01-06-2016 Paola Pierotti 4 minuti

Harpaceas: Considerato il nuovo Codice degli Appalti, SAIE 2016 sarà vetrina speciale per il BIM

Aspettando Saie 2016. Intervista a Fabrizio Ferraris, Direttore Marketing e Comunicazione

Harpaceas è già sul trampolino di lancio per Saie 2016. A cinque mesi dalla manifestazione l’azienda milanese leader nella diffusione del BIM in Italia, si prepara a partecipare alla fiera bolognese nella convinzione che sarà “un appuntamento per trovare tutte le novità in tema di BIM. Anche alla luce del nuovo Codice degli Appalti, il Saie sarà una vetrina per le aziende e per tutta la filiera che deve far fronte alla recente normativa e intercettare nuove opportunità di business, in Italia e oltre i confini nazionali”. Ne è convinto Fabrizio Ferraris, direttore marketing e comunicazione di Harpaceas, forte del lavoro messo a punto dall’azienda impegnata dal 1990 a offrire prodotti e servizi al passo con i tempi, per la progettazione architettonica, strutturale, impiantistica, infrastrutturale, per il calcolo strutturale e geotecnico, per il facility management e per il controllo e la validazione dei progetti.

Una quarantina di dipendenti, una squadra quasi raddoppiata in 8 anni e un fatturato dell’ordine dei 5 milioni di euro, cresciuto del 18% nell’ultimo esercizio. Il parco clienti supera le 6mila unità in tutto il Paese: tra loro ci sono imprese, aziende, progettisti provenienti dal settore architettonico e ingegneristico e le Pubbliche Amministrazioni. Questi i numeri di Harpaceas che si è affermata nel settore delle costruzioni come partner tecnologico di eccellenza per tutto il ciclo di vita di un'opera: dalla ideazione, progettazione, costruzione alla gestione e manutenzione.

Ferraris, in pillole qual è la mission della vostra azienda?
La missione dell’azienda è quella di favorire la diffusione anche in Italia della metodologia BIM (Building Information Modeling) grazie alla proposta di soluzioni informatiche altamente qualificate a tutti gli operatori del mondo delle costruzioni: progettisti, società di ingegneria e di architettura, uffici tecnici della pubblica amministrazione locale e centrale, imprese di costruzioni, centri di trasformazione acciaio e prefabbricatori in cemento armato, general contractor, ecc. Per raggiungere questo obiettivo Harpaceas utilizza al massimo le proprie conoscenze e competenze sul tema della metodologia BIM proponendosi come partner in grado di supportare il cliente nell’evoluzione dalla progettazione tradizionale a quella innovativa basata su applicazioni e procedure BIM.

Con grande ritardo ma negli ultimi anni il BIM ha fatto breccia anche nel nostro Paese. Quali ricadute sulla vostra attività?
BIM è parte integrante del nostro business e siamo riconosciuti come primo “BIM specialist” in Italia: nel 2013 abbiamo promosso il primo Bim Summit e grazie alla collaborazione con partner internazionali, soprattutto provenienti dal Nord Europa, abbiamo implementato il nostro know how, anche a favore dei nostri clienti. Abbiamo partecipato attivamente alla promozione del BIM in Italia anche lanciando il primo Master in BIM manager con la Scuola F.lli Pesenti del Politecnico di Milano.
Harpaceas negli ultimi tre anni ha migliorato il suo posizionamento nel mercato, non solo grazie al BIM. Per completare l’offerta abbiamo integrato nel nostro portfolio software per il facility management e, andando oltre le frontiere del BIM proponiamo soluzioni per la project collaboration, cioè per la gestione e il controllo dei progetti basata su cloud, dal momento in cui un progetto è concepito fino alla sua chiusura, consegna e messa in esercizio, e per l’Internet of Everything, ovvero la condivisione in tempo reale dei dati e la collaborazione tra tutti gli utenti.
 
I grandi clienti Harpaceas, chi sono?
In ambito BIM abbiamo collaborato con PDM Società Consortile per la realizzazione del Passante di Mestre, con il Provveditorato alle Opere Pubbliche di Lombardia e Emilia Romagna, Unipol Sai Assicurazioni, per la linea M4 di Milano, per la Società Italiana Condotte d’Acqua e poi per Tecnimont Civil Construction. Poi tra gli altri, ci sono anche alcune tra le più importanti realtà nel settore della progettazione strutturale, quali Cimolai, Saipem, General Electric.
 
Come si avvicinano i clienti alla vostra azienda?
Harpaceas fornisce prodotti e servizi customizzati. Siamo partner di imprese, architetti e ingegneri, progettisti di impianti, facility manager, quando necessitano di software per il calcolo strutturale e geotecnico, oppure per la progettazione architettonica, impiantistica (MEP), infrastrutturale, ma anche per il controllo e la validazione di progetti. Rispondiamo ad esigenze puntuali. Ultimamente, sul fronte BIM ci capita di mettere a punto piani integrati con corsi di formazione, attività di affiancamento o consulenze mirate, anche per rispondere alle novità dei bandi come previsto dal nuovo Codice degli Appalti. Sicuramente si sta aprendo un nuovo mercato, opportunità per la nostra azienda e per l’intera filiera.
 
Il BIM è un metodo di lavoro finalizzato al dialogo e all’interazione all’interno della filiera, che ruolo ha per Harpaceas la presenza in una fiera di settore?
Le fiere sono momento per cogliere opportunità, incontrare clienti e conoscerne di nuovi, creare nuovi business, consolidare relazioni anche con partner commerciali, istituzionali e associazioni. L’incontro con la filiera è la quintessenza del BIM che vuole far interagire tutti i protagonisti, dall’ideazione alla gestione del costruito. La fiera sarà un’opportunità per conoscere le frontiere della digitalizzazione, ma soprattutto per esplorare, attraverso l’incontro, nuove sfide in Italia e non solo.

Questa intervista è stata pubblicata anche su edilio.it

 

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Paola Pierotti
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