Land rivoluziona il modo in cui progettare i paesaggi urbani
Grazie alla nuova metodologia Lim è possibile misurare l'impatto positivo dei progetti sulla natura
La transizione ecologica è ormai un processo obbligatorio per le nostre città. Efficientamento energetico, equità sociale ed economia circolare sono i grandi temi che i protagonisti di questo cambiamento devono affrontare per arrivare al grande obiettivo di rendere l’Europa un continente climaticamente neutro entro il 2050.
Oggi l’approccio Esg (Environmental, social and governance) è alla base di qualsiasi progetto e investimento che voglia risultare sostenibile e responsabile, come testimoniato dalla prossima Olimpiade di Milano Cortina del 2026. Questo si basa su tre dimensioni cruciali nella valutazione e pianificazione degli impatti: ambientale, sociale e strategico-gestionale.
In occasione dell’Earth Day, il Land Research Lab, dello studio di consulenza paesaggistica internazionale Land, ha sviluppato un metodo efficace per misurare e comunicare le prestazioni ambientali e gli impatti di sostenibilità dei progetti di paesaggio.
Con il tool Lim (Landscape information modelling) si sviluppano le potenzialità del Building information modeling (BIM), tra i driver fondamentali all’interno della strategia di digitalizzazione del settore delle costruzioni. Questo permette di affrontare il progetto con un approccio che riesce a quantificare i benefici e soprattutto permette la misurazione dell’impatto ambientale.
I diversi indicatori di performance rendono confrontabili casi studio e scenari progettuali in termini di prestazioni ambientali e climatiche.
Questo permette di affrontare il progetto con un approccio che riesce a quantificare i benefici e soprattutto permette la misurazione dell’impatto ambientale
Il Lim è un approccio paesaggistico che sviluppa le potenzialità del Bim e lo supporta tramite un approccio progettuale guidato dalle Nature-based solutions (Nbs). Queste soluzioni prendono spunto dalla natura per gestire in modo sostenibile e ripristinare gli ecosistemi naturali a tutela della biodiversità.
I dati sono un prezioso contributo al processo Bim e forniscono input e visualizzazioni spaziali, quantificazioni degli impatti dei progetti paesaggistici e informazioni sul cantiere che sono essenziali per le fasi di progettazione, i processi di approvazione e la manutenzione futura.
I principali parametri misurati attraverso il processo Lim sono:
– Crescita della vegetazione (soprattutto in merito a copertura totale delle chiome e crescita degli alberi);
– Qualità dell'aria (sequestro di anidride carbonica, produzione di ossigeno e rimozione di altri inquinanti, come PM2.5, SO2, O3, NO2);
– Prestazioni idriche (domanda di acqua per l’irrigazione e deflusso evitato dalla vegetazione);
– Valore economico fornito dai servizi ecosistemici degli alberi e delle superfici verdi;
– Permeabilità delle superfici.
Se dal punto di vista progettuale si possono finalmente quantizzare gli aspetti concreti come la crescita delle piante e la riduzione degli inquinanti, dall'altro è possibile raccogliere i dati e trasformarli in uno strumento utile per sensibilizzare l'opinione pubblica sul valore del progetto e sulla sua importanza a livello ambientale.
I dati raccolti grazie a questo processo consentono anche ai progetti di paesaggio di contribuire alle Certificazioni ambientali dei principali Protocolli internazionali di sostenibilità (es. Leed, Well, Sites), ponendo le basi per una nuova evoluzione progettuale in cui natura e architettura collaborano come mai finora.
In copertina: Land ©Nicola Colella
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