Carlo Ratti e MAD dialogano con gli sviluppatori al Forum di Scenari Immobiliari
Tra i protagonisti: Made.com, Talent Garden, i promotori di Reinventer Paris e Aecom
"L’Internet delle cose porta con sé nuovi modi per interpretare, progettare e abitare l'ambiente urbano e le nostre case"
"L'innovazione come motore del mercato". "In Italia si può innovare?". "L'Italia vista dagli stranieri" e "L'Italia vista dagli italiani". Sono questi i quattro appuntamenti fissati dal 24esimo Forum Scenari Immobiliari in programma il 16 e 17 settembre a Santa Margherita Ligure.
Nell'edizione 2016 il Forum si propone di dare indicazioni operative utili alla definizione di strategie aziendali, permettere un confronto e scambio di opinioni tra gli operatori, individuare le tendenze dei mercati italiani e internazionali, conoscere e approfondire esperienze e casi aziendali e, infine, analizzare le innovazioni più significative del real estate.
Carlo Ratti e Andrea D’Antrassi di Mad sono alcuni degli architetti invitati dal team guidato da Mario Breglia per discutere con il mondo immobiliare criticità e opportunità.
Carlo Ratti focalizzerà il suo intervento sul cosiddetto Internet of Things. “Internet sta entrando nello spazio fisico: lo spazio delle nostre città, in primo luogo. L’Internet delle cose – racconta l’architetto del Mit che ha fondato il laboratorio Senseable City – porta con sé nuovi modi per interpretare, progettare e abitare l'ambiente urbano e le nostre case. Siamo all’inizio di mutazioni profonde. In questo contesto, come progettista mi interessa in particolare vedere come queste dinamiche trasformeranno l’architettura, in modo responsivo e flessibile. Se, come si dice spesso, l'architettura è una sorta di terza pelle – dopo quella biologica e gli abiti che indossiamo – per molto tempo si è trattato in realtà di un rivestimento rigido, quasi un corsetto. Ci piace lavorare per far sì che un domani, grazie a dati più precisi sul comportamento delle persone, l'ambiente costruito possa adattarsi meglio alle nostre abitudini, creando un'architettura dinamica, modellata sulla vita che si svolge al suo interno, e non viceversa”. Ratti anticipa i contenuti del suo intervento di Santa Margherita Ligure auspicando che queste trasformazioni siano foriere di una nuova estetica.
Andrea D’Antrassi dello studio MAD Architects aggiunge “La difficoltà più grande è spesso rappresentata dalla mancanza di figure che possano essere un collegamento tra il mondo dell'architettura e quello degli sviluppatori. Un design complesso e all'altezza dei contesti urbani europei ha spesso bisogno di un surplus di conoscenze e di approfondimento da parte di coloro che creano il progetto e i manufatti architettonici”.
Tra i relatori del Forum 2016 ci sono anche Carlo Castelli in rappresentanza di Aecom e Andreas Kipar di Land. Nell'intento di raccontare imprese e progetti di eccellenza sono stati coinvolti tra gli altri anche Marion Wallner per raccontare l'iniziativa Reinventer Paris promossa dal Comune di Parigi, Davide Dattoli di Talent Garden e Jacopo Chirici di Made.com . Sviluppo urbano, start up che puntano sul co-working e focalizzandosi sul fare network per potenziare progetti di design.
Da Aldo Mazzocco di Cdp a Filippo Delle Piane di Ance, da Stefano Caldoro a Linda Lanzillotta, non mancano i protagonisti del mondo della politica e delle istituzioni. Parteciperanno al dibattito anche Carlo De Vito di Fs Sistemi Urbani, Maria Luisa Faraone Mennella di Naplest e Pompei, Federico Merola di Arpinge e Manfredi Catella di Coima Sgr per fare un punto sulle iniziative in corso, sullo stato di salute del mercato, sulle criticità e le opportunità per il mondo immobiliare.
Per delineare il ruolo del progetto e la sua centralità nel mondo immobiliare, saranno gli stessi sviluppatori a offrire un proprio contributo. “Nel corso del tempo si è trasformato l’indirizzo dei modelli architettonici. L’architettura deve rivestire un ruolo sociale democratico di riqualificazione degli spazi inutilizzati. Il nostro Paese oggi – spiega Gaetano Coraggio di Paspartu Italy, anticipando il suo intervento a Santa Margherita – è composto da molte cellule residenziali da rigenerare. Il buon progettista deve riuscire ad adattare la struttura alle nuove esigenze che la società ha sviluppato. È fondamentale valorizzare la parte culturale del progetto: con questo intendo le competenze e le informazioni che i produttori mettono a disposizione, non competenze sic stantibus, ma aggiornate grazie alle nuove tecnologie”.
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