12-12-2022 Luigi Rucco 4 minuti

A Milano il primo centro di sviluppo per concept abitativi d’avanguardia

Dalla sinergia tra Fondazione Housing Sociale e Cresme nasce “Bei Tipi” per rispondere alle nuove esigenze e ai crescenti costi di costruzione

Le profonde trasformazioni in atto nel mercato immobiliare si accompagnano ai cambiamenti dei modelli di famiglia, alla segmentazione sociale e al ruolo che la casa va assumendo in risposta alle evoluzioni degli stili di vita.
Lorenzo Bellicini

Negli ultimi anni sono cambiate le esigenze abitative e con esse le risposte che le città riescono a fornire alle sempre più numerose richieste da parte dei cittadini. Cambiamenti che mettono in atto  processi di rigenerazione tangibile, dove cultura e abitare in modo sostenibile sono i driver, come dimostrato dall’edizione 2022 di Urbanpromo.

In questo contesto Milano rappresenta un caso che fa scuola, con un mercato in forte crescita dove la scarsità di offerta si fa sentire ed è rilevata dal 61% del campione di cittadini. Un altro problema concreto sono i costi, visto che solo il 21% ritiene che i canoni di affitto siano accessibili.

Partendo dalla certezza che l’abitare e l’accesso democratico alla casa siano le colonne portanti per le città di domani, lo sviluppo progettuale dell’housing sociale deve tenere in considerazione nuovi parametri per le future generazioni, dove versatilità e vivibilità sono indicatori di qualità essenziali.

Da queste esigenze nasce a Milano “Bei Tipi”, presentato nella cornice del “XXXIII Rapporto Congiunturale e Previsionale Cresme” e realizzato dalla sinergia tra Fondazione Housing Sociale e Cresme – centro ricerche economiche sociologiche e di mercato nell’edilizia. Il centro di competenze nasce dalla volontà di rispondere in modo adeguato alla nuova domanda di alloggi e vuole supportare il settore edile nell’individuazione dei nuovi parametri per la valorizzazione degli spazi abitativi, sempre in una ottica di sostenibilità economica e ambientale.

Un fermento che fa seguito all’impegno del Comune che ha dedicato la terza edizione di Reinventig Cities al tema della casa, ma anche all’esperienza “Progetto 10.000” (avviato già nel 2014 con una manifestazione di interesse per verificare sul mercato la presenza di sistemi integrati di progettazione e costruzione efficienti per il social housing) promosso dalla stessa FHS con Investire, Fondo Immobiliare Lombardia e Cdp Investimenti sgr, che ha portato a delle linee guida per un processo che mette a sistema tutte le dimensioni del progetto (economico-finanziaria, gestionale, sociale, architettonica e ambientale).

I dati Cresme fotografano il profondo cambiamento che sta vivendo il mercato immobiliare: nel 2022 il settore delle costruzioni si è riavvicinato ai picchi di quantità del 2007, con un problema strutturale che pesa come un macigno: i costi. Le costruzioni del 2022 costano in media il 15-20% in più di quanto costavano nel 2019, secondo le fonti ufficiali; ben il 25-30% secondo le ricerche del Cresme.

Un settore che, per rispondere alle difficoltà, dovrà adottare una ricerca progettuale attenta alla sostenibilità economica e a una visione ottimizzata e qualitativa dei nuovi modelli abitativi. Ad esempio, sarà sempre più importante la necessità di render fruibile l’intera superficie abitabile per utilizzare al meglio gli ambienti disponibili, rendendo lo spazio più confortevole possibile.

«I dati dimostrano come sia necessario continuare ad affrontare con un approccio taylor-made le sfide abitative emergenti, anche nell’edilizia di libero mercato. Per farlo è fondamentale mettere a sistema del comparto il know how acquisito dall’housing sociale nella progettazione di nuovi concept abitativi improntati sui parametri di ottimizzazione, versatilità ed elevata vivibilità. Siamo orgogliosi di poter continuare a contribuire all’innovazione e all’evoluzione del settore, anche attraverso il nuovo centro di competenza Bei Tipi, forti della sinergia attivata con Cresme», ha affermato Giordana Ferri, direttore esecutivo di Fondazione Housing Sociale.

Il mercato sta evolvendo anche a causa dei profondi cambiamenti che interessano la struttura delle famiglie, dove i nuclei unipersonali sono passati da 5,4 milioni a 7,7 e oggi rappresentano il 31% delle famiglie italiane. Le famiglie composte da due persone sono passate da 5,9 milioni a 6,6 milioni e rappresentano oggi il 27% del totale. Se sommiamo le due tipologie appare chiaro come il 58% delle famiglie italiane conti al massimo due persone, registrando un +6% rispetto al 2001.

«Le profonde trasformazioni in atto nel mercato immobiliare – ha affermato Lorenzo Bellicini, direttore tecnico del Cresme – si accompagnano ai cambiamenti dei modelli di famiglia, alla segmentazione sociale e al ruolo che la casa va assumendo in risposta alle evoluzioni degli stili di vita. Pensiamo a come la pandemia con il lockdown abbia riassegnato importanza alla dimensione della casa o come l’accelerazione dell’home working nel settore terziario stia ridisegnando tanto la localizzazione della domanda, quanto la dimensione e la tipologia delle abitazioni». 

Fino ad oggi, i parametri generalmente utilizzati per valutare la qualità degli alloggi sono stati la metratura, il piano e, talvolta, l’esposizione. Tuttavia, alla luce delle nuove esigenze abitative, vanno considerati altri indicatori. Ad esempio, lo sfruttamento degli spazi con maggiore incidenza di luce naturale, le superfici realmente fruibili e la profondità di campo delle vedute interne. Questi parametri, oltre a delineare le linee di indirizzo per la progettazione, rappresentano degli indicatori centrali nel sistema di valutazione della qualità dell’abitazione promosso da “Bei Tipi”.

Il centro di competenza nasce con l’obiettivo di sviluppare concept abitativi d’avanguardia, ispirati alle rinnovate esigenze e parametri di vivibilità e valorizzazione degli spazi domestici. In particolare, intende affiancare progettisti, sgr, privati e Pa nello sviluppo di nuove tipologie per l’abitare all’interno di interventi di sviluppo residenziale, sia di housing sociale, sia di libero mercato. Partendo da un’accurata analisi della domanda, il centro offre servizi di progettazione tipologica, predisposizione del concept-plan dell’intervento, definizione delle linee-guida del progetto e progettazione architettonica preliminare.

In copertina: via Merazzate, Milano. Ph. © Andrea Martiradonna

© RIPRODUZIONE RISERVATA
Luigi Rucco
Articoli Correlati
  • I 20 progetti che cambieranno l’Italia nel 2025

  • Bilancio 2024. L’architettura è (e sarà) servizio tecnico o ricerca?

  • Progetti, architetti e materiali nei libri da leggere nel 2025

  • Competenze, massa critica, mercati: il futuro delle imprese storiche