ChorusLife apre le porte, rigenerazione e intrattenimento
A Bergamo, 500 milioni investimenti della famiglia Bosatelli per la realizzazione dello smart district
“Se puoi sognarlo puoi farlo”, diceva così Walt Disney. E il cavalier Domenico Bosatelli, fondatore della GWeiss, sicuramente aveva immaginato ChorusLife a Bergamo, la sua città. Ci sono progetti di rigenerazione urbana a leva culturale, a leva sociale; in questo ultimo nato alle porte del capoluogo la leva è quella dell’intrattenimento. Il nuovo smart district apre ufficialmente al pubblico, anche se il cantiere è ancora da terminare in alcune sue parti. Un’opera imponente la cui costruzione è durata nove anni, che ha incluso la bonifica del sito dell’ex area industriale Ote, per un investimento di circa mezzo miliardo di euro, tutto capitale privato della famiglia Bosatelli, che ha realizzato tutto il distretto attraverso il Gruppo Polifin, che controlla Costim (Impresa Percassi, Gualini ed Elment) e lo storico marchio Gewiss.
Sono 70mila i metri quadrati bonificati e riqualificati, che diventeranno 150mila mq includendo le opere infrastrutturali e di urbanizzazione anche di prossima realizzazione, come il nuovo Palazzetto dello sport di Bergamo.
Lo smart district è frutto di un Accordo di programma sottoscritto nel 2018 e risultato di una collaborazione interistituzionale con Regione, Provincia, Comune e Società Teb.
Un intervento di rigenerazione urbana che l’ad di Costim, Davide Albertini Petroni, in carica da gennaio 2024, nel corso dell’evento di presentazione, ha definito come la «traduzione fisica» di questo concetto, oltre a concentrarsi sulla «replicabilità dei principi fondanti del progetto». «La famiglia e il Gruppo Bosatelli hanno interpretato molto bene questa responsabilità. Abbiamo fatto bonifiche, eliminando terreni inquinati e dotando il sito di un sistema infrastrutturale per agevolare l’accesso.
È stato realizzato uno smart district di elevata qualità architettonica, senza barriere, basato sul concetto di inclusione e di apertura alla città».
«Con ChorusLife abbiamo acquisito competenze uniche nel real estate e nelle costruzioni che possiamo replicare in altri progetti – ha poi continuato –, anche già in pipe line (da Pietra Ligure a Linate fino a Trieste)». Ha aggiunto che lo smart district rimarrà di proprietà della famiglia e sarà gestito da Costim, con l’obiettivo di mantenerne alto il valore nel tempo.
E sui valori che da sempre hanno sotteso il progetto e la visione personale del cavaliere si è soffermato anche l’architetto di ChorusLife, Joseph Di Pasquale, che ha spiegato come «il principio generatore è quello di fare spazio ad una relazionalità inclusiva senza distinzioni e tra generazioni. Non è stato un semplice progetto, ma un vero e proprio percorso di vita, fatto anche e soprattutto di persone».
Plauso anche da parte della sindaca di Bergamo, Elena Carnevali, che ha traguardato l’avveniristico progetto iniziato dall’allora Primo cittadino Giorgio Gori e dall’assessore all’Urbanistica Francesco Valesini, oggi al suo terzo mandato. «Va ricordato che qui non c’è stato consumo di suolo – ha rimarcato Carnevali – e quanto questo progetto contribuisca alla costruzione di un’idea di città policentrica, aiutando a riprendere la memoria di periferie e luoghi di cui ci si era dimenticati». Ha poi ricordato come l’area, abbandonata e dismessa, che si estendeva su 240mila mq, sia stata finalmente restituita alla città anche come nuovo polo culturale, grazie all’Arena da 6.500 posti che andrà ad aumentare l’offerta cittadina. «È uno spazio privato, ma convenzionato» ha poi aggiunto.
Cinquecento i professionisti coinvolti nella realizzazione di ChorusLife, tra i quali anche la società bresciana Dva, del gruppo DVArea, che è stata incaricata da Impresa Percassi per sviluppare la progettazione costruttiva e fornire assistenza al cantiere. Per questo motivo, è stata costituita una Bim & construction unit on site, con venti professionisti che per quattro anni hanno seguito il cantiere, per la prima volta messa a punto per un maxi-progetto di rigenerazione urbana di tale portata.
I numeri di Chorus Life
- 70mila mq bonificati e riqualificati
- 150mila mq includendo le opere infrastrutturali e di urbanizzazione, anche di prossima realizzazione come il nuovo Palazzetto dello sport di Bergamo
- 48mila mq di piazze su due livelli
- 74 residenze build-to-rent
- 1 hotel Radisson quattro stelle superior con 107 camere
- 1 Arena da 6.500 posti a sedere, rivestite da una “pelle vibrante” certificata dal Politecnico di Milano
- 1 Urban spa e un centro wellness di 8mila metri quadrati, di prossima apertura (la più grande in Lombardia)
- 10mila mq tra attività commerciali e di ristorazione
- 15mila mq di verde piantumato (4mila tra alberi e arbusti)
- 500 posti di lavoro a regime
- 1 miliardo di ricadute generate sul territorio esteso
- 80% delle imprese che vi hanno lavorato provenienti da un raggio di 50 km
- Certificazione Leed Gold (seconda certificazione in Italia a livello di quartiere), Esg compliant
In copertina: ©Polifin
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