27-01-2021 Francesco Fantera 5 minuti

Festa dell’architetto e New European Bauhaus: ridisegnare gli spazi del vivere (a partire dalle scuole)

Tre giorni di incontri e dibattiti promossi dal Cnappc. Per l’occasione anche un museo virtuale

«Il tema che avete scelto per questa edizione ricalca perfettamente la storia raccontata dalla New European Bauhaus circa la necessità di un nuovo modo di costruire che veda al centro l’individuo, il suo benessere e quello del pianeta»

Ursula von der Leyen

Trasformare gli spazi dell’insegnamento garantendo un apprendimento attivo in ambienti progettati per mettere al centro gli studenti, in due parole: architettura scolastica. Da questa necessità, palesata anche dagli stravolgimenti della pandemia, prende le mosse la Festa dell’Architetto 2020/2021, in programma a Roma da oggi 27 gennaio fino a venerdì 29. Il bisogno di rivoluzionare il luogo simbolo dove si formano le future generazioni del Paese non è certo una novità, ma si tratta di un’esigenza fortemente accelerata dagli effetti generati dalla crisi per il Covid-19. Le condizioni in cui oggi gli studenti si trovano a seguire le lezioni e i docenti a insegnare, ha infatti mostrato in modo inequivocabile come non sia più possibile rimandare un intervento a scala nazionale sul patrimonio immobile scolastico. Ma il motivo è anche un altro. Trasformando i plessi in veri e propri civic center, si contribuisce a generare quella multicentralità nel tessuto urbano che è alla base della ormai nota “città dei 15 minuti”, il paradigma verso cui lentamente le Amministrazioni si stanno iniziando a muovere per cercare di restituire ai cittadini delle realtà più a misura d’uomo.

Questo fil rouge tematico unirà quindi tutti gli appuntamenti del Festival e verrà declinato nel corso di numerosi momenti di confronto e studio con nomi noti del mondo dell’architettura, anche internazionali. Il focus della kermesse rimarrà sulla progettazione, ma sempre con uno sguardo multidisciplinare al contesto. Oggetto di dibattito, in particolare, saranno le ricadute che avranno le misure adottate tanto dai governi nazionali, quanto dall’Europa, per far fronte alla crisi attuale. E proprio dall’Europa arriva, in apertura dei lavori, l’intervento istituzionale di più alto livello del Festival, con il videomessaggio di Ursula von der Leyen, presidente della Commissione europea.

Uno speech breve ma dai contenuti ben più profondi di un semplice saluto. Su tutti, il richiamo al ruolo fondamentale che i professionisti ricopriranno sempre più nei prossimi anni. «Serve uno sguardo al futuro positivo, elemento ancora più cruciale per Paesi come l’Italia colpiti così duramente dalla pandemia. In questo senso la New European Bauhaus – spiega la von der Leyen – rientra pienamente in tale narrativa. Il lancio di questa iniziativa ha stimolato tantissime reazioni in Europa e nel mondo, segno che c’è voglia di ripartire. L’Italia è una nazione dove il design e l’architettura sono fortemente ancorati alla cultura nazionale e sono d’accordo quando sottolineate che non esiste un futuro senza architettura. La vostra categoria infatti giocherà un ruolo centrale nel ridisegnare la società che verrà. Anche per questo sono molto curiosa di scoprire i progetti che andrete a premiare nei prossimi giorni. Il tema che avete scelto per questa edizione, infatti, ricalca perfettamente la storia raccontata dalla New European Bauhaus della necessità di un nuovo modo di costruire che veda al centro l’individuo, il suo benessere e quello del pianeta».

Ma cos’è esattamente la New European Bauhaus? Si può contribuire al dibattito? È la stessa presidente a spiegarlo. «Abbiamo lanciato la prima fase di questo grande progetto: la “design phase”. Con questo step invitiamo tutti a contribuire con idee, visioni ed esempi in grado di ispirare la New European Bauhaus. Nostro obiettivo è esplorare come l’architettura possa contribuire ad un futuro più sostenibile e centrato sulle persone. Già oggi – ha ricordato la von der Leyen – ci sono esempi come il Bosco Verticale di Milano, i grattacieli realizzati con l’uso del legno in Finlandia o le case giapponesi fatte di carta e pensate per far fronte alle situazioni di emergenza. Come nella storica Bauhaus abbiamo bisogno di un’innovazione che declini la forma non solo in considerazione delle funzioni che ospiterà, ma che persegua anche la salute del nostro pianeta». La prima fase porterà a individuare in tutta l’UE almeno cinque edifici, complessi o distretti, che racchiudono i concetti legati alla New European Bauhaus. In primavera verrà presentato un premio che sarà destinato agli esempi migliori. Questo step terminerà in estate, con i successivi che sono stati ribattezzati “delivery phase”, da settembre 2021, e la “dissemination phase”, da gennaio 2023 in poi.

Il programma della Festa dell’Architetto 2020/2021 affronterà anche temi legati all’attualità italiana, grazie alla partecipazione di diversi esponenti delle istituzioni locali, nazionali ed europee, che nel corso della tre giorni si confronteranno con studiosi, esperti e professionisti. Gli appuntamenti si svolgeranno sia in digitale che in presenza. Guardando al parterre degli ospiti provenienti dal mondo della politica, fra gli altri interverranno l’assessore all’urbanistica di Roma Luca Montuori. Invitati (crisi di governo permettendo) anche il Ministro per gli Affari Europei Vincenzo Amendola, la viceministra all’Istruzione Anna Ascani e la Ministra Lucia Azzolina. A chiudere i lavori sarà Virginia Raggi, sindaca di Roma. Sempre nell’ultima giornata verranno consegnati due premi dedicati al tema degli spazi educativi: “Architetto italiano” e “Giovane Talento dell'Architettura Italiana”. Seguirà il premio speciale “(Ri)progettare la scuola con le nuove generazioni post Covid-19”.

Tra le iniziative previste la presentazione del museo virtuale del Cnappc, spazio visitabile tramite app in realtà aumentata. All’interno di questa galleria virtuale saranno esposte le mostre “Le migliori scuole degli ultimi cinque anni” e “Le migliori idee e proposte per una scuola che guarda al futuro”, i lavori e le visioni dei bambini e ragazzi partecipanti alla II edizione del progetto “Abitare Il Paese. La Cultura della Domanda – Bambini e Ragazzi per un progetto di futuro prossimo”, oltre ai progetti vincitori del “Concorso 51 Scuole innovative”.

Per info sulla New European Bauhaus clicca qui

In copertina un fotogramma del videomessaggio di Ursula von der Leyen ©Cnappc

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Francesco Fantera
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