Futura, a Vittorio Grassi due scuole a Fidenza e Albaredo d’Adige
I due nuovi poli comprenderanno primaria e secondaria, con un possibile futuro ampliamento dei volumi
Lo studio Vittorio Grassi Architects è il vincitore di due progetti nell’ambito del concorso internazionale di progettazione “Futura. La Scuola del Progetto di Domani”, previsto dal Pnrr Istruzione.
Il ministero dell’Istruzione ha aggiudicato allo studio Vga progettazione e direzione lavori dei nuovi poli scolastici di Villa Ferro nel Comune di Fidenza (PR) e di Albaredo D’Adige (VR), che comprenderanno sia le scuole primarie sia quelle secondarie, con un possibile futuro ampliamento dei volumi. Il progetto strutturale e impiantistico sarà a firma di Incide engineering srl, la geologia affidata a Sergio Drago.
Commenta Grassi: «Sono onorato di poter firmare, insieme a Incide engineering srl, due masterplan così importanti per l’architettura pubblica. L’aspetto che più mi rende orgoglioso è sapere che questi progetti influiranno positivamente sulle comunità e sulla crescita delle generazioni future. Il concorso Futura è direttamente connesso all’educazione dei nostri figli e, dunque, alla possibilità di immaginare una società migliore. Il ripensamento radicale dell’edilizia scolastica rappresenta oggi una priorità assoluta».
In conformità con gli obiettivi e le linee guida del bando, entrambi i progetti puntano a caratterizzarsi per innovazione, efficientamento energetico, sostenibilità ambientale, materiali impiegati, sicurezza, adeguamento sismico e inclusività. La semplicità tipologica incoraggia la lettura degli spazi interni, ottimizza l’illuminazione naturale, apre le aule verso il giardino esterno e nasconde la complessità tecnologica integrata all’architettura per nuovi ambienti altamente confortevoli.
Il concept dei nuovi poli scolastici si fonda sulla concezione multiscalare dello spazio. L’elemento che accomuna le diverse scale di progetto è la concezione del nuovo insediamento come luogo di relazioni, sia spaziali che semantiche e percettive, promosse da un accurato disegno del masterplan, delle tipologie, delle componenti tecnologiche e materiche.
La sostenibilità ambientale è stata ricercata con criteri di bioedilizia tramite la scelta dell’orientamento e delle schermature degli edifici, lo sfruttamento dell’illuminazione naturale e dell’energia termica ed elettrica solare, ma anche selezionando materiali naturali e riciclabili, utilizzati in modo efficace.
Particolare attenzione è stata dedicata all’integrazione dell’impianto fotovoltaico sulle coperture.
Lo scopo è quello di massimizzare la resa elettrica da fonti rinnovabili riducendo così l’impatto ambientale delle nuove strutture. Sono previste ampie superfici vetrate affacciate sull’esterno e patii interni per portare all’interno dell’edificio la natura e sfruttare al massimo la luce naturale.
Gli interventi si sono sviluppati seguendo una visione essenziale e flessibile di funzioni e ruoli: i nuovi edifici sono pensati per adattarsi a ulteriori usi extrascolastici, fra cui la palestra e l’auditorium. L’intenzione è, infatti, quella di far vivere la scuola 12 ore al giorno, anche oltre gli orari di frequenza, restituendole la centralità di spazio di reale aggregazione e crescita, di scambio e condivisione.
Il valore della convivialità e del benessere della comunità scolastica traspare anche dalle scelte fatte sull’area mensa, organizzata anche per gestire diete specifiche (allergie, celiachia, ecc.). L’area refettorio, gestita su turnazioni, è pensata come un unico grande ambiente flessibile con numerosi tavoli per gli alunni e i professori.
La comunità ha rappresentato un ruolo centrale nella progettazione di entrambi i nuovi poli scolastici che sostituiranno i precedenti. La continuità del servizio nella fase di transitorio tra demolizione dell’edificio esistente e ricostruzione in altra area verrà garantita grazie alla costruzione della nuova scuola in un’area adiacente a quella da demolire. Sono stati inoltre proposti interventi migliorativi sulla viabilità e sulle connessioni pedonali anche per l’utenza allargata, per raggiungere le scuole limitando al massimo l’impatto sulle abitudini dei cittadini.
Il verde, infine, si pone come elemento centrale del linguaggio architettonico: il rapporto con la natura è ricercato sia in modo diretto, attraverso la fruizione del parco e dei percorsi pedonali interni, sia attraverso la relazione visiva tra gli ambienti interni alle aule e il contesto paesaggistico.
In copertina: Fidenza, esterno dell’Istituto Comprensivo di Villa Ferro, ©Vittorio Grassi Architects
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