Il cubo con la casa intorno, tre storie di interior design
A Roma, Milano e Padova, tre storie dove la casa racchiude in un box lo spazio cucina, i servizi o la spa
L’interior design dà voce alle tendenze del vivere contemporaneo e ricerca spazi esclusivi di intimità domestica, con spa e cucina chiusi tra pareti di vetro o di alluminio, scatole magiche capaci di comunicare con l’esterno. Questa è l’idea sviluppata da tre progetti realizzati da altrettanti giovani studi di architettura italiani.
Un cubo di vetro attorno a cui si definiscono gli ambienti è il fulcro del progetto di ristrutturazione Cube House a Roma, terminato nel 2015 e disegnato dagli architetti Mohamed Keilani e Luca Gasparini. Una zona che alterna pareti trasparenti con altre opache accoglie al suo interno la cucina e il bagno, ma anche armadi e librerie. L’intimità domestica si raccoglie in una forma chiusa e squadrata che si isola, ma allo stesso tempo dialoga con l’esterno riflettendo sulle sue superfici gli altri elementi d'arredo.
Lo spazio abitativo si articola come in un racconto e nella zona relax c'è anche una spa con piscina, un luogo intimo isolato in un cubo di vetro. Questo è Casa Luna, un’abitazione di 170 mq su due livelli con murature in laterizio, situata a Nerviano nell’interland milanese e ultimata nel 2016 dopo tre anni di lavori di ristrutturazione. Disegnato dallo studio Buratti Architetti, il progetto nasce dalla volontà del committente di trasformare un appartamento, non finito e con i soli muri perimetrali, in una casa con due diverse anime, distinte per atmosfera e funzioni: da una parte il piano terra luminoso e aperto verso l’esterno, dall’altra quello interrato più intimo e buio dove pareti, pavimento e soffitto sono trattati in cemento-resina di colore grigio caldo, un ambiente monocromatico dove si inserisce il volume luminoso e variamente colorato della piscina. "Abbiamo lavorato su cromatismi, matericità e contrasti – spiegano i progettisti – e ai materiali più naturali e grezzi come il legno termizzato, il cemento, le resine e il ferro crudo sono stati abbinati contrappunti di tonalità vivaci di rosa nei vetri lucidi, di verde nei tessuti, di giallo in alcune parti interne e nascoste".
Nel cuore di Padova lo studio di Tomas Ghisellini Architetti ha da poco ultimato una casa che si distingue per un soggiorno che racchiude al suo interno la cucina: un box con un rivestimento in cristallo laccato e alluminio verniciato. Questo è l’elemento originale del progetto Loft A, un’abitazione di 220 mq disposta su due livelli. Trasparenza, permeabilità e leggerezza sono i principali temi sviluppati dal progetto di riqualificazione completato nel 2016. L’intervento riscrive completamente l'articolazione degli ambienti originari, integrando i due piani dell’appartamento, prima del tutto autonomi, in un ambiente unico "dove la luce naturale – dice il progettista – piove dall'alto come sostanza fluida". La zona del soggiorno conquista una suggestiva doppia altezza proprio in prossimità dell'ingresso con un’apertura verso l'alto, dove si può ammirare direttamente il cielo.
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