Bdr bureau e Francesca Torzo, gli italiani in lizza per il Mies 2022
Sono 40 le opere nella nuova short list del premio europeo
Sono 40 le migliori opere dell’architettura europea. Tra queste c’è una scuola a Torino, la Enrico Fermi School Education di BDR bureau Torino (già vincitrice di diversi premi in Italia compreso quello del Maxxi e Triennale). E c’è un’opera di un’italiana all’estero: Francesca Torzo (anche lei vincitrice del premio Maxxi e Triennale e tra le professioniste nella mostra Buone Nuove visitabile a Roma in queste settimane) con Z33 House for Contemporary Art, Design and Architecture a Hasselt.
Stiamo parlando della corsa per il Premio dell'Unione Europea per l'Architettura Contemporanea 2022 – Premio Mies van der Rohe.
Dalle 532 opere totali in lizza per il Mies 2022, scelte 85 lo scorso autunno la giuria (composta da Tatiana Bilbao, presidente, Francesca Ferguson, Mia Hägg, Triin Ojari, Georg Pendl, Spiros Pengas e Marcel Smets) ha selezionato le 40 opere che mettono in luce le opportunità e le tendenze dell'architettura odierna nel territorio europeo, con focus su inclusione sociale, sostenibilità e circolarità, e ricerca estetica.
Le opere selezionate sono distribuite in 18 diversi paesi europei, cinque si trovano in Austria, Francia e Spagna. Altre tre opere in Belgio, Germania e Regno Unito. Danimarca, Finlandia, Polonia e Portogallo contano due opere selezionate e Repubblica Ceca, Grecia, Ungheria, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Romania e Slovenia son in campo con un’opera ciascuna. Il tema della casa collettiva è ancora una volta il programma più rappresentato con 9 opere (due delle quali a destinazione mista). Tra gli altri anche 7 edifici culturali (musei, gallerie, centri d'arte e culturali, con attenzione al tema del recupero del patrimonio), 6 ad uso misto e altri 6 sono ambienti educativi (scuole e università).
La Commissione Europea e la Fundació Mies van der Rohe promuove questo premio con cadenza biennale (quest’anno con qualche mese di estensione, considerando l’emergenza Covid). «Ripensare il modo in cui stiamo costruendo è d'obbligo. L'architettura di alta qualità – ha dichiarato Mariya Gabriel, EU Commissioner for Innovation, Research, Culture, Education and Youth, responsible for Creative Europe and Horizon Europe – è una pietra angolare dell'approccio della Commissione europea alla sostenibilità. Nel ridefinire il ruolo degli architetti europei come caregiver, l'architettura contribuisce al Green Deal europeo e alla sua componente culturale: il New European Bauhaus. Questo premio mette in evidenza il contributo dell'architettura allo sviluppo sostenibile. Abbiamo bisogno di giovani, architetti, artisti, professionisti dell'istruzione e della cultura, innovatori, imprenditori e autorità regionali di tutta Europa per impegnarsi attivamente e beneficiare di questa iniziativa».
Entro un mese saranno selezionati i cinque finalisti, entro metà aprile il vincitore.
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