In un edificio dell’Ottocento rigenerato, 57 camere, con vista chiostro di Michelangelo e Terme di Diocleziano
Il primo provider di housing per studenti universitari in Italia entra nel mondo delle hotellerie e apre nella Capitale il Camplus Hotel Roma Centro. In un edificio rigenerato e restituito alla città in una posizione strategica, a soli 5 minuti da Roma Termini, la nuova formula di ospitalità prevede 57 camere con vista sul chiostro di Michelangelo e le Terme di Diocleziano. La struttura è un palazzo di fine Ottocento di proprietà del Fondo Rho Plus, gestito da Dea Capital Reasl Estate Sgr Spa, ed è stato ristrutturato interamente con ogni comfort. L’immobile custodisce ambienti composti da elementi puri e linee essenziali, in stile contemporaneo, curati in ogni dettaglio dall’architetto Riccardo Roselli dello studio Roselli Architetti (già progettista del vicino Palazzo Montemartini e del Radisson Blu, tutti a ridosso della Stazione Termini).
«Dall’inizio degli anni Duemila con l’inaugurazione nel 2002 del Radisson Blu recuperando una preesistente struttura umbertina, al più recente Palazzo Montemartini, un altro 5 stelle, ex sede centrale dell’Atac, con affaccio su Santa Maria degli Angeli e le Terme di Diocleziano, fino al più recente hotel pensato per i giovani con Camplus, con vista sul chiostro di Michelangelo». Riccardo Roselli ripercorre i lavori del suo studio ricordando come «quest’area della capitale, attorno a Piazza dei Cinquecento, sia da ammirare per le sue bellezze e stia diventando il nuovo centro ricettivo e alberghiero della capitale, estendendosi fino a via Bissolati (dove Roselli sta firmando un altro hotel, 50 stanze, business, ndr) e via Veneto. Un grande momento questo per l’hotellerie a Roma – commenta l’architetto – anche con l’ingresso di capitali e catene internazionali». Riqualificando strutture alberghiere esistenti ma anche riconvertendo spazi destinati ad altri usi (come, ad esempio, il patrimonio Bnl), l’area si sta arricchendo di nuove strutture tutte superior, 4 e 5 stelle. «Turismo e accoglienza di qualità, anche con attenzione alla giovani generazioni – ricorda Roselli citando anche – si pensi al Mama Shelter di Accor Hotels piuttosto che al The Student Hotel o alla nuova catena 25Hours Hotels».
Nella nuova operazione romana Dea Capital-Camplus, grande attenzione al design su una superficie di 2.345 metri quadrati in cui trovano spazio aree comuni dedicate alla socialità, alla relazione, allo smartworking.
Un hotel per giovani, flessibili e di buon gusto. «Il nuovo target di viaggiatori, composto da traveller, lavoratori, studenti, è alla ricerca di un luogo dove dormire che possa anche chiamare casa – spiega Maurizio Carvelli, ceo e founder di Camplus – un ambiente che moltiplichi il valore generativo dell’incontro, della relazione, della bellezza della condivisione, che noi chiamiamo “fattore Camplus”. L’hotel diventa un luogo dove poter conoscere la cultura urbana della città, perché ne fa esso stesso parte».
Il nuovo concept fa tesoro dell’esperienza di Camplus Guest, formula ibrida di ospitalità per brevi soggiorni all’interno di collegi e residenze, molto adatto ai gruppi. Negli anni, infatti, Camplus è cresciuto, inventando una forma di ospitalità innovativa che accoglie anche famiglie e chi viaggia per lavoro in un ambiente smart.
Nella struttura della Capitale si può scegliere tra diverse tipologie di camere, tutte dotate di bagno privato con doccia e wifi gratuito. La colazione, su prenotazione, è offerta da Hum.us, il concept ristorativo fast-gourmet di Camplus (avviato anche nel nuovo campus universitario di Venezia, in zona Santa Marta, apprezzato anche dagli abitanti della zona.
Camplus è presente in 13 città italiane (Milano, Torino, Bologna, Roma, Firenze, Ferrara, Palermo, Catania, Parma, Venezia, Padova, Cesena, Pavia) e 2 in Spagna a Pamplona, attualmente 9.000 posti letto. Camplus nasce nel 2007 dalla partnership tra Fondazione Centro Europeo Università e Ricerca riconosciuta legalmente nel 1991 dal ministero dell’Università e della Ricerca e Fondazione Falciola, nata nel 1995 come player di housing sociale con la mission di favorire attraverso opere, spazi e servizi, una concezione formativa ed educativa dell’abitare. Nel 2017 è avvenuta la fusione delle due Fondazioni che hanno così unito il ricco bagaglio di competenze acquisite in un trentennio di attività.
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