Ferrari ha scelto Mario Cucinella per il nuovo E-building
Dopo Piano, Fuksas, Visconti, Sturchio e Nouvel, cresce lo stabilimento produttivo di Maranello
Massima precisione e cura del dettaglio, efficienza e confort. Qualità e sostenibilità. Maranello ha inaugurato in queste ore un nuovo tassello del suo villaggio: l’E-building firmato da Mario Cucinella Architects, che ha curato la progettazione delle facciate esterne e dei principali spazi interni. Si tratta del nuovo edificio destinato alla produzione di vetture con motore termico, ibrido e della futura Ferrari elettrica. Un’architettura che assomiglia, per la sua trasparenza e per il suo dialogo tra interno ed esterno, più ad un edificio per uffici che ad uno spazio industriale.
Soluzione sartoriale con una pelle elegante e altamente efficiente per creare un’immagine riconoscibile in linea con i canoni estetici di Ferrari. Un enorme parallelepipedo, alto 25 metri, si presenta all’esterno con una facciata continua e luminosa costituita da vetrate opaline: la scelta del materiale traslucido smaterializza la massa imponente dell’edificio, che di giorno riflette il paesaggio circostante, e di notte si trasforma in lanterna luminosa.
Otto mesi di progettazione, 18 di cantiere. Le componenti di facciata sono state disegnate e prodotte secondo le logiche di Design for Manufacturing and Assembly (DfMA), in modo da facilitarne l’assemblaggio in sito. Techbau è il general contractor che ha coordinato in cantiere forniture e lavori. Grazie al DfMA si sono ridotti gli impatti ambientali legati ai materiali utilizzati e ai processi, favorendo anche l’efficientamento nelle fasi successive alla costruzione, e assemblaggio. Non solo, i processi alla base del concept proposto sono in linea con l’impegno di Ferrari nell’ottimizzazione della produzione con la finalità di ridurre le emissioni di gas climalteranti e di contenere il consumo di risorse.
Anche attraverso l’eccellenza dei processi e dei progetti infrastrutturali, il messaggio legato al made in Italy, all’innovazione e alla cura per le esigenze produttive di Ferrari.
L’intervento è salito rapidamente nella nuova area nord di espansione dell’insediamento produttivo di Maranello (dove ancora altre gru preannunciano futuri interventi) che si sviluppa su una superficie complessiva di 130mila mq. La progettazione del nuovo edificio – sviluppato su due livelli principali e 2 piani ammezzati, per una superficie totale di 42.500 mq – coniuga le esigenze funzionali di un nuovo spazio produttivo con l’opportunità, attraverso il dialogo con l’ambito di inserimento, di porre le basi per un processo rigenerativo di alta qualità nell’area industriale di Maranello.
Zero consumo di suolo: la nuova architettura ha sostituito fabbricati esistenti, inefficienti.
Tutto l’edificio è progettato per raggiungere un livello di prestazione NZeb di classe A2, con materiali riciclabili e certificati dai principali enti per le minime emissioni di sostanze nell’ambiente e sistemi di climatizzazione a pompa di calore, a cui si somma una significativa quantità di produzione di energia da fonte rinnovabile (1.3 MW di fotovoltaico installato sulla copertura). La gestione delle acque avviene invece attraverso la raccolta in una vasca di accumulo così da potere essere riutilizzate all’interno dell’edificio.
Attenzione al benessere dei lavoratori. Il vetro opalino delle facciate permette di filtrare i raggi solari e di ottenere valori ottimali di luce naturale all’interno dell’edificio, distribuendola in maniera diffusa. Ancora, l’alternanza tra facciate opache e altre trasparenti consente di percepire l’operatività interna, e per chi vi lavora all’interno di relazionarsi direttamente con il territorio.
All’inaugurazione del nuovo stabilimento anche il Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella. Una nuova architettura contemporanea che nella cittadella del Cavallino Rampante si va ad aggiungere alle opere di Massimiliano Fuksas, Renzo Piano, Marco Visconti, Jean Nouvel e Luigi Sturchio.
In copertina: E-building di Ferrari, MCA ©Duccio Malagamba
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