18-05-2020 Chiara Brivio 4 minuti

Cos’è un vero smart building? Lo spiega la nuova sede AON pronta per l’inaugurazione a Milano

A colloquio con Fulvio Ottaviano, Ad di KeyWe che illustra altre applicazioni con partner come MSC Shipping Company o un’azienda di cosmesi

«Con il Coronavirus si è avuta un’accelerazione fortissima, con una curva di apprendimento digitale molto impegnativa».

Fulvio Ottaviano

Ci aspetta un futuro sempre più smart, non solo “smart-working”. Nei prossimi anni anche gli uffici dovranno essere più digitali ed interattivi, se si vorranno ottimizzare tempistiche e flussi di lavoro, ed evitare assembramenti di persone. Oltre alle varie proposte avanzate in questo lockdown per fare fronte all’emergenza specifica, c’è chi un vero e proprio smart building l’ha già progettato e realizzato, anche se la crisi sanitaria ne ha bloccato temporaneamente l’inaugurazione.

È la nuova sede di AON – primo gruppo al mondo nella consulenza dei rischi e delle risorse umane, nonché nell’intermediazione assicurativa e riassicurativa –, che si sarebbe dovuta aprire lo scorso marzo nel nuovo complesso di The Sign a Milano, il cui progetto di riqualificazione è a firma di Progetto Cmr. Un edificio “intelligente” quello della multinazionale delle assicurazioni, il primo in Italia di questo tipo, che si è affidata a Il Prisma per l’interior design e alla trevigiana KeyWe per la consulenza sull’infrastruttura tecnologica e per la rivisitazione grafica dei software e dei device della sede. Nata nel 2017, KeyWe è una Creative Digital Agency che coniuga il fisico al digitale (phygital) e che offre consulenza strategica data-driven. Oltre ad AON, nel suo portfolio annovera clienti quali Microsoft, BNP Paribas, MSC Shipping Company, Leonardo e Nexi.

«Per AON abbiamo messo a terra il progetto sviluppando le parti di user experience e user interface, oltre a un sistema di booking in collaborazione con un system integrator» spiega a thebrief Fulvio Ottaviano, Ad dell’azienda. In altre parole, KeyWe ha sviluppato un’applicazione, già testata e funzionante, che permetterà ai 1.600 dipendenti di AON di decidere se e quando recarsi in ufficio, riservando in anticipo spazi condivisi come il parcheggio, le sale riunioni e le scrivanie. Tramite questa app «potranno decidere dove andare a lavorare, o in una sala riunioni, o nelle sale meeting – continua –. E questo implica che si avrà accesso a tutti i computer solo attraverso una password e un login da dove si vedrà tutto. Nel building ci saranno tutte postazioni intercambiabili». Addio quindi alle scrivanie e agli spazi personali, in un’ottica di potenziamento dello smart working. Per funzionare, è quindi necessario che l’applicazione si interfacci con tutti i sistemi dell’edificio e con tutte le postazioni, rendendolo a tutti gli effetti il New Building un workplace del futuro, che integra l’esperienza fisica e quella digitale attraverso un complesso ecosistema tecnologico. «Per lo sviluppo dell’applicazione ci son voluti più di sette mesi di lavoro – aggiunge Ottaviano –. Il progetto è partito nel 2018. Prima ancora c’è stata la parte di scouting, di analisi, e successivamente tutte le gare». Una soluzione che permetterà di sapere esattamente il totale delle postazioni in uso su ciascun piano della sede, e che in un futuro post-pandemico, dove dovranno necessariamente essere evitati gli assembramenti, potrà essere ancora più utile. E non varrà solo per i dipendenti, ma anche per fornitore e visitatori, «per esempio si potrà decidere per tempo chi far accedere, e se un fornitore potrà entrare dall’esterno», dice ancora Ottaviano.

Un mercato, quello dove opera KeyWe, che dopo il Coronavirus e l’impennata dello smart working ha fatto registrare all’azienda una crescita del 130 per cento solo nei primi mesi del 2020. «Con il Coronavirus si è avuta un’accelerazione fortissima, con una curva di apprendimento digitale molto impegnativa. Tutte le aziende si stanno rendendo conto di quanto erano indietro da questo punto di vista». E anche gli altri clienti dell’azienda di Treviso si stanno muovendo in questa direzione: da MSC Shipping Company,  per la quale KeyWe ha creato un percorso virtuale sulla nave cargo più grande al mondo, per capire quali fossero i punti di interesse, ad una grossa azienda di cosmesi di Bergamo, per la quale KeyWe ha sviluppato un’applicazione per lo showroom con realtà aumentata e riconoscimento facciale. Con queste tecnologie «abbiamo mappato i 10mila mq dell’azienda. Questo permette ai fornitori e clienti esteri di vedere e di capire come sono le linee di produzione e i nuovi lavorati» spiega Ottaviano. In attesa dell’inaugurazione della nuova sede di AON a luglio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Chiara Brivio
Articoli Correlati
  • Dall’Italia all’Europa: Legacoop Abitanti lancia il suo Piano casa

  • Urbanistica nel caos: slitta il Salva-Milano e stop al Sue

  • Ingegneria, le società si prendono il mercato (ai professionisti solo il 7% degli importi)

  • L’ingegneria italiana vola all’estero: +16% del fatturato nell’ultimo anno