Civico 5.0, la rivoluzione social-green di Legambiente parte dai condomini
Presentata a Roma la campagna per sensibilizzare cittadini, amministratori e costruttori
"Solo il 50% degli aventi diritto conosce i bonus o ne ha usufruito. Proprio per questo stiamo organizzando la giornata dei ‘Condomini Aperti’ il prossimo 17 aprile"
“Nessun Paese occidentale, in questo momento, ha sgravi fiscali importanti come il nostro per la riqualificazione” e “sono oltre 20 milioni gli italiani che vivono in condomini poco efficienti dal punto di vista energetico”. Queste due considerazioni, rispettivamente del vicepresidente di Legambiente Edoardo Zanchini e della responsabile energia dell’associazione ambientalista Katiuscia Eroe, identificano le ragioni alla base della campagna ‘Civico 5.0 – Un altro modo di vivere il condominio’, realizzata in partnership con Fassa Bortolo, Dolomiti Energia, Besure.testo, Smartdhome e Azzero CO2.
Alla base del progetto ci sono elementi legati alle storiche battaglie portate avanti da Legambiente come l’innovazione ambientale e l’efficientamento energetico, ma anche alcune novità come la condivisione, la sharing economy e le agevolazioni fiscali. L’obiettivo è quello di informare e sensibilizzare cittadini, amministrazioni e costruttori sulla necessità di modificare i modelli di vita e, di conseguenza, di progettare o riqualificare i condomini e i loro spazi.
In Italia l’82% degli edifici è stato costruito precedentemente all’entrata in vigore della prima legge in materia di efficienza energetica, con il 16,7% di tutte le strutture residenziali che versa in un pessimo stato di conservazione. La necessità di investire con urgenza in lavori di rigenerazione però, spesso non è percepita dagli inquilini e questo nonostante l’esistenza di strumenti fiscali ad hoc come l’Ecobonus. “Solo il 50% degli aventi diritto conosce i bonus o ne ha usufruito. Proprio per questo – ha ricordato Katiuscia Eroe – stiamo organizzando la giornata dei ‘Condomini Aperti’ il prossimo 17 aprile. Lo scopo è quello di informare i cittadini in contesti diversi dalle assemblee, generalmente identificate come luoghi di conflitto fra gli inquilini, anche attraverso dei tour nelle realtà virtuose”.
La possibilità di vedere con i propri occhi i benefici portati da un approccio nuovo di condivisione degli spazi e riqualificazione degli impianti è il modo migliore per far capire come si stia parlando di elementi concreti e realizzabili. Un caso di intervento positivo, fra gli altri, è quello realizzato in un condominio di Crotone. “L’edificio, completato nel 1990, conta sei piani fuori terra di cui cinque riscaldati. Nonostante siano state seguite le indicazioni di legge vigenti all’epoca della sua costruzione – ha raccontato Domenico Albanese di Azzero CO2 –, l’involucro esterno presentava alcune lacune con ricadute sull’efficienza energetica. In seguito ai lavori, realizzati anche grazie alle detrazioni fiscali garantite dall’Ecobonus, abbiamo elevato di una classe energetica l’edificio, dalla D alla C. Questo, in termini pratici, ha assicurato un risparmio per i condòmini del 18% sulle bollette oltre ad un sensibile incremento del valore dell’immobile. In più, elemento da non sottovalutare, si è verificato un effetto emulativo sugli abitanti dei palazzi circostanti”.
Fra gli elementi fondamentali della campagna Civico 5.0, oltre alla riqualificazione degli edifici troviamo anche la sharing economy condominiale con un progetto, il ‘Cohousing SanGiorgio’ a Ferrara, che va proprio in questa direzione. L’associazione ‘Cohousing Solidaria’, formata da 42 nuclei familiari, ha acquistato un terreno a sud del centro storico dove è stato poi costruito lo stabile che, dal 2015, li ospita. Il complesso ha vinto anche il premio Green Building Solutions Awards 2015, concorso internazionale che premia gli operatori del settore che hanno realizzato strutture seguendo soluzioni tecnologiche che contribuiscono a far fronte ai cambiamenti climatici. Il nuovo edificio di 820mq di superficie, infatti, è stato disegnato da Rizoma Architetture seguendo un processo di pianificazione partecipata con i futuri inquilini, con l’obiettivo di ottenere la certificazione nZEB, ‘nearly zero energy building’.
Ma è davvero possibile coniugare tutti i temi portati avanti dalla campagna Civico 5.0 e realizzare un condominio sostenibile e socialmente attivo, grazie anche agli incentivi fiscali? Ascoltando la testimonianza di Ida La Camera, abitante di un edificio residenziale virtuoso a Milano, sembrerebbe di si. “Il nostro complesso è stato edificato 130 anni fa e oggi ospita 120 famiglie divise in 47 nuclei familiari. Nel 2012 abbiamo pensato di organizzare una festa per parlare, in un ambiente diverso dall’assemblea, delle tante multe che prendevamo per errori degli inquilini nella raccolta differenziata. Da lì si è creata lentamente una comunità che ha fatto della condivisione il suo principio fondamentale e così abbiamo raggiunto risultati importanti. Fra questi l’utilizzo di una stanza comune inutilizzata come luogo di scambio di oggetti validi ma poco utilizzati, per esempio alcuni elettrodomestici. Inoltre tutti si sono convinti dei vantaggi di passare da una vecchia caldaia a gasolio a una centrale termica all’avanguardia. In questo modo abbiamo ottenuto un risparmio di più del 30% sulle bollette. Utilizzando questo tesoretto – ha concluso La Camera – abbiamo sostituito le lampadine con un impianto a LED, ammodernato le scale con materiali sostenibili e attuato una serie di accorgimenti per aumentare il risparmio economico e diminuire le emissioni”.
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