12-06-2023 Luigi Rucco 3 minuti

Ceramica e innovazione: un nuovo modello di progresso sostenibile

Da Florim a Laminam, passando per il gruppo Cosentino. Il bilancio come fotografia ambientale del settore

Nuovi modelli di ricerca e sviluppo per processi di innovazione che accompagnano le aziende verso una transizione energetica dall’impronta sostenibile, a livello economico, ambientale e sociale. Questo l’esempio del gruppo Cosentino, leader mondiale nella produzione e distribuzione di superfici innovative e sostenibili per l’architettura e il design, che attraverso un dettagliato rapporto di sostenibilità basato su criteri Esg e in conformità con gli standard internazionali della Global Reporting Initiative (GRI), include nel proprio bilancio di sostenibilità prestazioni, linee guida e risultati ottenuti dall’azienda nel corso del 2022. Lo scorso anno il gruppo ha investito più di 37 milioni di euro in attività, per implementare la propria efficienza produttiva e ridurre l’impatto ambientale attraverso un modello di economia circolare rivolto al recupero e al riutilizzo degli scarti, al contenimento delle emissioni di carbonio e all’attivazione di progetti socio-ambientali di compensazione. Un impegno che ha portato risultati concreti: riduzione delle emissioni di carbonio del 6% rispetto al 2021 e del 12,81% rispetto al 2018.

L’azienda ha implementato un nuovo modello energetico industriale basato su fonti rinnovabili e sull’autoconsumo, che riguarda anche la gestione delle risorse idriche. Nel processo produttivo il 100% dell’energia elettrica è generata da fonti rinnovabili certificate. Cosentino ha infatti attivato il più grande impianto fotovoltaico a terra per l’autoconsumo in Spagna che ha una potenza di picco di 20 MW e una capacità di produzione di energia di circa 34 GWH/anno, quasi il 15% del consumo annuale di elettricità. Questo impianto continuerà ad espandersi con l’installazione di pannelli solari sui tetti degli stabilimenti di Almería nel corso del 2023.

Allo stesso tempo, è partito il cantiere del primo impianto di recupero delle acque reflue scaricate dai comuni limitrofi e che dovrebbe diventare operativo nei prossimi mesi. Ad oggi viene utilizzato il 99% di acqua riciclata con un ricircolo giornaliero di 80mila metri cubi di acqua.


Un progetto pilota di e-mobility per il trasporto merci e impianti fotovoltaici ultra-performanti.


Sono queste le novità presentate nella 15° edizione del Bilancio di Sostenibilità pubblicato invece da Florim. Se dal punto di vista economico il 2022 registra un fatturato consolidato di 584 milioni di euro, con un incremento di oltre il 22% e investimenti per 152 milioni, dal punto di vista ambientale si segnala l’avvio di un progetto di decarbonizzazione che prevede la misurazione dell’impatto delle attività aziendali al fine di implementare una strategia di progressiva riduzione delle emissioni.

L’azienda ha avviato nel 2023 un progetto pilota di e-mobility per il trasporto delle lastre tra gli stabilimenti di Mordano e Fiorano che, attraverso l’utilizzo di camion elettrici, porterà alla mancata emissione di circa 560 tonnellate/annue di anidride carbonica. Da evidenziare anche il nuovo impianto fotovoltaico a Mordano di 4,5 MWp che porta l’azienda ad un assetto impiantistico unico con 12,3 MWp di potenza da 64mila metri quadrati di pannelli installati.

«Nonostante l’instabilità geopolitica, i rincari energetici e le incertezze sul futuro dell’economia globale a cui abbiamo assistito nel 2022, i risultati del gruppo sono stati affiancati dalla crescita di tutti gli indicatori di sostenibilità evidenziando significative performance e confermando la valenza strategica attribuita da sempre a questi aspetti fondamentali», ha dichiarato il presidente di Florim Claudio Lucchese nella lettera agli stakeholder.

L’ambiente al centro anche del bilancio di sostenibilità 2022 di recente pubblicato da Laminam, che nel 2022 ha concluso il grande piano di investimenti per aumentare la capacità produttiva degli stabilimenti del gruppo, in particolare il raddoppio dell’impianto a Borgotaro, nell’ottica di garantire la massima efficienza in termini di sostenibilità.

Investimenti che continueranno a riguardare la transizione ecologica degli stabilimenti attraverso l’installazione di ulteriori impianti fotovoltaici (con l’entrata in esercizio di un nuovo impianto da 471,5 kW a Fiorano e l’installazione già programmata di altri impianti a Borgotaro e a Castellon), lo sviluppo di un innovativo processo di trigenerazione e la graduale e progressiva elettrificazione dell’intero ciclo industriale. Va in questa direzione il recente protocollo d’intesa siglato con Enel per realizzare iniziative comuni nella generazione distribuita, nell’ottimizzazione dei costi energetici, ma soprattutto un progetto pilota di elettrificazione integrale di un nuovo stabilimento attraverso l’innovazione impiantistica ed energetica nel processo di produzione. «Il Salone del Mobile di Milano, lo scorso giugno, è stato il primo evento Laminam “carbon neutral”, ed è stata l’occasione per parlare di sostenibilità con i nostri clienti, valutare le loro sensibilità alle tematiche Esg, le priorità e le aspettative nei confronti dell’azienda e del prodotto. Crediamo che questa sia l’unica via concreta per garantire uno sviluppo sostenibile alle generazioni future», ha dichiarato Alberto Selmi, presidente e amministratore delegato di Laminam.

In copertina: Parco Industriale ©Cosentino

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Luigi Rucco
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