Architettura e intelligenza artificiale collettiva, ecco la Spagna sotto la lente di External Reference

20-10-2021 Chiara Brivio 3 minuti

20-10-2021 Chiara Brivio 3 minuti

Architettura e intelligenza artificiale collettiva, ecco la Spagna sotto la lente di External Reference

Expo Dubai made in Italy: lo studio di Carmelo Zappulla con Onionlab

Proiezioni 3D, infografiche, grafica animata, murales, ologrammi sono solo alcune delle soluzioni tecnologiche impiegate per favore l’immersione del visitatore negli spazi padiglione

Se a Dubai sta andando in scena un Expo dedicato alla monumentalità piuttosto che alla leggerezza, c’è spazio anche per lo storytelling con un racconto a più voci sulla sostenibilità e sul futuro del Pianeta. Una narrazione che è stata uno dei fulcri anche della 17.Biennale di Architettura di Hashim Sarkis, ancora in corso a Venezia, che si è interrogata soprattutto sul ruolo dell’architettura nella società, in modo particolare in quest’era dove la crisi sanitaria e quella ecologica hanno esposto i limiti del progresso industriale degli ultimi due secoli. Accomunate anche dal destino dello “slittamento” di un anno – dal 2020 al 2021 – le due kermesse hanno voluto affrontare questo tema, divenuto più che mai urgente anche per l’ambiente del costruito.

Ad ExpoDubai 2020 c’è magnificenza ma anche, appunto, attenzione alle tematiche green unite alla tecnologica, come nel caso del Padiglione Spagna – intitolato Intelligenza per la vita –, i cui spazi espostivi sono stati curati dallo studio di architettura italiano External Reference, guidato da Carmelo Zappulla, in collaborazione in Onionlab. Due realtà made in Italy ma con sede a Barcellona.

Il padiglione della Spagna ad Expo Dubai ©Adrià Goula


Un mix tra arte, architettura e tecnologia, che si concretizza in un’installazione immersiva ed interattiva, che include, tra gli altri, una foresta artificiale realizzata con una stampante 3D.


Una mostra che si articola sui due piani del padiglione, il cui progetto architettonico è stato affidato ad Amman, Canovas & Maruri dello studio madrileno Temperaturas Extremas, e che se da una parte vede al piano terra un focus sulla relazione tra la Spagna e il mondo arabo negli ambiti della cultura e dell’architettura, declinato nelle diverse piazze che compongono la struttura, dall’altra ha come protagonista la tecnologia, in modo particolare nella realizzazione del Bosco dell’intelligenza e dell’Albero dell’equilibrio.

Proiezioni 3D, infografiche, grafica animata, murales, ologrammi sono solo alcune delle soluzioni tecnologiche impiegate per favore l’immersione del visitatore negli spazi padiglione – supportate da un’applicazione mobile interattiva con la realtà aumentata, sviluppata sempre da External Reference e Onionlab, che permette di generare contenuti extra nei diversi ambienti – con un intento spiccatamente didattico. Per esempio, il Bosco che, grazie a uno speciale polimero plastico a base di zucchero mescolato a un composto denominato pure.tech, funziona come un vero bosco naturale, assorbendo Co2 e altri tipi di inquinanti che troviamo nelle atmosfere delle nostre città e trasformandolo in ossigeno con la presenza di fotobioreattori contenenti microalghe. E ancora, l’Albero dell’equilibrio, che raccoglie tutte le interazioni e le reazioni dei visitatori per poi proiettarle su 30 schemi interattivi dove, a seconda delle risposte date a domande sulla sostenibilità, sull’ecologia e sulle proprie abitudini di consumo, cambia colore e fogliame in relazione all’impatto positivo o negativo della collettività sull’ambiente. Una vera e propria intelligenza artificiale collettiva che vuole far riflettere sul futuro del nostro Pianeta e sulla biodiversità presente soprattutto in Spagna.


Per quello che riguarda l’architettura, il padiglione, organizzato e coordinato dall’agenzia pubblica Acción Cultural Española (AC/E), si estende su una superficie di 5.800 mq ed è stato realizzato con materiali smontabili, riciclabili e potenzialmente riutilizzabili in altra sede, quali ferro, legno e tessuto.


La serie di piazze che si aprono al piano terra sono sostenute da altrettanti tronchi di cono, la cui disposizione favorisce il flusso d’aria e la regolazione delle temperature interne attraverso il rinfrescamento naturale. Su parte del rivestimento sono stati inoltre installati pannelli fotovoltaici ultraleggeri.

Sempre nell’ambito di Expo Dubai 2020, External Reference e Onionlab hanno collaborato ad un altro progetto: l'installazione di Menasa – Crafts & Design Emirati Platform, una nuova piattaforma che mette in mostra più di 40 designer e artisti locali ed internazionali.

In copertina: Il padiglione della Spagna ad Expo Dubai ©Adrià Goula

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Chiara Brivio
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