Bagnoli, concorso di idee di Invitalia per un intervento da 80 milioni
Al primo classificato 150mila euro, vince l’offerta con miglior rapporto qualità-prezzo
Solo i 20 candidati giudicati più idonei accederanno alla fase di presentazione delle idee progettuali
Nuova linfa per il rilancio di Bagnoli, in particolare per lo spazio occupato dal grande impianto siderurgico sorto nei primi anni del ‘900 e chiuso definitivamente negli anni ’90. Invitalia, soggetto incaricato di attuare il piano di recupero dell’area, ha lanciato un concorso di idee in unico grado e a procedura ristretta con preselezione delle candidature. La call si rivolge agli studi di architettura specializzati nella progettazione di parchi urbani e waterfront. Focus delle proposte dovrà riguardare lo scenario futuro del lotto tenendo in considerazione anche il piano planivolumetrico dell’area. Il costo stimato per la realizzazione dell’opera è di 80 milioni di euro. Criterio principale di affidamento, quello dell’offerta economicamente più vantaggiosa sulla base del miglior rapporto qualità – prezzo.
Montepremi di 325mila euro, con 150mila che verranno corrisposti al primo classificato, 100mila al secondo e 75mila al terzo. Inoltre, al gruppo vincitore potrebbe essere affidata anche la progettazione definitiva ed esecutiva dell’intervento. In questo caso il valore massimo stimato degli appalti di architettura e ingegneria risulteranno di 4 milioni di euro.
Obiettivo del concorso è ottenere il disegno di quello che sarà il nuovo paesaggio di Bagnoli. Questo non solo attraverso la valorizzazione naturale e paesaggistica, ma anche tramite la riqualificazione e conservazione degli edifici identificati come archeologia industriale e appartenenti alla vecchia Italsider, poi Ilva. Quello che nascerà sarà un grande parco urbano denominato “Parco dell’Acciaio del Lavoro di Bagnoli”.
Funzioni. È la stessa Invitalia, nel disciplinare di concorso, ad individuare gli elementi chiave del progetto. La cultura dovrà svolgere un ruolo centrale e andare a riempire i vuoti lasciati dall’abbandono degli impianti produttivi. Sarà quindi importante studiare la possibilità che alle strutture, tanto le nuove quanto le preesistenze, sia garantito un affaccio verso il mare, l’area verde e le configurazioni morfologiche che caratterizzano il lotto. Al fine di ottenere un alto punteggio è richiesta la localizzazione delle attività sportive sul waterfont (mare compreso) e nel parco. Per una migliore interconnessione e integrazione delle diverse aree serviranno nuovi percorsi verdi che fungeranno anche da luogo d’incontro fra la natura e il benessere psicofisico dei visitatori. Sotto questo profilo sono richieste soluzioni progettuali in grado di superare gli elementi infrastrutturali che attraversano il lotto evitando interferenze fra percorsi su gomma, ciclabili e pedonali.
Partecipazione. Prima del concorso vero e proprio è previsto uno step di preselezione delle candidature in forma palese e basata sui curriculum. Solo i 20 candidati giudicati più idonei accederanno alla fase di presentazione delle idee progettuali, previo sopralluogo obbligatorio nel lotto oggetto della call. Ciascun candidato dovrà dar vita ad un team che sia composto da specifiche figure professionali, pena l’esclusione. Tra loro: un architetto, un dottore agronomo e/o forestale, un geologo e un ingegnere con competenze ambientali, impiantistiche e idrauliche (strutturali e geotecniche). A supporto di queste figure, i proponenti dovranno indicare la presenza nel team di un laureato in ognuna delle seguenti discipline: sociologia, economia, scienze naturali e archeologia.
La commissione giudicante si comporrà di professionisti indicati dalle istituzioni coinvolte direttamente e indirettamente nel progetto. I membri, cinque in totale, arriveranno da Invitalia, Consiglio Nazionale degli Architetti, Regione Campania, Comune di Napoli e MIBAC.
Timeline. Per gli interessati c’è tempo fino al 12 novembre 2019 per accedere sul portale dedicato di Invitalia e presentare la propria candidatura.
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