Innovazione e cambiamento al Forum di Scenari Immobiliari. Il real estate incontra le start up
Due giorni di incontri a Santa Margherita Ligure. Oltre a Ratti, Mad, Aecom, tra gli ospiti anche Made.com e Talent Garden
"Nelle città si rilanci la cultura della progettazione e i sindaci esercitino i poteri conferiti dalla legge, senza paura"
Innovazione e cambiamento sono i temi della 24esima edizione del Forum di Scenari Immobiliari in corso a Santa Margherita Ligure. Due giorni di incontri con esperienze da mondi estranei a quello immobiliare e con contributi puntuali su come fare innovazione. “Nelle città si rilanci la cultura della progettazione e i sindaci esercitino i poteri conferiti dalla legge, senza paura”. Queste le parole di Linda Lanzillotta, vice presidente del Senato intervenuta al Forum e premiata dall’Associazione Real Estate Ladies. “L’unica via per il rilancio sono gli investitori internazionali – ha aggiunto Aldo Mazzocco, nella doppia veste di Cdp e Assoimmobiliare – ecco che dobbiamo convincere almeno venti città italiane ad offrire buoni prodotti appetibili per il mercato”. Per Alessandro Cattaneo di Fondazione Patrimonio Comune dell'Anci rimane una priorità “incoraggiare i progetti pubblico-privati”, ancora per Filippo Delle Piane, vice presidente di Ance, la priorità rimane “la messa in sicurezza del Paese” e una corretta “comunicazione”. Delle Piane, in rappresentanza delle imprese di costruzioni, ha ribadito "che il cambiamento non è benvenuto dalla comunità degli operatori, ma è ormai inevitabile. Ci sono categorie – ha detto – che rallentano il processo di innovazione del Paese e le costruzioni sono tra queste. Ci sono tecnologie com'è il Bim che facilitano un processo di innovazione, ma c'è ancora resistenza. Oggi i costruttori sono degli assemblatori e devono tornare al centro della filiera".
Sono circa 300 i professionisti e gli operatori del real estate che hanno partecipato al Forum condividendo storie e stimoli sulle potenzialità dell’innovazione. Carlo Ratti ha acceso un faro sulla digitalizzazione e i comportamenti delle persone, affrontando la tematica di come sensori e nuovi strumenti elettronici stiano modificando il modo di progettare e di dar forma alle nuove strutture. Carlo Castelli, strategic director planning per Aecom, ha posto al centro del suo intervento l’integrazione come requisito fondamentale per uno sviluppo di qualità. L’integrazione, specie fra trasporti e immobili, è essa stessa innovazione. Ancora, Jacopo Chirici ha proposto un intervento dal titolo "Lo showroom del futuro" mostrando il modello di MADE.com che è riuscito, tramite il business model innovativo a rompere la catena del valore preesistente e creare dei processi che permettono al consumatore finale di ricevere prodotti di design ad un prezzo accessibile, attraverso l'uso di tecnologie all'avanguardia.
La nuova frontiera del coworking è stata illustrata da Davide Dattoli di Talent Garden, un operatore all’avanguardia che progetta soluzioni di condivisone fruibili secondo l’innovativo modello di business recentemente sviluppatosi negli Usa da We Work. La strategia messa in atto non prevede solo di creare ambienti accoglienti, ma anche di studiare programmi di condivisione e networking che aiutino le aziende a crescere, anche attraverso l’attenta e ponderata scelta della location. Andrea D'Antrassi di Mad ha raccontato al mondo del real estate i dieci anni di lavoro dello studio cinese che è sbarcato con successo nei mercati internazionali progettando grattacieli, musei, complessi residenziali da centinaia di alloggi. Andreas Kipar, raccontando il suo lavoro a Milano, Cesena e Roma, ha illustrato ai developer come l'infrastruttura verde sia il presupposto per progetti di successo.
Alla ricerca di modelli e casi di innovazione, il Forum di Scenari Immobiliari ha raccontato agli operatori del settore l'operazione Reinventer Paris spiegata da Marion Waller, advisor del progetto per l'assessore all'Urbanistica di Parigi. Una sfida che ha riguardato 23 siti della capitale e che ha visto coinvolte centinaia di professionisti. Risultati attesi? Con soli finanziamenti privati Parigi potrà valorizzare 23 aree inutilizzate e realizzare 1341 alloggi di cui 675 di social housing, 22mila mq di spazi verdi, con 565 milioni di euro di incassi per la Pa. "Un modello virtuoso di relazione pubblico-privata, impostato da un assessore – spiega Waller – che aveva esperienza nel settore dell'innovazione e che all'inizio del suo mandato si era stupito che il mondo immobiliare fosse molto più lento di altri, che non ci fossero relazioni con le start up e che non ci fossero altre competenze in campo sui progetti oltre ad architetti e committenti. Ecco come è nata l'iniziativa Reinventer Paris, con il primario scopo di stimolare l'innovazione nella città".
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