Case green: la domanda traina il mercato
Il punto di vista degli agenti immobiliari e i dati del rapporto Fiaip Monitora Italia
Il 2025 è un anno al rialzo per il mercato immobiliare italiano. Le stime sono state annunciate in occasione della presentazione al Senato del report Fiaip Monitora Italia a cura del Centro studi della Federazione italiana degli agenti immobiliari professionali in collaborazione con Enea e I-Com. Gli effetti reali dei sei ribassi consecutivi dei tassi di interesse sui mutui negli ultimi otto mesi si vedranno proprio quest’anno e, stando a quanto emerge dal rapporto, gli italiani sono sempre più propensi ad acquistare abitazioni “green”, ossia dotate di impianti e soluzioni per il risparmio energetico. Ciò che spicca dalle rilevazioni è che nella valutazione della casa da acquistare la qualità energetica – fino a poco tempo fa all’ultimo posto nella classifica delle preferenze – si colloca subito dopo ubicazione e tipologia, a riprova di una maggiore consapevolezza da parte dei cittadini sulla questione energetica anche e soprattutto a fronte dei ripetuti rincari in bolletta. Secondo Ilaria Bertini, direttrice del Dipartimento Enea per l’efficienza energetica «dopo le profonde modifiche apportate ai meccanismi di incentivazione delle detrazioni fiscali, emerge la necessità di attuare misure di promozione dell’efficienza efficaci dal punto di vista degli obiettivi energetici e climatici, ma anche sostenibili dal punto di vista finanziario ed eque rispetto alle disparità socio-economiche».
Più in dettaglio per quest’anno si prevede una crescita del 5% per le compravendite residenziali e un aumento del 2% del valore degli immobili; sul fronte delle locazioni residenziali l’aumento dei contratti sarà nell’ordine del 3% ed è atteso un ulteriore rialzo medio dei canoni del 4%. Per uffici, negozi e capannoni segno più relativamente ai contratti (+1%) e ai canoni (+2%).
L’aumento di compravendite e locazioni fa il paio, dunque, con prezzi al rialzo a causa di un crescente sbilanciamento tra domanda e offerta che rende più faticoso l’accesso alla casa
«Ecco perché stiamo lavorando in Parlamento ad una legge sulla rigenerazione urbana, assente da troppi anni, che consentirà di agevolare il processo di riqualificazione di quell’ingente parte di patrimonio pubblico dismesso o in disuso, come ex caserme, scuole e ospedali, contribuendo all’aumento dell’offerta abitativa per tante famiglie, studenti e lavoratori», ha detto il senatore Maurizio Gasparri.
Il rapporto Fiaip ha scattato anche la fotografia sul 2024, in cui si è assistito ad una crescita del 10% della richiesta per i mutui prima casa anche grazie alla conferma del Fondo di garanzia Consap. Gian Battista Baccarini, presidente nazionale Fiaip, auspica a tal proposito «che sia riallargata la platea dei destinatari del Fondo», nonché che «si acceleri sulla definizione di un Piano Nazionale sulla Casa assente da oltre 70 anni e si definisca un sistema ordinato di incentivi fiscali edilizi strutturali». Misure che, secondo il presidente, «consentiranno di agevolare l’acquisto di case meno energivore e a costi accessibili, favorendo la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare, anche in ottica ‘green’, con conseguenze positive per l’intero sistema economico, sociale e occupazionale nazionale».
Riguardo ai valori di mercato, l’aumento medio nel 2024 è stato del 3 per cento. A fare da traino le città a forte vocazione turistica, universitaria e lavorativa: Roma in pole con il +4%, a seguire Torino (+3,1%), Napoli (+2,3%) e Milano (+1,6%). Ma soprattutto dal report emerge l’apprezzamento per la qualità energetica degli immobili (+4%) che si riflette sulla crescita delle compravendite di trilocali in classe C (+32%), D (+10%), E (+16%) rispetto al 2023, anche se la maggior parte degli acquisti riguarda ancora gli immobili in classe G. Aumentano le compravendite di abitazioni indipendenti meno energivore: per le villette a schiera diventano prevalenti le compravendite in classe energetica E (nel 2023 era la F) e per le case unifamiliari gli acquisti di case in classi energetiche F ed E superano in entrambi i casi la classe G. Per la prima volta, le abitazioni di pregio oggetto di compravendita sono in classe A1 (13,02%). Se è vero che molti degli indicatori mostrano una propensione verso le compravendite “green” secondo Franco D’Amore, vicepresidente I-Com «i segnali di miglioramento sono lontani, dal cambio di passo sulle ristrutturazioni energetiche degli edifici previste dalla Direttiva sulla prestazione energetica degli edifici del 2024».
In copertina: ©Adobe Stock

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