Da New York a Cannes, riconoscimenti e premi per la collezione del “Bosco Verticale”
Un libro nella Grande Mela per i 10 anni dell’edificio milanese. Mipim Award per l’opera di Stefano Boeri realizzata a Utrecht
Il Bosco Verticale è arrivato a New York e presso il Rizzoli Bookstore di New York in questi giorni è stata presentata una monografia sul progetto, Bosco Verticale: Morphology of a Vertical Forest, in occasione del decimo anniversario dalla sua inaugurazione. La storia progetto, con una struttura editoriale che evocala crescita di un albero con le sue radici, il tronco e i rami. «Le radici – spiegano dallo Studio Boeri Architetti – sono l’intuizione di un’idea innovativa, generata a partire da ispirazioni creative e artistiche. Al tronco corrispondono la genesi del progetto, le sfide affrontate in termini strutturali, tecnologici e ambientali, il cantiere, l’impatto del Bosco Verticale sulla trasformazione dell’area e sul paesaggio urbano. I rami, infine, sono la vita del Bosco: da un lato il posizionamento nel contesto dell’architettura internazionale, che segna un cambio di traiettoria verso l’integrazione della natura vivente nell’ambiente urbano, e dall’altro il percorso autonomo come simbolo e catalizzatore di biodiversità, anche nell’immaginario popolare collettivo».
Pochi giorni prima intanto a Cannes, la rivoluzione verde firmataStefano Boeri Architetti ha conquistato un’altra vetrina internazionale con il premio nell’ambito dei Mipim Awards per”Wonderwoods Vertical Forest“, il progetto realizzato a Utrecht, nei Paesi Bassi. Premio assegnato per la categoria“Best Mixed-Use Project”,con una struttura che integra residenze, uffici, spazi commerciali e ben 360 alberi, questo nuovo “bosco verticale”si racconta come esempio di come natura e città possano convivere in armonia, offrendo un ambiente vitale e innovativo per i cittadini.
L’edificio, che raggiunge i 104 metri di altezza, si caratterizza per la sua natura polivalente e ad alta biodiversità, ospitando circa 200appartamenti, con ampi spazi dedicati alla cultura, al tempo libero e alla ristorazione. “Wonderwoods Vertical Forest” è parte di un progetto più ampio che include anche un secondo edificio, progettato dallo studio MVSA. Le due torri, unite da un ponte, costituiscono un’oasi verde situata nell’area di Beurskwartier, a pochi passi dalla stazione centrale di Utrecht, nel cuore della città.
Il progetto Wonderwoods non è solo un “bosco verticale”, masi propone come esempio di architettura urbana che contribuisce attivamente alla sostenibilità.
La facciata dell’edificio accoglie 360 alberi e oltre 50mila piante di 30 specie autoctone, creando un micro-ecosistema che cambia con le stagioni e l’incidenza della luce solare. Questo design non solo favorisce la biodiversità, ma contribuisce anche al miglioramento della qualità dell’aria e al benessere degli abitanti e dei visitatori.In aggiunta, un sistema avanzato di sensori gestisce la manutenzione delle piante e l’irrigazione automatica, garantendo la salute del verde in modo efficiente. Dopo il successo del progetto Trudo Vertical Forest a Eindhoven nel 2021, “Wonderwoods Vertical Forest” è il primo Bosco Verticale nei Paesi Bassi ad ospitare funzioni pubbliche.
In copertina: Stefano Boeri Architetti ©MilanHofmans

Architettura ArchitetturaChiECome Arte Città Concorsi Culto Cultura Design Energia Festival Formazione Futuro Hospitality Housing Industria Ingegneria Italiani all'estero Legge architettura Libri Masterplanning Milano Norme e regole Premi Progettazione Real estate Retail Rigenerazione Urbana Salute Scommessa Roma Scuola Sostenibilità Spazi pubblici Sport Trasporti Turismo Uffici