Il coraggio di essere inclusivi: Il Prisma firma gli spazi di Lvmh Beauty Italia
Nel complesso di Symbiosis a Milano la nuova sede con un modello di ufficio flessibile che mette al centro le persone
Una scelta lungimirante in un periodo difficile. Dopo quasi 20 anni, durante il periodo della pandemia la divisione italiana di Lvmh Beauty ha deciso di trasferire la propria sede con quasi 170 dipendenti e la scelta è ricaduta sul complesso multitenant di Symbiosis, l'intervento di rigenerazione urbana di Covivio in zona Porta Romana, con uno spazio di 4mila mq.
Questa occasione ha permesso di pensare nuovi spazi lavorativi capaci di far vivere insieme i diversi brand, passando verso un modello più aperto e flessibile, pensato per favorire lo scambio e la condivisione. Una soluzione che rispecchia la filosofia del Gruppo Lvmh e che Il Prisma, società internazionale di architettura, traduce spazi dagli elevati standard di comfort, nel pieno rispetto della salute delle persone e della biodiversità.
“Un’architettura inclusiva” perché in questo contesto assume particolare importanza il nuovo spazio dedicato al Workcafè, con all’interno un bar gestito dalla Fondazione Cometa, opera sociale che si occupa della formazione e dell'inserimento nel mondo del lavoro di ragazzi e ragazze con disabilità. Una scelta che diventa simbolo di quello che vuole rappresentare la nuova sede: luogo di incontro e contatto con i valori aziendali, pensato per stimolare la socialità, la condivisione e la contaminazione di idee. Tutte queste caratteristiche sono la base per la responsabilità sociale del Gruppo Lvmh, sia della parte di sostenibilità, che di inclusività e diversità. Una sede che riesce a rappresentate il brand, la sua storia e i suoi valori.
«La nuova sede è stata l’occasione per pensare nuovi spazi lavorativi, capaci di far convivere diversi marchi con la propria autonomia, indipendenza e riservatezza all’interno dello stesso ambiente, condividendo esperienze ed emozioni, ma capaci di conservare la loro unicità. Il Prisma – commenta Giuseppe Oltolini, country general manager di Lvmh Beauty Italia – ha messo in pratica le nostre idee, coniugando condivisione e privacy e creando un luogo che fosse in grado di rappresentare i marchi e unirli sotto il grande cappello del Gruppo Lvmh. Il Workcafè e la terrazza sono l’emblema di questa nuova filosofia, simboli di inclusività e di condivisione, in uno spazio di lavoro e di svago a disposizione di tutti i nostri dipendenti».
Le persone al centro della progettazione. La sede di Lvmh Beauty Italia è caratterizzata, infatti, da una terrazza-giardino di quasi 2mila mq “dove nutrire la creatività in armonia con la natura”. Piante ed erbe aromatiche, alcune presenti nelle fragranze dei prodotti della maison, avvolgono la fascia di giardino panoramica, con sedute informali dove rilassarsi e lavorare in pieno relax. Uno spazio di quiete, dove meditare e fare esercizio grazie anche ad un’area prato e una pedana. Il tutto in un’architettura contemporanea firmata Acpv Antonio Citterio Patricia Viel.
«I dipendenti del gruppo Lvmh Beauty sono stati coinvolti, attraverso focus group e questionari. Loro ci hanno raccontato un desiderio: una nuova sede che giustificasse il viaggio e stimolasse le persone a lasciare le comodità di casa per lavorare in sede con i tuoi colleghi. Un brand come Lvmh – ha raccontato Stefano Carone, managing partner de Il Prisma – viene normalmente associato ad un concetto di bellezza inteso come lusso. In questi spazi la bellezza si traduce in semplicità e naturalezza delle relazioni. Bellezza che va oltre l’esperienza estetica e diventa luogo di incontro, di relazione, dove le persone possono condividere la loro socialità e contaminarsi di nuovi stimoli».
Gli spazi si articolano tra ampie aree comuni che alimentano la cultura del gruppo e ambienti dedicati alle singole maison.
Caratterizzanti anche le sale dedicate al learning, dove i diversi brand garantiscono la crescita delle persone e il loro continuo aggiornamento per mantenere un legame con le maison. Cura anche per il lighting e l’acustica, progettati per creare ambienti fluidi che permettano di vivere l’ufficio e mantenere il benessere dei dipendenti.
«Abbiamo voluto dare un nuovo ruolo all’ufficio fisico. Il segreto – commenta Annalisa Calastretti, BU Director worksphere de Il Prisma – è dare un nuovo significato, con mille sfaccettature, creando momenti di collettività e creatività non presenti nelle case di ognuno di noi. Non parliamo più di workplace ma di worksphere, un ecosistema di luoghi dove si può svolgere l’attività lavorativa ed ampliare i confini dell’ufficio classico. La natura che c’è all’esterno della terrazza viene portata anche all’interno dell’edificio grazie ad una continuità che si trasforma in cura per i dipendenti e per il loro benessere quotidiano. Ambienti modulabili con arredi flessibili e strumenti tecnologici capaci di supportare il lavoro sia in presenza che da remoto».
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