Senza muri e pronta per il riciclo, ecco la scuola di Conegliano di C+S

16-01-2023 Paola Pierotti 3 minuti

Nel trevigiano, approvato l’esecutivo dell’istituto finanziato con quota di risorse Pnrr

Ampi spazi polivalenti, interni ed esterni, che oltre a garantire un confortevole svolgimento delle attività scolastiche, permetterà di dare spazio alla creatività dei bimbi e dei loro insegnanti.
Claudio Toppan

In attesa delle graduatorie definitive del maxi-concorso Futura, per realizzare oltre 200 scuole con le risorse Pnrr – attraverso un bando che è arrivato al traguardo a inizio anno – altri enti locali corrono per realizzare nuovi complessi dove architettura e design siano protagonisti.

Tra gli altri, i bambini di Conegliano in provincia di Treviso, avranno presto una nuova scuola primaria, immersa nel verde. Attenzione alla sostenibilità energetica e all’innovazione spaziale e didattica.

Il progetto esecutivo per la scuola Rodari di Parè di Conegliano è stato approvato per un costo di 5,3 milioni di euro (finanziato per 3 milioni da fondi Pnrr e 2,3 milioni dal Comune) e si sviluppa su 2.119 mq e su un lotto di 6.800 mq. A firmare l’architettura è lo studio veneto C+S Architects di Carlo Cappai e Maria Alessandra Segantini, già conosciuto per il loro impegno sui progetti e sulla ricerca in tema di edilizia scolastica.

Il concept della scuola di Conegliano? “In questo progetto abbattiamo i muri – raccontano gli architetti – disegnando una scuola completamente trasparente, una metafora per la costruzione di una comunità multietnica e multiculturale. Abbiamo concepito questo edificio scolastico immaginando la possibilità di realizzare uno spazio che possa essere usato da tutta la comunità, in tempi diversi e vissuto dagli studenti, dai docenti e dai ragazzi come un grande polo culturale trasparente e aperto che stimola la curiosità e lo scambio di esperienze e conoscenze”.


La scuola conterà 10 aule per 250 studenti, sarà a pianta circolare e si svilupperà su un unico livello.


“Il progetto – aggiungono – conserva gli alberi esistenti: i due filari di tigli e i due grandi cedri dell’attuale giardino pubblico, aggiungendo nuovi tigli, betulle, cachi e siepi di lavanda”.

L’ingresso principale condurrà ad un ampio atrio illuminato da una serie di lucernari scavati nel volume di copertura. Dall’atrio, un generoso sistema di spazi collettivi, illuminato da lucernari e articolato attorno a due corti centrali, si espanderà in tutte le direzioni. “Un sistema fluido – lo descrivono i progettisti – che si contrae e si dilata generando ‘spazi delle potenzialità’ flessibili e a disposizione delle esigenze e della creatività della comunità. In particolare, una piazza circolare opposta al grande atrio di ingresso e attrezzata da una tenda, si presta ad ospitare attività speciali e teatrali”.

Le dieci aule si dispongono lungo il perimetro dell’edificio in stretto rapporto di continuità visiva e fisica con il giardino, articolando l’involucro della scuola in un profilo frastagliato e smaterializzato al di sotto di una generosa copertura aggettante, che definisce un ampio portico perimetrale. In questo modo ogni aula gode di un accesso diretto al giardino e di uno spazio coperto antistante, utilizzabile anche per attività all’aperto.

“È un progetto innovativo nel concepire gli spazi, che privilegia la vivibilità, il benessere e la socializzazione dei bambini. La nuova struttura – ha commentato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici di Conegliano Claudio Toppan – concederà loro ampi spazi polivalenti, interni ed esterni, che oltre a garantire un confortevole svolgimento delle attività scolastiche, permetterà di dare spazio alla creatività dei bimbi e dei loro insegnanti coinvolgendo anche le famiglie e la comunità. Inoltre, l’impiantistica, la tecnologia e la cura nella scelta dei materiali, garantiranno a questa nuova struttura un esiguo fabbisogno energetico”.

Per i materiali? La struttura in acciaio è riciclabile a fine vita dell’edificio. “Le pareti perimetrali, costituite da uno strato di policarbonato alveolare traslucido all’esterno e di vetro stratificato all’interno, fanno filtrare e diffondono morbidamente la luce all’interno delle aule, che potranno cosí godere di una illuminazione naturale ottimale. Le partizioni interne sono invece attrezzate con gli armadietti per gli studenti, sulle quali si aprono delle grandi vetrate fisse, che dilatano visivamente gli spazi collettivi verso il giardino”.

Il fronte è semplice: un volume sospeso rivestito in mosaico di vetro bianco (materiale riciclabile e di grande durabilità) che poggia su un sistema strutturale puntiforme di pilastrini in acciaio.

All’interno, ad esempio, l’utilizzo del sughero come materiale per la pavimentazione è una materia prima naturale biodegradabile al 100%, riciclabile e rinnovabile. In generale, grazie all’utilizzo di energie alternative, si prevede la realizzazione di un edificio in classe energetica nZEB.

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Paola Pierotti
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