L’ex sede di un istituto di credito trasformata con un progetto nato da un concorso per under 40
Nel 2019 la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (Crc), in collaborazione con l’Ordine degli Architetti della provincia di Cuneo, aveva bandito il concorso di idee “il Rondò dei Talenti” riservato a progettisti under 40. Alla consultazione per la riqualificazione della ex sede di Ubi banca, da destinare ad attività didattiche ed espositive, avevano partecipato una settantina di gruppi.
I lavori di riconversione sono durati un paio d’anni e hanno concretizzato la soluzione del progetto vincitore firmato da cm2 associati. Il giovane studio milanese fondato da Marco Luigi Oriani e Giuseppe Carlo Tagliabue si è già distinto per aver firmato l’ampliamento del Collegio Milano per la Fondazione omonima e si è classificato al primo posto nel concorso per la nuova sede di Sistema ambiente Lucca.
Il concorso è stato bandito nel 2019 e i lavori di rigenerazione e riqualificazione sono durati circa due anni.
Il progetto nasce dal desiderio di riqualificare l’edificio, risalente agli anni ‘80, dal punto di vista architettonico e urbano, riconoscendone la posizione strategica e l’eccezionalità all’interno del contesto in cui si inserisce.
Il nuovo impianto rigenera l’edificio esistente restituendolo alla comunità, grazie ad uno spazio che si sviluppa attorno al tema del talento dei ragazzi, per dare impulso alla crescita, alla conoscenza, alle idee ed alla condivisione di esperienze attraverso incontri, laboratori e attività formative ed educative.
Quattro i livelli. Per le integrazioni dei nuovi volumi e la sistemazione esterna si sono scelti motivi geometrici che esprimono l’idea dei progettisti di lavorare sui diversi gradi di permeabilità e trasparenza. Il piano terra è stato reso completamente accessibile grazie all’eliminazione delle cancellate perimetrali; in questo modo si è anche enfatizzata la centralità dell'edificio nello spazio pubblico. L'ampliamento in vetro, leggero e trasparente, garantisce continuità visiva tra la città e gli spazi interni. La facciata in muratura, massiva e compatta, contiene – e in un certo senso "protegge" – le funzioni riservate alle attività culturali e formative della Fondazione.
In copertura è stato poi aggiunto un piano di coronamento in cui si trova uno spazio multiuso per eventi, conferenze ed esposizioni, aperto alla cittadinanza. Da qui si accede ad una terrazza panoramica che si affaccia sulla città e sull'arco alpino circostante.
L’interior design è studiato per i più giovani che sono chiamati ad essere i primi fruitori del sito. Al piano terra ci sarà un’area di accoglienza, al primo aule e spazi per la formazione, al secondo e terzo piano la vera e propria Città dei Talenti – nata per accompagnare alle scelte bambini e ragazzi nella fascia d’età 7-13 anni – mentre l’ultimo è dedicato a incontri e conferenze.
L’intervento ha ovviamente dato grande attenzione ai temi della sostenibilità e del risparmio energetico, permettendo allo stabile di raggiungere la certificazione Leed.
Fin dall’inizio gli architetti puntavano a realizzare una “finestra sulla città e sul mondo” con ampie vetrate in connessione con le attività proposte all’interno dell’edificio finalizzata ad aprire nuove prospettive.
Foto di copertina © Davide Galli
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