Hotel ed economia circolare: dalla riqualificazione energetica al comfort
Focus a Firenze con gli operatori del settore. Al via la piattaforma Comfhotel
"Bisogna ricercare un’identità capace di comunicare prodotti esclusivi, offrire spazi che raccontino storie irripetibili che i clienti potranno narrare al loro rientro"
Turismo esperienziale, comfort, agevolazioni mirate alla riqualificazione del patrimonio alberghiero. Questi i temi al centro del tour di Hotel Rewind che ha fatto tappa a Firenze, e nei mesi prossimi ha già fissato degli appuntamenti a Riccione, Venezia e Roma. Il riposizionamento strategico del sistema turistico e degli immobili dedicati all’accoglienza è al centro di incontri pensati per affrontare in modo sinergico la sfida della rigenerazione nel mondo legato agli hotel. “Il nostro settore è impreparato ad accogliere le richieste dei nuovi mercati. Bisogna ricercare un’identità capace di comunicare prodotti esclusivi – commenta Francesco Bechi, Presidente Federalberghi Firenze – offrire spazi che raccontino storie irripetibili che i clienti potranno narrare al loro rientro”. Il mondo dell’hospitality è alla ricerca di nuovi parametri, di idee, di soluzioni capaci di far riposizionare gli immobili, creando valore e comunicandolo.
Per Bechi resta centrale il tema del servizio: “il turismo è un aggregato di servizi – dice il presidente – e gli operatori alberghieri, offrendo un contributo diretto per la crescita del Pil nazionale, devono essere messi nelle condizioni di competere al pari di altri settori”. Un ruolo primario per Bechi lo gioca la formazione. “Il facchino e il concierge sono le prime figure con cui l’ospite si interfaccia. Ecco che gli hotel – commenta Bechi – devono avere per loro una grande attenzione. Come maggiordomi devono riuscire a comunicare fin dall’inizio l’esperienza che si andrà a vivere nell’hotel”.
Come fare? Federico Della Puppa, economista esperto in pianificazione strategica e marketing territoriale, invita ad interrogarsi sui vantaggi di chi cambia approccio e prova a ragionare in termini di economia circolare. “Si arriva all’11% del Pil considerando l’indotto del turismo, si contano 2,6 milioni di occupati diretti e indiretti. Il settore deve mettere in moto delle strategie – continua Della Puppa – prestando attenzione che il mercato sta cambiando e ha domande rinnovate. Si consideri ad esempio che un recente rapporto stima che il 93% dell’offerta alberghiera rispetti l’ambiente e il 18% sia disposto a pagarla”. Il mercato si evolve e il cliente è pronto a pagare qualcosa in più per avere requisiti specifici.
Il benessere ha un valore oggettivo e, nell’ambito di Hotel Rewind a Firenze è stato lanciato un nuovo format legato al comfort, Comfhotel, dedicato alla rigenerazione del patrimonio edilizio alberghiero, mettendo al centro la persona attraverso una piattaforma integrata, con soluzioni chiavi in mano, dallo studio di fattibilità, alla manutenzione finale.
Rinnovare il patrimonio alberghiero significa dedicare attenzione al programma e al progetto. Ecco che Giancarlo Carniani, presidente di Confindustria Alberghi e general manager di To Florence Hotels, ha portato all’attenzione l’operazione di restyling messa a punto dal Plaza Hotel Lucchesi, che ha recuperato la sua storia e proposto spazi attenti alla reale domanda dei clienti: “la reception era collocata in un sottoscala, la sala congressi è stata deserta per anni, la copertura era un lastricato calpestabile che ospitava gli impianti” racconta l’imprenditore, una delle anime del BTO.
“La forte passione ripaga gli sforzi, facciamo il lavoro più bello del mondo” ha commentato Carniani. E quando l’architettura e il design entrano in campo il prodotto acquista quella qualità che il cliente, locale e internazionale, apprezza ed è disposto a pagare. Se nella tappa milanese di Hotel Rewind era stato lo studio Park Associati a raccontare un possibile approccio progettuale attraverso casi e operazioni possibili, a Firenze lo studio Piuarch ha portato all’attenzione il progetto di riqualificazione del complesso dell’ex fabbrica Caproni a Milano, diventato il nuovo quartiere generale Gucci, all’interno del quale è cresciuto l’M89 hotel.
La nuova struttura ricettiva rievoca la sagoma dei vicini ex fabbricati industriali con un tetto che riprende il sistema a shed in chiave contemporanea e arretra per lasciare spazio a una terrazza delimitata da vetrate a tutta altezza. La facciata è stata intonacata con un colore grigio antracite ed è scandita da aperture alternate a seconda dei piani. In generale, per l’M89 è stata la vocazione business a ispirare un design lineare, impostato su un contrasto tra il grigio antracite, il bianco e il verde e l’essenza di noce.
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