Dopo la bomba d’acqua, un parco urbano adattabile e reattivo sul litorale Cervia-Milano Marittima
Concorso internazionale e investimento di 10 milioni di euro. Primo premio al team guidato da Alpina
C’è un nuovo progetto per il parco urbano di Cervia-Milano Marittima ed è nato da un concorso aggiudicato al team guidato da Alpina spa di Milano con gli architetti Daniele Durante_StudioBV36 e Diverserighestudio, insieme a Luca Fontanini, Alessandro Arnoldi, Cristina Martone, Eleonora Sablone e Mauro Panigo.
Per l’area individuata dall’Amministrazione, la cosiddetta Bassona, i progettisti hanno proposto un set di soluzioni che puntano alla tutela e alla valorizzazione del verde oltre alla riqualificazione e rigenerazione del sito colpito da una pesante tromba d’aria il 10 luglio 2019 (con danni stimati per oltre 2 milioni di euro).
«L’idea alla base del progetto – spiegano i progettisti – è quella di ristabilire il legame tra uomo e natura potenziando il rapporto tra parco e città. L’obiettivo è quello di ripristinare il sito educando la comunità alla riscoperta e alla gestione a lungo termine del paesaggio: il parco diviene scuola che insegna la storia ecologica e culturale del luogo e le integra con le esigenze moderne attraverso un piano di rinnovamento adattabile e reattivo».
Un paesaggio che cambia nel tempo, un mosaico di ecosistemi in cui diversificare le esperienze emozionali, conoscitive, didattiche e ricreative, per migliorare la fruizione partecipata e sviluppare una maggiore comprensione dell'ecologia del sito.
Il progetto propone interventi da realizzare nell’immediato, ma anche un’ampia visione nel futuro, con la continua espansione del verde e il costante miglioramento della fruibilità. L’investimento previsto per la realizzazione del nuovo parco è di circa 10 milioni di euro.
«La nuova progettazione del Parco Urbano è un’occasione unica per questa città, per inserirsi in un percorso nuovo di valorizzazione delle aree verdi. Come Comune stiamo lavorando per rendere questa località sempre più a vocazione green, e il progetto del Parco – racconta il sindaco Massimo Medri – sarà capofila di questa idea, che vede una città pronta alla conversione ecologica. Un progetto nato da un profondo studio del territorio e volto al rispetto e alla tutela dell’ambiente, oltre che alla valorizzazione del paesaggio, che renderà Cervia appetibile a un pubblico di turisti più vasto e senza stagionalità. Da qui nasce il percorso che vedrà coinvolta la città, fino alla realizzazione dell’intero Parco».
Per ciascuno degli ambiti progettuali – con specifiche caratteristiche naturali e antropiche – il team ha proposto soluzioni mirate: dieci strategie puntuali per un progetto complesso e unitario. Il primo ambito, costituito dall’infrastruttura ecologica, congiunge i diversi elementi dell’area mimetizzandosi, a diverse quote, in mezzo alla natura; il secondo include tutto il sistema boschivo delle pinete, nelle quali, oltre a conseguire interventi di fortificazione arborea, si prevedono progetti per attività turistico-ricreative, naturalistiche e didattiche; il terzo ridefinisce il margine urbano della pineta di Milano Marittima e Cervia; altri due riqualificano i viali di via Stazzone e via delle Aie; ancora, il sesto riguarda l'importante ecosistema del canale di Cervia, con il ripristino delle ecologie perdute; il settimo prevede la rifunzionalizzazione dei bacini d'acqua e dei magazzini comunali limitrofi; l'ambito numero 8 classifica e qualifica l'area agricola occidentale; il nono introduce il paesaggio attrezzato del verde sportivo; l’ultimo realizza il vero e proprio parco della Bassona, intendendolo come un ecosistema di foreste in autogenerazione e foreste umide con stagni e bacini d’acqua permanenti.
Il progetto comprende diversi percorsi educativi e si prevede un’estensione del 64% di camminamenti per offrire maggiori opportunità di scoprire l'ecosistema e la varietà di scenari.
Per quanto riguarda l’architettura, il progetto riguarda le sistemazioni esterne degli edifici. «Per esempio – spiegano – è stato codificato l’uso di strutture temporanee, costruite in legno, adatte alla seduta, al ristoro e al lavoro all’aria aperta dei fruitori».
Per quanto riguarda gli edifici, per il rudere in via delle Aie, consolidato e ampliato secondo le specifiche regole architettoniche, si propone di destinarlo alla ristorazione, in collaborazione con il vicino Woodpecker (le due realtà possono offrire spazi dedicati all’arte, al cibo, ma anche luoghi in cui svolgere il lavoro a distanza).
I fabbricati del comparto della Bassona saranno destinati a hub scientifico-agronomico con ruolo di aggregazione e centro civico. Ancora, la casa in via Stazzone diviene sede del custode 3.0: un sistema evoluto di monitoraggio del parco. Il centro congressi diventa museo della civiltà contadina ed espone attrezzi e oggetti del lavoro agricolo. Nell’attuale volume di accesso sono dislocati laboratori didattici, caffetteria, bookshop, biglietteria e aule multimediali, mentre il vano principale ospita uno spazio dedicato all’esposizione e uno alla collezione. Nell’ex-magazzino comunale vengono proposte una piscina con due vasche corte e un ristorante panoramico. Infine, l’ex vivaio comunale dovrebbe diventare l'Info Center del Parco.
Per quanto riguarda il verde l’idea è quella di proporre un concetto di bosco multifunzionale: a vocazione produttiva (legno, asparagi, pinoli, funghi), idrogeologica (copertura arborea continua e stratificata), naturalistica (alto contenuto di biodiversità), ricreativa e paesaggistica.
Immagine di copertina: Progetto Parco urbano Cervia Milano Marittima, capogruppo Alpina spa
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