Genova, Iotti+Pavarani trasforma un ex deposito locomotori in un distretto educativo
Genova, Iotti+Pavarani trasforma un ex deposito locomotori in un distretto educativo
Presentato il masterplan per le ex Oml nel quartiere Rivarolo. In arrivo un concorso per il liceo
Un altro tassello per la rigenerazione urbana di Genova. È stato infatti presentato dal Comune il masterplan per l’area Oml – Officine manutenzione locomotori del quartiere di Rivarolo, con il recupero, il riuso e la valorizzazione di quello che una volta era il deposito di piazza Facchini. Un’area di circa 30mila metri quadrati, dove dovrebbero sorgere un distretto dell’educazione innovativa (10mila mq), un parco pubblico attrezzato di 12mila mq, un polo aggregativo per il co-working, aule studio, una palestra-auditorium negli edifici delle ex officine (9mila metri quadrati) e un parcheggio interrato da 250 posti. Il tutto in un quartiere, quello di Rivarolo, situato nella bassa Valpolcevera, una delle zone segnate dal crollo del Ponte Morandi nell’agosto del 2018 e poi dalla ricostruzione.
Il masterplan è stato realizzato dagli uffici della struttura comunale Rigenerazione urbana con lo studio Iotti + Pavarani Architetti e Mancino Architettura del Territorio. Ed è stato proprio Paolo Iotti, co-fondatore con Marco Pavarani dello studio reggiano – che ha progettato tra gli altri, il Cirfood district di Reggio Emilia e il masterplan per la nuova cittadella della Pa a Torino –, a raccontare a thebrief i dettagli. «Il masterplan è un po’ un quadro di sintesi, uno studio di fattibilità scaturito dall’analisi di tre ipotesi progettuali» spiega l’architetto. «L’abitato di Certosa-Rivarolo – continua – si trova in un territorio stretto e lungo, una conformazione che ha reso difficili i collegamenti con la città e con i territori. Si trova inoltre su un tratto dove stanno riattivando la linea ferroviaria Genova-Campasso, legata al Terzo Valico dei Giovi, lavori che hanno provato ulteriormente la zona. Tuttavia questi, insieme al previsto prolungamento della metropolitana che arriverà fino alle ex Oml, dovrebbero andare migliorare la qualità della vita dei cittadini».
L’obiettivo è quello di rilanciare l’area, ma anche di fare in modo che il territorio si apra oltre la città, attraendo così anche nuove economie
Preceduto da un processo di partecipazione avviato dall’Amministrazione nel 2023, dal quale era emersa la necessità di ricollocare alcuni istituti scolastici, e da un accordo di programma con l’associazione Alpim – Associazione ligure per i minori, il masterplan recepisce questi bisogni, intrecciandoli con il fine primario, cioè il recupero e la valorizzazione di quest’area ex industriale per trasformarla principalmente in un polo educativo. Ed è proprio dall’accordo con l’associazione che nelle ex Oml nascerà un liceo tecnologico sperimentale, primo nel suo genere in Italia. Oltre a questo, sono previsti un nuovo nido, una nuova scuola dell’infanzia e una scuola secondaria di primo grado.
Tornando al progetto, Iotti spiega che «lo scenario di sintesi ha privilegiato l’insediamento del liceo e la realizzazione della scuola secondaria e quella dell’infanzia nei nuovi volumi che saranno realizzati, anche per esigenze didattiche e di sviluppo di edifici innovativi – prosegue –. Mentre nelle ex officine è previsto un hub di innovazione tecnologica, con funzioni legate alla ricerca, come uffici di terziario avanzato e incubatori d’impresa». Ci sarà così anche una connessione tra il liceo sperimentale e l’hub tecnologico. Un progetto simile a quello delle Ogr di Torino, che oggi sono diventate un importante polo innovativo, artistico e culturale e che erano state prese come uno dei riferimenti dai progettisti, anche per la forte regia pubblica che caratterizza entrambi gli interventi. «Nonostante sia un masterplan e quindi uno strumento flessibile, qui al momento non sono previsti insediamenti di funzioni commerciali a grande scala» precisa l’architetto.
Cruciale anche il tema della sostenibilità, con soluzioni che andranno ad aumentare la permeabilità dell’area, il riequilibrio ecologico e l’utilizzo di fonti rinnovabili attraverso la creazione di un parco fotovoltaico. «I nuovi fabbricati cercheranno di andare nella direzione sia della massima integrazione con le architetture industriali, sia di un’architettura anche biofilica» chiosa Iotti.
Per quello che riguarda le risorse, l’acquisizione dell’area Oml rientra nella dotazione finanziaria di 199 milioni di euro previsti per “Progetto di riqualificazione e rigenerazione urbana per Genova” ed in particolare nella somma di euro 58,6 milioni destinata agli “Interventi di compensazione esterni alla fascia di 30 metri dalla linea ferroviaria”. La stima dell’Agenzia delle entrate per i 30mila mq è di 7,8 milioni di euro, come dichiarato dall’assessore al Patrimonio Francesco Maresca, che permetterà di finalizzare l’acquisizione dell’area da Ferrovie.
Entro aprile è previsto il lancio di un concorso di progettazione per il liceo tecnologico, in collaborazione con l’Ordine degli architetti di Genova.
In copertina: © Iotti + Pavarani Architetti

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