalentemente a spazi domestici e lavorativi, mentre è prevista l’edificazione di altre strutture per accogliere negozi e servizi. "La proposta mira a trasformare l’ex caserma in un segmento di un grande parco lineare che si estende sulla direttrice nord-sud, tra il quartiere della Bolognina e il polo fieristico – spiegano i progettisti -. Una struttura delineata da due assi pedonali e quattro giardini, intorno ai quali si disporranno gli edifici". 

Non solo strutture abitative classiche: all’interno del piano sono state considerate infatti nuove tipologie di alloggi, accessibili e flessibili, ispirate ai modelli di social housing europei, e pensate sia per famiglie che per studenti, city users e inquilini che vogliono sperimentare nuovi modi di vivere insieme. 

Nella sezione senior del concorso, oltre a Dogma si sono distinti altri due studi internazionali, lo Studio Hosoya Schaefer guidato da Marcus Schaefer a Zurigo e lo studio XDGA guidato dall’architetto Xaverius Marie Ernst De Geyter a Bruxelles. Quarto team selezionato tra i più grandi invece è quello dei genovesi Paolo Brescia e Tommaso Principi di Obr. Per la sezione junior under 39 si è distinto il team Peluso Domenichini Dusi guidato da Stefano Peluso di Bressanone. Il progetto vincitore e gli altri quattro finalisti saranno visibili nella Sala esposizioni dell’Urban Center Bologna, fino al 16 settembre 2017.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Articoli Correlati
  • Dall’Italia all’Europa: Legacoop Abitanti lancia il suo Piano casa

  • Urbanistica nel caos: slitta il Salva-Milano e stop al Sue

  • Ingegneria, le società si prendono il mercato (ai professionisti solo il 7% degli importi)

  • L’ingegneria italiana vola all’estero: +16% del fatturato nell’ultimo anno