economia circolare architettura

17-12-2024 6 minuti

Economia circolare e architettura: cosa c’è da sapere?

Alla scoperta di strategie innovative per progettare spazi sostenibili, ridurre i rifiuti e ottimizzare le risorse nei processi di costruzione e ristrutturazione

Come i principi dell’economia circolare applicati all’architettura contribuiscono a realizzare città sostenibili

Ogni intervento di demolizione o riqualificazione edilizia comporta una gestione complessa dei rifiuti, il che rappresenta una delle sfide più urgenti per il settore delle costruzioni. Lo smaltimento dei materiali edili non solo ha un impatto ambientale significativo, ma comporta anche costi elevati, poiché ogni materiale deve essere trattato e smaltito secondo le normative vigenti. Tuttavia, spesso questi materiali, che potrebbero avere una seconda vita, vengono gettati via e distrutti.

Questo modello lineare è stato per lungo tempo il motore del settore edilizio, ma oggi risulta insostenibile, soprattutto alla luce dei crescenti problemi ambientali. L’industria delle costruzioni, infatti, uno dei settori in cui si fa maggiormente uso di risorse naturali, utilizzando circa il 50% dei materiali estratti. Secondo i dati della Commissione Europea, inoltre, è responsabile di oltre il 25% dei rifiuti prodotti nella Ue. A queste cifre si aggiungono le emissioni di Co2 derivanti dall’estrazione delle materie prime, dalla loro lavorazione e dalle attività di costruzione o ristrutturazione degli edifici, che si stima rappresentino tra il 5% e il 12% del totale delle emissioni a livello europeo.

In questo scenario, il modello dell’economia circolare applicato all’architettura si presenta come una delle soluzioni più promettenti per rispondere a questa emergenza ambientale e per contribuire anche a raggiungere l’obiettivo della neutralità climatica fissato dall’Unione Europea per il 2050.

Il modello dell’economia circolare si basa su tre principi fondamentali: ridurre, riutilizzare e riciclare. L’obiettivo è eliminare gli sprechi, prolungando il ciclo di vita dei prodotti e dando nuova vita ai materiali, anziché disperderli nell’ambiente. In ambito edilizio, questo significa ripensare l’intero ciclo di vita di un edificio – dalla progettazione alla costruzione, dalla manutenzione alla demolizione – con un’attenzione particolare al riutilizzo dei materiali e al riciclo degli scarti.

Vediamo, quindi, come si può applicare l’economia circolare all’architettura, e come i progettisti possono adottare soluzioni che favoriscano la sostenibilità e riducano l’impatto ambientale del settore edilizio.

Economia circolare in architettura: principi operativi e obiettivi da raggiungere

I principi dell’economia circolare applicati all’architettura si concretizzano in una serie di scelte pratiche e progettuali finalizzate a favorire la creazione di un sistema edilizio capace di rigenerarsi autonomamente.L’obiettivo è quello di costruire un ciclo virtuoso che minimizzi l’impatto ambientale e promuova una gestione efficiente delle risorse. I principali obiettivi di questo approccio sono:

  • ridurre l’impatto ambientale del settore edilizio prediligendo l’impiego di materiali sostenibili, riciclati e riciclabili, riducendo i consumi energetici e ottimizzando l’uso delle risorse idriche per la loro lavorazione
  • progettare edifici flessibili e modulari, per renderli facilmente adattabili al mutamento delle esigenze che variano nel tempo, garantendo così una maggiore durabilità degli edifici e riducendo la necessità di demolizioni e nuovi consumi di risorse
  • promuovere la sostenibilità che interagisca positivamente con l’ambiente circostante, adottando soluzioni energeticamente indipendenti, con tetti e pareti verdi che riducano l’effetto isola di calore e migliorino la qualità dell’aria, dotati di sistemi di raccolta e immagazzinamento delle acque piovane per riutilizzare la risorsa idrica in altre attività.

Nel 2020, la Commissione Europea ha pubblicato il documento Circular Economy – Principles for Building Design, in cui ha affrontato in modo approfondito il tema dell’economia circolare applicata all’architettura. In questo documento, oltre a ribadire l’importanza della durabilità e dell’adattabilità nel tempo degli edifici, si sottolinea anche la necessità di concentrarsi sulla gestione dei rifiuti, favorendo il riutilizzo o il riciclaggio dei componenti edilizi frutto delle demolizioni. Questo implica che, già in fase di progettazione, si debbano selezionare materiali che siano facilmente recuperabili e riutilizzabili, al fine di minimizzare l’impatto dei futuri interventi di demolizione e rinnovo.

Case study: 2 esempi virtuosi di economia circolare in architettura

I principi dell’economia circolare non si limitano alla teoria, ma sono applicati concretamente in progetti di architettura green, che rappresentano modelli di sostenibilità e recupero. Eccone due esempi virtuosi.

  1. One Embankment Place a Londra (TP Bennett LLP)

One Embankment Place è uno degli edifici più sostenibili al mondo, frutto della ristrutturazione di un immobile di circa 25 anni fa, costruito sopra la stazione di Charing Cross. Un aspetto distintivo di questo progetto è l’introduzione di un sistema di trigenerazione alimentato con olio da cucina esausto, recuperato dalla ditta di catering che fornisce i pasti all’interno dell’edificio. Un impianto di trigenerazione è un sistema altamente efficiente che partendo da una singola fonte primaria consente di produrre energia termica, elettrica e frigorifera. Questo sistema consente di autoprodurre il 55% dell’energia necessaria per il funzionamento dell’edificio. Inoltre, più del 95% dei materiali da costruzione utilizzati sono stati riciclati e recuperati dalla struttura preesistente, riducendo significativamente l’impatto ambientale del progetto.

Dal punto di vista del consumo energetico, One Embankment Place adotta un sistema di travi fredde per la climatizzazione, che ottimizza l’efficienza energetica. Per ridurre ulteriormente il fabbisogno di risorse della struttura, sono stati progettati servizi igienici senza acqua, mentre l’isolamento termico dell’edificio è stato migliorato dalla presenza di giardini pensili interni e sul tetto

Il risultato dell’adozione di queste soluzioni è stato incredibile: l’edificio ha ridotto del 40% le emissioni di Co2, produce in loco il 60% dell’energia elettrica utilizzata e soddisfa in autonomia 

il 20% del suo fabbisogno energetico termico. Un esempio concreto di come l’economia circolare possa trasformare un edificio esistente in una struttura altamente efficiente e sostenibile.

  1. Quay Quarter Tower a Sydney (3XN)

La Quay Quarter Tower di Sydney è un perfetto esempio di come i principi dell’economia circolare possano essere applicati in un contesto urbano ad alta densità. Questo ambizioso progetto di riqualificazione ha trasformato l’AMP Center, un grattacielo del 1976 di ben 46 piani alto 200 metri, preservando il 95% della struttura originale. La riqualificazione dell’edificio, infatti, ha puntato a ridurre l’impatto ambientale attraverso il recupero di elementi preesistenti come travi, solai e colonne, riutilizzati per garantire una maggiore durabilità e ridurre la necessità di nuove risorse. 

L’approccio di recupero è stato integrato con soluzioni innovative, come un sistema di pavimentazione rimovibile, che consente di eseguire interventi di manutenzione senza disturbare le attività quotidiane degli uffici, e una facciata autoschermante, progettata per ridurre la radiazione solare diretta, migliorando l’efficienza energetica dell’edificio e diminuendo il bisogno di climatizzazione artificiale. Grazie a questi interventi, il progetto ha permesso di evitare l’emissione di ben 12.000 tonnellate di Co2.

La Quay Quarter Tower, quindi, si dimostra un perfetto esempio di come la riqualificazione di un grattacielo possa coniugare sostenibilità ambientale, efficienza energetica e design innovativo, rispondendo alle sfide del futuro urbano.

Applicata all’architettura, l’economia circolare offre un’opportunità unica per costruire città più sostenibili e resilienti, capaci di affrontare le sfide ambientali presenti e future. Un uso più consapevole delle risorse, affiancato da investimenti mirati allo sviluppo di nuove tecnologie e da politiche a sostegno di una progettazione urbanistica sostenibile, è fondamentale per rendere l’industria edilizia sempre più circolare.

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In copertina: Quay Quarter Tower, Sydney @Guy Sadler Photography
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