BIG svela le prime immagini della Lego House a Billund
Edificio di 1200 mq con tre ristoranti, un museo, un auditorium e numerose aree gioco
La Lego House combina la funzionalità degli spazi modulari e i caratteri iconici di un edificio scultoreo
Un vecchio detto africano dice: ci vuole un intero villaggio per crescere un bambino. Seguendo questo concept gli architetti dello studio danese di Bjarke Ingels hanno disegnato la nuova Lego House a Billund, in Danimarca, dove negli anni ’30 Ole Kirk Christiansen iniziò a produrre i primi prototipi di quelli che a distanza di alcuni decenni sarebbero diventati i Lego che oggi tutti conosciamo. L’opera è ora in costruzione e lo studio ha scelto in questi giorni di svelarne un’anteprima con un video che mostra le prime immagini del progetto, che verrà ufficialmente inaugurato il prossimo 28 settembre.
Progetto “made in Denmark” dall’idea al cantiere, che ha una sua versione in scatola già dal 2014. Non è però il primo modello in Lego per BIG, che già nel 2007 realizzò le Lego Towers, un progetto residenziale in scala interamente realizzato in Lego.
Un villaggio per giocare e imparare, uno spazio urbano di 1200 mq aperto al pubblico, che include tre ristoranti, un museo, una sala conferenze, un negozio e numerose aree gioco. “Abbiamo pensato di progettare gli spazi con lo stesso approccio della filosofia Lego – spiegano dallo studio BIG – un villaggio tridimensionale composto da 21 blocchi bianchi che si incastrano tra loro, sovrapponendosi” proprio come nel famoso gioco. L’intero edificio sarà diviso in aree, che saranno riconoscibili da colori diversi, utilizzati sia all’interno della struttura che sulle terrazze posizionate sulla copertura di ogni blocco.
Totalmente flessibili, i box possono essere assemblati per avere luminosità e dimensioni variabili. Le varie stanze inoltre saranno visitabili seguendo un percorso continuo che attraversa e tocca tutti gli spazi, o in alternativa come blocchi autonomi e indipendenti. “La Lego House sarà contemporaneamente creativa e razionale, innovativa e sistematica – continuano gli architetti –, un nuovo Guggenheim Museum composto da cubi bianchi che combinano la funzionalità degli spazi modulari e i caratteri iconici di un edificio scultoreo”.
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