A Trigoria, con Labics il primo “Cubo” del nuovo campus bio-medico

29-10-2021 Redazione 3 minuti

Masterplan al 2045 che riconnette il tessuto urbano alla riserva naturale di Decima Malafede

Partiti i lavori del nuovo edificio della didattica dell’Università Campus bio-medico di Roma (10mila metri quadrati di superficie e un parco di 38mila mq) che sarà fruibile per l’anno accademico 2022/23. Con “Cubo” cresce il campus universitario situato tra il quartiere di Trigoria e la Riserva Naturale di Decima Malafede, il primo tassello di un maxi-piano di ampliamento, nato da un concorso internazionale assegnato al team di Labics e Topotek1 che porterà gradualmente al raddoppio delle strutture dell’ateneo dedicate alla didattica, alla ricerca, all’assistenza medica e alla irradiazione culturale.

«Con l’avvio dei lavori del nuovo edificio della didattica, l’Università Campus Bio-Medico di Roma dà impulso allo sviluppo di una ampia porzione del territorio di Roma Sud, caratterizzandolo nella qualità infrastrutturale e ambientale degli spazi – ha ricordato Felice Barela, Presidente UCBM – al centro della nostra azione ci sono il valore delle relazioni, il benessere della persona e il rispetto della natura. Questo non è solo un edificio in più, un aumento di spazio. È un elemento che si inserisce in un piano di lungo termine (Masterplan 2045) e un tassello importante del piano strategico 2021-2023, elaborato nei mesi scorsi, che si viene a trovare in grande consonanza con le linee strategiche indicate dal Pnrr e dal Ngeu».

All’interno del CUltural Box (da cui nasce l’acronomico Cubo) vi saranno ingegneri, esperti di sostenibilità, infermieri, la nostra futura classe dirigente, ricercatori e medici che cureranno pazienti e si faranno carico di rapporti umani, di relazioni con i malati e i familiari.

Giuseppe Garofano, presidente di CBM spa

Architettura green. Una delle principali caratteristiche del nuovo edificio sarà quella di essere ad Energia Quasi Zero, classificabile nZEB (Nearly Zero Energy Building) e certificabile in classe A2 secondo la normativa sull’efficienza energetica. L’edificio non utilizzerà sistemi di produzione del calore a combustione, raggiungendo così lo Scope 1 del Protocollo di sostenibilità ambientale redatto a livello internazionale (Greenhouse Gas Protocol) per il raggiungimento di neutralità (Carbon Neutral – Carbon Zero) in merito alle emissioni di CO2. Ancora, il calore sarà fornito dal trigeneratore del Policlinico Universitario, mentre il freddo sarà prodotto da impianti refrigeranti capaci di ridurre i consumi energetici del 50 per cento. L’impianto fotovoltaico istallato sulla copertura garantirà una produzione annua attesa di circa 158mila kWh di energia elettrica riducendo ogni anno le emissioni inquinanti in atmosfera di circa 82,62 tonnellate di anidride carbonica e di 36,43 tonnellate equivalenti di petrolio (TEP).

In cantiere l’impresa Percassi, impegnata a trasformare il disegno Labics-Topotek1 in un nuovo edificio con 8 aule modulari e un auditorium da 300 posti, oltre ad un Simulation center (400 mq). Articolato su tre livelli (oltre ai parcheggi e ai servizi), l’edificio conta spazi destinati a innovare la didattica e le modalità di apprendimento e partecipazione degli studenti ai corsi, anche grazie all’utilizzo delle nuove tecnologie. I lavori comprendono anche la realizzazione di nuovi parcheggi interrati e una nuova superficie verde che si integrerà con le aree naturali presenti, i terreni agricoli e i campi coltivati attigui alle strutture esistenti.

In copertina: render del Cubo, progetto Labics. Cortesia Unicampus

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